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Il carburatore

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I carburatori

Introduzione

Questo spazio è dedicato agli amici amanti dei motori e delle 2 ruote in particolare. In questo numero parlerò specificatamente dei carburatori e delle operazioni ad esso riservate. In futuro eventuali graditi suggerimenti potranno arricchire la ns. rivista di servizi più dettagliati e piacevoli.
L’argomento che tratto questo mese ormai interessa solamente gli appassionati di motociclismo, in quanto il settore automobilistico ha adottato universalmente il sistema di alimentazione ad iniezione elettronica. Viceversa le moto sono ancorate al vecchio e semplice carburatore, almeno nel 95 4398ei casi, per cui è utile se non necessario sapere quali sono gli interventi possibili che un comune utente può effettuare.

Regolazione del minimo

Per regolare il minimo occorre agire su due viti apposite presenti solitamente su tutti i tipi di carburatore: una è chiamata “Registro del minimo”, l’altra è detta comunemente “aria”.
Per la regolazione fare quanto segue:
1) Agire sulla vite del registro del minimo fino a raggiungere un regime di rotazione elevato, poi su quella dell’aria sino a sentire il motore girare regolarmente e senza strappi.
2) Agire di nuovo sul registro del minimo per ottenere il regime di rotazione desiderato.
3) Ripetere l’operazione se necessario.

N.B.= Non confondere la vite di registro del minimo con quella di “fine corsa-acceleratore”, che ha un effetto similare.

Sostituzione dei getti

A volte succede che il rendimento di un motore risulti troppo esuberante in senso positivo (o negativo), causando un notevole consumo di carburante
(come si spiega il fatto che una comune moto Guzzi custom consumi quasi come una Fiat Uno di pari cilindrata ma di peso circa 3 volte inferiore ?).
In genere le moto possiedono un carburatore per ogni cilindro e ciascuno di essi è tarato solitamente per fornire il massimo della potenza, andando incontro ai gusti della maggioranza di “smanettoni”.
Il rapporto stechiometrico (cioè quello ideale aria-benzina per i motori a scoppio che corrisponde circa a 13:1) è ampiamente superato nei carburatori motociclistici. Anni fa, sfogliando le riviste, mi chiedevo come facesse un motore 4 tempi di 400cc a sviluppare oltre 50 cv, mentre la stessa potenza era erogata da un motore automobilistico di circa
1100cc. Ebbene, gran parte è merito, o “colpa”, del sistema di alimentazione sovrasviluppato.
Chi non fosse d’accordo con questa soluzione e non volesse rinunciare alla moto, è praticamente costretto a personalizzarla in questo senso, attraverso la sostituzione dei getti o addirittura di tutto il carburatore. Un getto troppo grosso ha il difetto di consumare tanto e, cosa non trascurabile, di facilitare l’ingolfamento del motore a causa della minor resistenza alle vibrazioni.
Così, mentre per un motorino è consigliabile una maggiorazione del getto a circa 0,7-0,8 mm per compensare la sua piccola cilindrata, è auspicabile per un motociclista che usa spesso il suo mezzo, magari per lavoro, diminuire appunto lo spruzzo.
Questa è una operazione tutt’altro che difficile per un dilettante: basta munirsi dei detti spilli (o getti) presso un meccanico o un motoaccessorio e sostituire i vecchi spilli smontando accuratamente la vaschetta, che risiede nella parte bassa del carburatore.
Esiste, però, una piccola controindicazione per i motori raffreddati ad aria: la diminuzione della portata della benzina potrebbe far surriscaldare pericolosamente la testata specialmente in salita, è meglio quindi, in questo caso, consultare una valida officina prima di effettuare l’operazione.

Controllo della fuoriuscita di benzina

E’ buona norma controllare periodicamente se il sistema di alimentazione non presenta delle pericolose perdite di benzina. I punti più a rischio, oltre al carburatore, sono le estremità dei tubetti di gomma e dei manicotti che si deteriorano facilmente.
Non aspettate di sentire l’odore di benzina (profumo per molti) che viene dal motore nel bel mezzo di un viaggio!

Allineamento

Per chi possiede una moto bicilindrica o pluricilindrica e di conseguenza due o più carburatori, è sovente necessario procedere all’allineamento dei carburatori stessi. Essi, infatti, possono presentare una diversa regolazione dei tiranti dell’acceleratore che possono provocare irregolarità di funzionameto. Quando io ero alle prime armi un giorno decisi di smontare e pulire i carburatori, pur facendo tutto bene omettei di riallineare i suddetti cavi dell’acceleratore, perchè non lo ritenevo importante. La conclusione fu che la moto non partì, anzi scaricai pure la batteria nel chiedermi cosa fosse successo. Purtroppo era successo questo: nel tal caso quando si da gas di benzina ne arriva molta a un cilindro e poca nell’altro e il motore zoppica.
Per rimediare a questo non occorre rivolgersi al meccanico che vi dirà che è un’operazione da eseguire con attrezzatura speciale,ecc. Piuttosto, cercate di risparmiare 50.000 lire e fatevelo voi, basta un semplice calibro.

Conclusioni

La moto è un oggetto molto prezioso e capace di regalare grandi emozioni a chi la guida, ma deve essere curata in ogni più piccolo particolare. La sua sicurezza, che è già precaria di natura, deve essere al centro dell’attenzione, sempre.
Siamo disposti a scambiare opinioni con chiunque fosse appassionato come me del mondo delle 2 ruote.

Cocco

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