KULT Underground

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On the rock

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On the Rock

1995 un nuovo anno; o meglio, a noi il compito di renderlo diverso.
Come fare? Con le nostre scelte, in modo da passare oltre, per capire.
Alla luce di queste abbaglianti considerazioni qualche consiglio: spegnere la televisione, anche la radio, e i giornali? Saltare accuratamente alcune loro parti, saltatele tutte se avete sotto mano “Il carlino”.
Insomma scegliete voi a cosa pensare e che cosa leggere.
A parte queste ovvie affermazioni, un augurio a tutti i lettori di KULT.
Vi hanno regalato un bel disco? Non prendetevela piu’ di tanto se avete ricevuto robaccia tipo MADONNA o un disco di TECNO, lo avete voluto voi.
Io spero che abbiate ricevuto un qualcosa di qualitativamente più consistente, tipo il lavoro che vado a presentarvi: IN QUIETE per
CONSORZIO SUONATORI INDIPENDENTI.
Dopo il recente album KO DE MONDO, questi musicisti ci hanno voluto stupire interpretando in un modo, direi ottimo, alcuni dei loro brani più significativi, sia dal loro ultimo lavoro, che dalle precedenti esperienze come CCCP.
Avrete capito che si tratta di un opera di riedizione di brani nuovi ed alcuni meno nuovi; ma dove sta la differenza? Il concerto, che è stato registrato il 3 giugno ’94 in studio, per la trasmissione “acustica” di
VIDEOMUSIC , è stato creato in chiave acustica o quasi.
Una soluzione, quella acustica, che si adatta con risultati decisamente positivi ad alcuni pezzi di questo gruppo, che non disdegna sonorità elettriche, le quali spiccano anche qui, sebbene non in modo predominante.
Giovanni Lindo Ferretti, cantante e leader dei C.S.I. è un personaggio che reputo molto particolare, assomiglia più ad un poeta che ad un cantante.
La sua migliore dote non è certo la voce, ma questa che possiamo chiamare deficenza, viene largamente compensata dalla interpretazione che sa infliggere alle sue parole che, in alcuni brani, non trovano corrispondenza diretta se non con la musica stessa, creando così, un uso musicale della parola; oppure un significato della parola che possiamo definire “proprio” cioè quello lessicale, ma in relazione al momento esclusivamente sonoro, non sicuramente al servizio delle altre parole, per quanto riguarda il senso compiuto della frase che, a volte veramente mi sfugge, ma tutto questo va a beneficio della musicalità dei testi che assumono con questa chiave di lettura, un aspetto che racchiude oltre alla musicalità, un insieme di sensazioni che giunge all’ascoltatore più attento come vera poesia in musica.
Questo concetto viene ripreso più volte nel corso del disco, in occasione ad esempio del brano d’apertura “IN VIAGGIO”, uno dei pezzi più belli a mio parere, con il suo tono vagamente sacro, apertura davvero molto riuscita.
La canzone che io preferisco in assoluto è “INQUIETO”, vi troviamo delle atmosfere sempre crescenti che sfociano nel finale, dove predomina la bellissima voce della solista Ginevra che fa terminare, in un triste trionfo, le sensazioni cresciute durante l’incalzare delle frasi ripetutamente ripetute.
Alcuni pezzi sono “fedeli alla linea”, cioè : STATI DI AGITAZIONE – IO
STO BENE – ALLARME – AND THE RADIO PLAYS; vecchi brani che qualcuno di voi ricorderà appartenenti a CCCP.
Presente anche una cover: LIEVE, tratta dal primo album degli esordienti
Marlene Kunz”, canzone, che potrebbere essere tranquillamente scambiata per un originale C.S.I.
In conclusione, Io ammiro chi affronta la musica in questo modo, con passione; ed i risultati si vedono: “Chi c’è c’è, chi non c’è non c’è”.

Lasciando questa oasi di purezza musicale, non ci resta che guardarci un po’ intorno per essere assaliti dalle novità, che non mancheranno mai di essere valide, come ci ripetono le riviste “specializzate” del settore.

Detto questo è uscito “VITALOGY” per PEARL JAM, terzo lavoro che alcuni considerano quello della verità. Il titolo è quello di un libercolo moralistico americano d’inizio secolo, mille pagine di buoni consigli, per come mantenersi in salute, sposare la donna o l’uomo giusti e via dicendo.
Sono curioso di ritrovare Eddie Vedder ed i suoi, per vedere se da Seattle arriverà la conferma di quel talento che , con “ten” era scoppiato prepotentemente, ma che non ho ritrovato in “vs”.

Si annuncia, con un singolo stupendo, l’attesissimo album per STONE ROSES.
Lo avrete sentito sicuramente, a meno che non siate dediti a torturarvi i timpani con la musica di “radio dj” & C.
La canzone che tirerà la volata del disco porta questo nome: “love spride”; che dire, Io la trovo SUPER.

La partecipazione di 99 POSSE e ALMAMEGRETTA al PREMIO TENCO ha scatenato la reazione del quotidiano IL SECOLO D’ITALIA, che accusa le posse di istigazione alla violenza e definisce i suoi esponenti “gli ultimi nostalgici degli anni di piombo”.

“Crediamo che qualsiasi casa discografica lavori solo per un ritorno economico. Noi proveniamo da una situazione di illegalità completa, come può essere un’occupazione, ci imputano atti di terrorismo e di vandalismo, ma la realtà è che il nostro centro sociale, OFFICINA 99, a Napoli, in tre anni, ha avuto 4 sgomberi, 3 interventi armati della polizia e una quindicina di condanne compresa la mia. Essere qui al PREMIO TENCO a
Sanremo per noi significa molto, vuol dire che siamo riusciti ad imporre la nostra cultura.”

(99 POSSE)

Aspettando con ansia il nuovo album per RED HOT CHILI PEPPERS, è con estrema cautela che vado a elencare qualche lavoro che io reputo tra i migliori, i quali ci hanno tenuto compagnia durante l’anno ormai passato:

SUPERUNKNOWN SOUNDGARDEN
UNPLUGGED IN N.Y. NIRVANA
MONSTER R.E.M.
ILLCOMMUNICATION BEASTIE BOYS

Andrew

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