Eccoci giunti come di consueto all’angolo di Kult dedicato alle opere d’animazione giapponesi. Anche questo mese ho scelto per voi un titolo doppiato per il mercato italiano, che nel momento in cui vi scrivo e’ praticamente appena uscito. Ho deciso di parlarvene quanto prima, dato che si tratta di qualcosa di veramente buono. Capita alle volte di imbattersi in opere che si elevano, per qualche loro caratteristica, al di sopra del livello consueto. Spesso guardando tali opere ci si vede costretti a rimettere in discussione il proprio metro di giudizio, che non si adatta piu’ ai livelli qualitativi di cio’ che si sta guardando. Il Vento Dell’Amnesia, questo e’ il titolo di cui vi parlero’, appartiene sicuramente alla categoria dei “fuoriclasse” di cui vi ho accennato.
Prima di vedere questo OAV non avevo, diversamente da quanto accade di solito, alcuna idea a proposito del suo contenuto e della sua realizzazione. Capirete quindi la mia enorme sorpresa (e soddisfazione) nel trovarmi di fronte a quello che non esiterei a definire un piccolo capolavoro. Ma andiamo con ordine: come di consueto, prima di entrare nei dettagli, vi presento la scheda tecnica de Il Vento Dell’Amnesia.
Titolo originale: Kaze no namae wa AMUNESHIA
Storia originale: Hideyuki Kikuchi
Ideazione: Rin Taro, Yoshiaki Kawajiri
Animazione: MADHOUSE
Regia: Kazuo Yamazaki
Art Director: Mitsuaki Kazeki
Musiche: Kazz Toyama, Hidenobu Takimoto
Character Designer: Satoru Nakamura
Direttore della Produzione: Satoru Nakamura
Sigla finale (in italiano):
Mario Amici e Rossana Casale
Durata: 80 minuti
I lettori piu’ attenti e preparati si saranno gia’ accorti di alcuni nomi molto interessanti… Primo fra tutti quello della MADHOUSE, che ci ha gia’ regalato capolavori di animazione come Ninja Scroll e La
Citta’ delle Bestie. Il nome di questo staff di animatori e’ veramente sinonimo di qualita’ elevata, e anche in questo OAV non si smentiscono affatto! Altri personaggi da tenere d’occhio sono Rin Taro e Yoshiaki
Kawajiri: li abbiamo gia conosciuti infatti quando abbiamo presentato lo staff che ha realizzato Battle Angel Alita (Rin Taro era supervisore generale) e quello che ha realizzato Ninja Scroll
(Yoshiaki Kawajiri curo’ soggetto, sceneggiatura e regia).
Quello che mi ha subito colpito in questo OAV, e’ l’originalita’ della trama, che risulta davvero avvincente. Sbirciando nei titoli di coda si legge che la storia e’ stata tratta da un romanzo, ed e’ quindi facile comprendere come possa avere quello spessore (sia nei temi, sia nell’approfondimento dei personaggi) che purtroppo a volte manca in opere di minor calibro. Vi assicuro che sono rimasto letteralmente inchiodato alla poltrona per tutti gli ottanta minuti di durata.
Vediamo di dare qualche indizio sulla trama, senza scendere naturalmente troppo nel dettaglio: non vorrei togliervi il piacere di scoprire da soli cosa succede in questo stupendo OAV. Bene, immaginate il mondo come ora lo conosciamo, magari qualche annetto nel futuro: la scienza ha fatto grandi progressi, la vita nelle grandi citta’ e’ piu’ comoda da quando la robotica ha fornito automi docili ed efficienti; tutto sembra procedere per il meglio, quando inizia a soffiare un forte vento. Cosa c’e’ che non va, dite? Beh, quando quel vento vi avvolge accade una cosa tremenda: la vostra memoria viene completamente cancellata, e cosi’ pure quella di tutti gli altri esseri umani! Non ricordate piu’ nulla, nemmeno il linguaggio: siete regrediti al livello di uomini primitivi, e non avete piu’ la minima idea di cosa siano e di come funzionino tutte quelle macchine e apparecchiature che fino a ieri sapevate utilizzare senza alcuna difficolta’.
A pensarci bene e’ una situazione che da’ da pensare: l’enorme quantita’ di conoscenza dello scibile umano, accumulata in lunghi millenni di storia, potrebbe essere cancellata in un attimo se tutti quanti perdessero la memoria in modo cosi’ completo… E questo e’ proprio quanto accade nel Il Vento Dell’Amnesia. Che cosa sara’ questo misterioso e terribile vento, forse un’arma biologica sfuggita al controllo dei suoi creatori? Oppure e’ forse di origine extraterrestre? E sara’ poi vero che tutti gli esseri umani hanno perso la memoria? Qualcuno potrebbe essersi salvato dall’oblio…
Il protagonista, Wataru, viene rieducato proprio da un ragazzo che ha conservato la memoria intatta, Johnny. Wataru si vede affidare il pesante ruolo del salvatore di un mondo regredito, e parte per la piu’ difficile delle missioni: riformare quello che e’ andato perduto, la societa’ umana, e scoprire la verita’ sul misterioso vento. E chi sara’ mai l’enigmatica Sofia, una bellissima donna che accompagnera’ da un certo punto in poi Wataru, e che sembra in possesso di straordinarie conoscenze e poteri?
Il Vento Dell’Amnesia, pur contenendo molte scene d’azione mozzafiato
(spettacolari le schermaglie coi robot guardiani) e’ una storia psicologica e introspettiva, che pone e fa porre molte domande, anche inquietanti, sul significato di Bene e di Male, sullo scopo del progresso scientifico, e altre ancora. L’atmosfera di malinconia mescolata alla speranza di un domani migliore risulta quantomai incisiva, facendo di questo OAV un’opera che non scorderete tanto facilmente. I personaggi, anche quelli “secondari” (l’uso delle virgolette, in questo caso e’ d’obbligo) sono meravigliosamente delineati, e dotati di uno spessore psicologico che li fa sembrare decisamente veri.
La realizzazione tecnica e’ eccellente (come ci si poteva del resto aspettare) e non mancano tocchi di classe, ad esempio l’animazione “in soggettiva” a tutto schermo, per pochi secondi, quando Wataru (ancora senza memoria) ruba del cibo a due bambini… La sceneggiatura e’ davvero buona, verrebbe voglia di leggere il romanzo da cui e’ stato tratto questo OAV (non credo pero’ che sia disponibile per l’occidente. Magari a qualcuno potrebbe venire in mente di pubblicarlo, ma non sperateci troppo). Memorabile, ad esempio, l’episodio della citta’ completamente automatizzata in cui vivono due persone che… Ops, meglio non anticiparvi troppo! Ad ogni modo e’ una sotto-storia che mi ha ricordato certe atmosfere stranianti e pervase di “lucida follia” tipiche di tutto un filone della fantascienza forse un po’ datato ma sempre efficace…
Le musiche sono buone, spesso dolci e malinconiche, e sottolineano bene gli stati d’animo dei personaggi. Inoltre, una nota di merito va ai responsabili di questa edizione italiana, che hanno inserito in coda una canzone composta appositamente e cantata in italiano da Mario
Amici e da Rossana Casale (!). A me personalmente e’ piaciuta parecchio… Bravi!
In conclusione, posso dirvi soltanto che a mio parere questo OAV merita davvero di essere visto, sopratutto se siete capaci di apprezzare una bella storia almeno quanto una scena d’azione. E con questo direi che ho finito, e passo la parola all’implacabile Judge
Jap. Alla prossima!
Sembra proprio che il mio collega insista nel recensire OAV di ottima qualità impedendomi così di dare il meglio di me stesso. Il Vento
Dell’Amnesia è un prodotto di ottima fattura sia a livello di animazione sia a livello di caratterizzazione dei personaggi. L’unica cosa che non mi ha pienamente soddisfatto è l’evoluzione degli eventi man mano che si procede con la storia. Infatti mi aspettavo, visto l’inizio decisamente movimentato, che il resto del film si evolvesse verso un finale pieno d’azione; invece con mio enorme dispiacere resta tutto in sospeso per dare la possibilità allo spettatore di riflettere sulle tematiche proposte dalla storia. Questo genere di finale non compromette assolutamente la qualità dell’opera, ma devo dire che mi ha lasciato un po’ deluso.
A parte questo l’unico bug che ho trovato nell’evolversi dell’OAV riguarda l’atteggiamento di Wataru nei confronti di Sofia; è infatti alquanto strano che non insista per saperne di più sul suo conto, visto che lei sembra l’unica, a parte Wataru, in grado ancora di parlare.
Con questo si conclude il mio Giudizio su Il Vento Dell’Amnesia, ma state attenti perchè Judge Jap è sempre pronto a dire la sua.