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Lezione 1

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Lezione 1

Ciao a tutti e bentornati al corso di lingua russa.
Mi hanno giustamente fatto notare che ho dimenticato di darvi la traduzione del testo comparso nell’ultima lezione…che crudeltà!!!
In ogni modo il testo era alquanto banale e l’avevo inserito giusto per mostrare l’effetto della scrittura cirillica. La traduzione è :
“Ciao ragazzi, finalmente ho trovato un po’ di tempo e vi ho scritto questo piccolo testo:
Buongiorno Ivan, io sono lo studente nuovo.
Buongiorno. Come si chiama?
Mi chiamo Giorgio Rossi.”

Ora veniamo alla nostra lezione e cominciamo ad impostare l’alfabeto russo e la pronuncia. E’ tutto molto semplice.
L’alfabeto russo e’ composto da 33 caratteri, due dei quali non hanno suono. Nella tabella sottostante vi è la lettera dell’alfabeto cirillico assieme alla sua traslitterazione, a destra l’esemplificazione fonetica italiana. (D’ora in poi come in italiano sarà CIT)

Tabella:

A A come in italiano.

B b come in italiano.

C v come in italiano.

D g come gatto.

E d come dado.

F e come iena.

( io come jogurt.

G z come nel francese jour.

H z come rosa.

I i come in italiano.

% j suono i molto breve come in italiano ieri.

J k come casa.

K l la punta della lingua batte sugli alveoli. Come monello.

L m come in italiano.

M n ” “

N o ” “

O p ” “

P r ” “

Q s ” “

R t ” “

‘ u ” “

S f ” “

T ch dura aspirata come la c toscana

U c come in italiano zattera

V c come l’italiano città

& s come l’italiano sciopero

W sc come l’italiano sciita

X ‘ Il primo segno muto. Premi qui.

Z y Premi qui

Y ‘ Il secondo segno muto. Premi qui.

[ e come in italiano

ju come in italiano giusto

] ja come in italiano tovaglia.

Nel corso degli anni si è sentita l’esigenza di trovare un modo per riprodurre i suoni del russo con i corrispondenti caratteri latini, cioè i nostri.
Parliamo in questo senso di traslitterazione. La traslitterazione è fondamentale per non storpiare i nomi dei personaggi storici (i russi sono fissatissimi!), quelli delle regioni geografiche e le parole stesse.
Il corsivo, cioè la scrittura informale che viene utilizzata a scuola e in generale nella produzione scritta didattica rappresenterà il primissimo scoglio da superare.
Io sarei propensa ad affrontare soltanto il maiuscolo in questa sede perchè non credo di riuscire a riprodurlo attraverso il computer. In ogni modo posso fornire volentieri agli interessati i nomi di alcuni buoni manuali per l’apprendimento di questa tecnica.

Qualche curiosità :

Avete mai notato quanti nomi hanno i russi?
Di solito nei titoli dei libri o sui recapiti postali compaiono due nomi e poi il cognome. Questa è un’usanza antica che è bene conoscere e rispettare: accanto al nome di battesimo e prima del cognome i russi hanno un altro nome terminante in ich per gli uomini e in ov(n)a per le donne. Si tratta del patronimico, cioè del nome del padre della persona in questione.
Le donne portano il cognome declinato al femminile sia da ragazze con il cognome del padre, sia da sposate con il cognome del marito.
Chiaramente il patronimico rimane invariato. Prendiamo un esempio a caso ed immaginiamoci una fanciulla di nome Tanja Jurevna Slavkova. Sappiamo che suo padre si chiama Jurij Xich Slavkov. Se lei dovesse sposarsi con
Ivan Victorevich Putsilev il suo nome verrebbe trasformato in Tanja
Jurevna Putsileva.
In tutte le occasioni formali dovremo rivolgerci ai nostri interlocutori russi usando il nome e il patronimico. Questo non solo ci metterebbe in salvo da situazioni imbarazzanti (ribadisco: i russi sono fissatissimi) ma dimostrerebbe anche una certa conoscenza dell’etichetta locale.

Do Svidanija!!!

Giulia

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