Benvenuti nell’angolo dedicato all’animazione. Anche per questo mese ho scelto per voi un’opera tradotta in lingua italiana; tuttavia, come ho già preannunciato il mese scorso, presto parleremo anche di materiale in lingua originale. Restate sintonizzati su KULT e vedrete…
Bene, veniamo ora al titolo di questo mese: si tratta di “Gall Force –
Eternal Story”, edizione italiana a cura di Yamato Video.
Questo video è il primo di una serie di OAV di cui per ora è l’unico disponibile in italiano. Di seguito potete leggere la sua scheda tecnica:
Titolo originale: Gall Force – Eternal Story
Produttori esecutivi: Eiji Kishi, Yutaka Takahashi
Soggetto: Hideki Kakinuma
Sceneggiatura: Sukehiro Tomita
Regia: Katsuhito Akiyama
Character Design: Kenichi Sonoda
Mecha Design: Hideki Kakinuma
Direzione dell’animazione: Nobuyuki Kitajima, Masahiro Tanaka
Animazione del mecha: Morifumi Naka
Direzione artistica: Junichi Naka
Fotografia: Higashi Arai
Musiche: Ichizo Seo
Animazione: ARTMIC, AIC ANIME FILM MATE
Anno di produzione: 1986
Durata: 86 minuti
Copyright: 1986 MOVIC, SONY Video Software International Corporation, 1994
Yamato S.r.l.
Si può dire che questo mese l’angolo Anime / Manga sia dedicato a Kenichi
Sonoda (come sarebbe a dire “chi è”? Correte subito a leggere gli articoli di questo mese su fumetto e CD!). Infatti “Gall Force” è stato il suo debutto ufficiale, nelle vesti di Character Designer.
Prima di dare qualche accenno della trama, premetto alcune caratteristiche di questo OAV. La prima volta che lo vidi, rimasi colpito dall’eccezionale senso del ritmo che un’abile regia gli conferisce: gli ottantasei minuti di durata scorrono veloci e piacevoli, e non ci sono mai cadute di tono nella narrazione. Accade sempre qualcosa, e alcune sequenze sono davvero ad “alta tensione”; e così mi sono ritrovato inchiodato alla poltrona finchè non sono apparsi i titoli di coda. Non tutti gli OAV hanno questa qualità, credetemi…
Altri punti di forza di “Gall Force – Eternal Story” sono dati dall’ottima qualità delle animazioni (specialmente durante le sequenze di combattimento nello spazio) e dall’eccezionale Mecha Design, che dà vita ad astronavi e meccanismi davvero impressionanti.
Gli appassionati di fantascienza troveranno sicuramente molto interessante questo video. Infatti la storia è tutt’altro che banale, e la realizzazione è molto buona. Vi sono addirittura delle “citazioni” di famosi film di science-fiction: ad esempio, parecchi minuti di una sequenza (tra le più cariche di tensione) sono chiaramente ispirati dal film “Alien”. Altro particolare curioso sono i suoni delle astronavi, che spesso sono gli stessi usati in “Guerre Stellari”.
Gradevoli la colonna sonora e le canzoni; soprattutto quella finale, intitolata “Ryoote Ippatsu No JONII”, è particolarmente orecchiabile e merita di essere ascoltata, lasciando scorrere i titoli di coda fino in fondo.
Vediamo ora di dare qualche indicazione sulla trama, senza scendere troppo nel particolare. Questo per lasciarvi il gusto della visione di quest’opera; nel caso di animazioni tradotte in italiano questa mi sembra la cosa migliore. Quando invece parleremo di materiale inedito in Italia, allora cercherò (per quanto mi sarà possibile) di essere più preciso, in modo di darvi una mano nella comprensione di quanto accade.
Dunque, la storia di “Gall Force” è ambientata apparentemente nel futuro
(aspettate il finale del film per dirlo, però) e vede due razze diverse tra loro impegnate in una sanguinosa guerra che si protrae ormai da parecchio tempo. Queste due razze hanno i curiosi nomi di Solnoidi e
Paranoidi. I primi sono esseri fisicamente identici alle donne terrestri.
Essendo tutte donne, probabilmente si riproducono tramite ingegneria genetica; questo non viene detto nel film, ma emerge chiaramente che i bambini non si sviluppano nel grembo delle madri. I Paranoidi, invece, sono alieni veri e propri: la loro essenza è di natura liquida, e utilizzano scheletri robotizzati per assumere una forma umanoide. Quando devono pilotare un mezzo da combattimento, vi colano dentro e diventano un tutt’uno con esso!
La vicenda ha come protagoniste un gruppo di ragazze-soldato Solnoidi, a cui si aggiungerà durante una battaglia la forte Rufy, dal carattere tipicamente “outsider” e scontroso, ma leale e coraggiosa. Esse verranno coinvolte a loro inasputa in un misterioso progetto di riunificazione delle due razze, con lo scopo finale di far cessare la guerra.
I vari personaggi non sono mai “piatti”, ma hanno sempre una loro personalità, specialmente Rufy e le sue compagne di viaggio. A differenza di altre produzioni meno realistiche, in “Gall Force” la guerra fa le sue vittime, anche tra le protagoniste; molte infatti resteranno uccise lungo la strada per il pianeta Kaos, paradiso terrestre ambito da ambedue le razze.
Vi voglio dare una piccola anticipazione, se non volete sapere di che si tratta… chiudete gli occhi: anche se sembra che Rufy sia destinata a morire, quando rimane abbandonata nello spazio (in una scena veramente carica di pathos) in seguito verrà ritrovata in ibernazione da una astronave e tratta in salvo (non vi ricorda niente?). Proprio con queste immagini ha infatti inizio il secondo OAV di Gall Force, “Destruction”, ancora inedito in Italia.
“Gall Force” riesce a trasmettere un senso di inutilità della guerra (che provoca solo morte e distruzione) e questo è certamente un grande merito; inoltre, nel finale si intuisce una speranza di pace per il lontano futuro.
In definitiva, posso affermare che questo OAV mi è piaciuto parecchio, e che l’ho trovato davvero meritevole sotto molti punti di vista. Se tutto il materiale d’animazione avesse standard qualitativi di questo tipo, saremmo davvero a posto. Confido che anche il secondo e il terzo capitolo, ovvero “Destruction” e “Stardust War”, siano presto tradotti in italiano, dato che i tre OAV sono estremamente collegati tra loro. Esiste anche una seconda serie di Gall Force, intitolata “Chapter Of The Earth”, ma da quanto ho potuto vedere non è dello stesso livello qualitativo della prima, almeno per quello che riguarda l’animazione.
Bene, e con questo passo la parola alla mia controparte, il famigerato
Judge Jap, che ha il compito di scovare i difetti su cui io chiudo un occhio. Dato che su “Gall Force” la pensiamo in modo diverso, temo che questo mese avrà modo di dare sfogo al suo spirito cinico… Ad ogni modo io vi saluto qui, arrivederci al mese prossimo. Ne vedrete delle belle, per cui non mancate!
Bene bene bene, anche questo mese è giunto il momento di… Judge Jap!
Questo mese, a differenza del mese scorso, il film recensito dal mio collega presenta molti punti deboli che non esiterò di evidenziare.
Essendo discreto dal punto di vista dell’animazione e character/mecha design passo subito ad elencare i “bug” nelle traduzioni e nel plot della storia.
Innanzitutto mi è sembrato alquanto improbabile il modo in cui i membri dell’equipaggio della Starleaf trattano Catty e Rufy; infatti si comportano come se le conoscessero da sempre quando in realtà sono con loro da pochissimo tempo.
Ad un certo punto l’astronave dei Paranoidi individua col radar due astronavi Solnoidi quando in realtà c’è solamente la Starleaf. Inoltre dopo solamente 10 minuti per una riparazione di un danno che sembrava colossale non riescono in alcun modo a ritardare la partenza quando fino ad un secondo prima volevano partire al più presto possibile.
Dopo che è stato riparato il danno al generatore il capitano della
Starleaf chiama i membri dell’equipaggio che avevano eseguito la riparazione in questo modo: “Andate subito sul ponte…” quando invece dovrebbe dire: “Venite subito sul ponte…” in quanto lei si trova proprio lì.
Quando viene ritrovata la capsula che ha perforato lo scafo una delle ragazze dice che qualunque cosa vi fosse dentro potrebbe essere o fluttuante nello spazio oppure essere dentro alla nave stessa. Ebbene non vedo come possa pensare che la “cosa” fluttui nello spazio quando la capsula è chiaramente aperta sul corridoio dal quale sono arrivate le ragazze.
Non riesco inoltre a capire come Pony possa dare la vita per saperne di più su Catty, mi sembra alquanto improbabile.
Dopo che la Starleaf è esplosa e le superstiti hanno fatto il sogno premonitore c’è Rammy che, ancora immersa nel sogno, tenta di dare un bacio a Patty. Dopo questa scena interviena la terza superstite che dice:
“Guarda che ti stai sbagliando Rammy, eri tu che volevi baciarla…”.
Anche in questo caso c’è un’incongruenza perchè quella che dice la frase stava dormendo durante la scena in questione e per di più era voltata in un’altra direzione, insomma non avrebbe potuto vedere cosa stava accadendo in alcun modo.
Poi verso la fine del film arrivano le imperfezioni più gravi.
Innanzitutto non è chiaro chi siano le astrovedette e che relazioni abbiano con i Solnoidi in quanto sembrano della stessa razza ma non ci pensano un attimo ad annientarne la flotta.
Poi com’è possibile che i due robottini dell’astronave che sembrano avere un vic-20 al loro interno possano interfacciarsi col pianeta e causarne la distruzione?
Dove si dirigono le superstiti dicendo: “finito, è tutto finito” mentre il pianeta sta per essere distrutto? Forse lo sapremo nel seguito!
Per concludere la critica di questo film che comunque rimane un’opera discreta nonostante qualche lacuna nella storia ed un tema affatto originale non riesco proprio a capire cosa vuol significare e perchè è stata messa la sequenza finale dove si rivedono le protagoniste mentre vivono una vita normale in un mondo normale.
Vi aspetto il prossimo mese per una nuova recensione, e ricordate che
Judge Jap non perdona.