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Autunno – Confusione – A Matteo

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Autunno

Autunno sei ritornato da me più malinconico di sempre la tua pigra pioggia accarezza il mio volto come un timido amante ed io calpesto la terra umida di foglie rubate ai rami.

Confusione

Cammino sul sentiero dei fantasmi e il fango ferma il mio piede

Intorno vedo grattacieli di nebbia con cento, mille fontane ardenti e vulcani allagati laggiù nel cielo di mare e un prato di stelle e fiori che volano

Bambini che nascono adulti uomini che muoiono bambini

Spunta la luna all’orizzonte l’umanità tramonta.

A Matteo

Sangue di bimbo sull’asfalto nero

Stridono i freni come catene di schiavi liberati ma tu non li senti più ora

Angelika

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