Buon anno ragazzi!
Per ragioni mistiche e fantasmatiche il mese scorso non è uscito il mio articolo, ma eccomi qui pronto con un film psichedelico:
Questo KULT dei primi anni ’80 rientra nel filone innovativo post wave come “Miriam si sveglia a mezzanotte” e “Blade Runner”.
Girato da Cronemberg nel 1982 ed interpretato da James Woods, Deborah
Harry (Blondie) e Sonia Smith, rimane sconosciuto ai più nonostante l’impatto d’urto per un tema così nuovo all’epoca.
Motivo del film è la violenza scaturita da un nuovo marchingenio (la ormai
comune videocassetta, che quando uscì in America creò una vera e propria malattia) capace di uccidere la mente di chi lo usa.
Infatti le protagoniste, “per così dire”, di questo scenario inquieto sono le videocassette immaginate come persone capaci di azioni proprie.
La storia si svolge negli USA dove Max (James Woods) è socio di una piccola emittente privata, “Civic TV”, che per alzare l’audience è costretta a trasmettere film per soli adulti.
Sconosciuto a Max, VIDEO DROME è un programma del tutto particolare che mostra le violenze più disparate per sadomasochisti e depravati di ogni genere ma il suo unico scopo, o meglio, lo scopo del suo ideatore, è quello di entrate nella psiche umana procurando al povero utente dipendenza ed effetti allucinogeni.
Una losca banda, di cui fa parte un tecnico della Civic TV, mostra VIDEO
DROME a Max traendolo in inganno al solo scopo di usare l’emittente come strumento di potere.
Max ora si trova nella condizione di completa dipendenza da queste videocassette la cui violenza va oltre la fantasia umana.
In contemporanea a quello che succede a Max troviamo la storia di Niky
(Deborah Harry) che da semplice “voce amica” in una emittente radio, guardando V.D. scopre la sua vera personalità: quella di una sadomasochista depravata.
Niky, “presa” da questi video, ne diventa protagonista e scopre che la loro ripugnanza deriva dal fatto che essi sono reali, ed è proprio la loro cruda realtà che genera allucinazioni ed al tempo stesso dipendenza.
Dopo la morte virtuale di Niky, Max si sveglia dall’incubo straziante in cui era caduto evitando così che la “banda” diffonda via etere i suoi intenti malefici.
Ok ragazzi, il film è da vedere e merita sicuramente due ore del vostro preziosissimo tempo anche se la trama, molto semplificata in questa mia recensione, è forse troppo piena di azione, di scene che cambiano un una frazione di secondo.
Dotato di buoni effetti speciali, che fanno da sfondo alla bravura degli attori, si può paragonare ai fumetti “Storie blu”.
Ora vado a letto… buona notte vampiri.