KULT Underground

una della più "antiche" e-zine italiane – attiva dal 1994

Colpi di luce

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COLPI DI LUCE

Penso di aver capito quanto questo titolo possa risultare strano soltanto durante la già citata fiera di Modena. Colpi di Luce non parla di eczemi, non è un trattato di ottica, e non è neppure il luogo adatto per discutere di laser e affini.
In KULT si vuole dare spazio alla creatività delle persone, e giacchè non tutte sono portate allo scrivere, o anche, poichè molte preferiscono catturare le loro emozioni e i loro momenti speciali con una immagine anzichè con cento parole, si è pensato di dedicare anche a loro una parte della rivista.
COLORE è una passerella di sensazioni. E’ il luogo in cui il fotografo dilettante, chi disegna per passione, chi sa creare paesaggi incantati con il computer, o chi sa ricavare da un foglio una creatura autonoma, viva, diventa il protagonista.
Contrariamente ai testi, qui tutto si svolge in un attimo. E’ tutto da giostrare in quel secondo o due che il lettore dedica tra un F5 e un
F4. Eppure fino a questo numero, e le cose non sono in procinto di cambiare, anche questo minuscolo lasso di tempo è stato sufficente per lasciare qualche segno nei ricordi di chi, anche se distratto, è passato e ha colto.
Cos’è dunque un immagine?
Un paesaggio che all’imbrunire diventa magico, e, spogliatosi del quotidiano e ordinario vestito ne indossa un altro, speciale. Forse solo per qualcuno. O forse, se catturato al giusto momento, forse per tutti.
E’ il caso della foto che vedete sotto questo testo (premete F7 per vederla meglio), in cui Alle ritrae un luogo classico per le “pagine” di KULT: il mare.
La sera, altro topos della rubrica COLORE riempie l’acqua di riflessi e porta la mente all’estate lontana, con un sordo mormorio di flutti.
Underground, oltre ad essere ciò che noi siamo, è anche il termine inglese per Metropolitana, e Ans, con un’inquadratura suggestiva, ci mostra come questo luogo da film possa essere frutto di sensazioni diverse: questo tunnel a sezione circolare, il nulla in profondità, la luce e le insegne. Ma nessuno presente.
Seconda opera di Alle è “sera”. Non più al mare, ma in montagna. Un sole rosso, calante, che tra i rami e le nubi disegna contorni marcati e freddi. Un perdersi nel giorno che muore, senza che nessuna luce elettrica disturbi il normale discendere della natura in tenebre adatte solo per il riposo.
Penultima immagine di questa carellata è “Tramonto sulla nave”, di cui ci scusiamo con l’autore (Andrew) per la minore resa grafica. Siamo comunque sicuri che, nonostante questo, il sole che affoga nel mare, visto tra le ringhiere di una nave passeggeri non perda tutto il suo fascino, e la sua sensazione di calore.
Conclude la serie Altopiano di Fab, immagine di un paesaggio
Norvegese, nel quale non è la terra ad avere un posto di primo piano, ma il cielo. Le nubi, ben marcate, piastrellano un vuoto incantevole sopra un territorio che ha lasciato gli effetti anti estetici della civilizzazione, altrove.

Giusto due parole ancora, prima di invitarvi a guardare i lavori dei nostri ospiti di questo mese: innanzitutto altre foto di Ans e Alle sono state montate in KULT e quindi vi invito a cercarle per ammirarle (un nuovo algoritmo di riduzione ci ha permesso di inserirne un maggior numero con una resa superiore alle volte precedenti); in secondo luogo, anche se non sono arrivate alla redazione immagini ottenute con elaboratori, come avevo sperato il mese scorso, rinnovo l’invito: in COLORE accettiamo foto, ma gradiremmo anche immagini di tipo differente, come ad esempio disegni, oppure qualcosa di generato con computer. Pensateci. Questo spazio è aperto anche per chi si pone di fronte all’arte grafica in maniera non tradizionale. Sta a voi decidere se approfittarne o meno.
E adesso procedete pure con F5. (F4 per tornare allo schermo precedente)
Buona visione!

Marco Giorgini

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