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Gun smith cats

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GUN SMITH CATS

Salve a tutti; eccoci qui di nuovo insieme per parlare un po’ di fumetto giapponese, detto anche “Manga”. Se c’è ancora qualcuno tra di voi che non ha letto il primo numero di KULT Underground il mese scorso, beh, cosa aspetta a procurarsene una copia?
Comunque sia, questo mese ho deciso di dedicare questo angolo ad un fumetto molto interessante; si tratta di “Gun Smith Cats” di Kenichi
Sonoda, che è tutt’ora in corso di pubblicazione in Italia come in
Giappone. In terra nipponica è pubblicato dalla rivista “Afternoon” della casa editrice Kodansha, mentre in Italia lo si può leggere sul mensile
“Kappa Magazine”, delle edizioni Star Comics.
Prima di parlare più in dettaglio di questo Manga, è più che doveroso spendere alcune parole per il suo autore, il bravo Kenichi Sonoda; non vi nascondo che si tratta di uno dei miei preferiti. Sonoda è un autore dal talento polivalente, infatti è molto apprezzato sia come Character
Designer, sia come Mecha Designer. E’ abbastanza raro che queste due figure si sommino in una sola persona. Egli ha lavorato come Character
Designer di varie produzioni animate di successo, come “Gall Force” (di cui vi parlo proprio questo mese nella rubrica dell’animazione) e
“Bubblegum Crisis”, stupenda serie di OAV fantascientifici che avrà presto dedicato un ampio servizio su queste pagine elettroniche.
Sebbene in queste serie di OAV il talento di Sonoda abbia avuto modo di manifestarsi, le storie sono state scritte da altre persone; quando invece egli si è trovato libero di scrivere e realizzare quello che voleva, nelle sue opere sono comparsi da protagonisti gli elementi che più gli piacciono: le armi da fuoco, le automobili e le belle ragazze. Nel campo dell’animazione questo è più che evidente in “Riding Bean”, un ottimo OAV con una storia “parallela” a Gun Smith Cats, mentre nel settore Manga, proprio in quest’ultimo titolo gli elementi sopracitati hanno un forte peso.
Diamo ora uno sguardo più ravvicinato a Gun Smith Cats. Le protagoniste di questo manga sono due ragazze, Rally Vincent e la giovanissima Minnie May.
La storia ha luogo in america, a Chicago, dove Rally possiede un negozio di armi (col nome “Gun Smith”, che dà il titolo al Manga, si indica proprio l’armaiolo). La vera professione di Rally è però quella di cacciatrice di taglie: cattura cioè delinquenti dietro compensi di denaro.
Rally è una vera fanatica di armi da fuoco; ad esempio, prova un piacere quasi sessuale quando sperimenta al poligono una nuova pistola, oppure dorme bene solo con un’automatica sotto al cuscino, e via di questo passo…
Anche la piccola Minnie May è sicuramente fuori del comune: infatti la stessa passione morbosa che Rally nutre per le pistole e i fucili, Minnie la riversa sugli esplosivi e sulle granate! Sebbene così giovane, è una autentica esperta, capace di piazzare una bomba in pochi minuti. E’ stato il suo ragazzo (Ken Turkey, un esperto dinamitardo) a insegnarle queste cose. Anche se è più giovane di Rally, Minnie May è la più disinibita, tanto da costringere il “suo” Ken a performances da camera da letto veramente estenuanti. Prima di conoscere Rally e diventare sua socia,
Minnie ha addirittura prestato servizio in una casa di tolleranza del quartiere cinese, per sfuggire a sicari che la cercavano e sparire così dalla circolazione. Con due personaggi di questo tipo, è già facile intuire quanto possa essere movimentato questo Manga!
Ciò che salta subito agli occhi fin dalla prima tavola di Gun Smith Cats,
è l’incredibile talento “cinematografico” di Sonoda nelle scene con sparatorie ed inseguimenti in automobile, o comunque nelle scene d’azione in generale. Ogni movimento sembra studiato alla moviola per rendere al massimo grado il dinamismo e la velocità su un mezzo espressivo che è statico, la carta. I personaggi sembrano veramente schizzare da una vignetta all’altra, e i tagli delle inquadrature ricordano quelli di una macchina da presa, regalando al lettore sequenze mozzafiato da antologia.
Anche cambiando il punto da cui sono osservati, gli elementi di una scena mantengono sempre posizioni e velocità reciproche: quello che succede in una vignetta è conseguenza dinamica di ciò che era disegnato nella precedente, conferendo grande fluidità e scorrevolezza alla lettura. Può sembrare che sia una cosa naturale disegnare in questo modo, ma vi assicuro che non lo è affatto! Ci vuole invece un grande talento.
La passione di Sonoda per armi e auto si traduce poi in una cura quasi maniacale nel disegnarle, per la gioia di chi apprezza la bravura artistica.
Gun Smith Cats inizia con una struttura ad episodi brevi, ma poi le storie si fanno più complesse e legate tra loro, sempre mantenendo però quelle atmosfere da telefilm poliziesco americano, o da film di “Dirty Harry”
(l’ispettore Callaghan, interpretato da Clint Eastwood) che gli conferiscono un “sapore” tutto particolare, che si discosta abbastanza da quello tipico dei fumetti giapponesi.
La violenza è sicuramente presente in questo Manga, ma non potrebbe essere altrimenti, visto il soggetto che tratta; se così non fosse si scadrebbe nel ridicolo, come in certi serial americani in cui tutti sparano di continuo e non muore mai nessuno. E poi, come ho già avuto modo di affermare il mese scorso, è inutile criticare un fumetto perchè violento, quando basta leggere un qualsiasi quotidiano per inorridire di fronte a fatti inauditi che accadono nella realtà.
Un altro elemento di questo fumetto che potrebbe scandalizzare qualcuno
è il sesso. Sebbene venga inserito senza alcuna volgarità e perfettamente funzionale alla storia e alla caratterizzazione dei personaggi, vi sono alcuni elementi volutamente provocatori; ad esempio il personaggio stesso di Minnie May, che ha solo diciassette anni e sul sesso non ha più nulla da imparare. Il suo ragazzo, Ken Turkey, ha poi trentacinque anni, e quindi il loro rapporto ha un che di lolitesco.
Io francamente apprezzo molto il modo con cui Sonoda si diverte a rendere
“scomodo” per i benpensanti questo Manga, senza contare che in questo modo gli si aggiunge ulteriore mordente. Mi auguro che i miei lettori (e le mie lettrici, naturalmente!) siano abbastanza smaliziati da avere una mentalità più aperta e meno sessuofobica di quella dimostrata da alcuni in occasioni simili.
Un’ultima curiosità: in Gun Smith Cats fa la sua apparizione (e nemmeno in un ruolo tanto secondario) il personaggio chiamato “Bean Bandit”, e cioè il protagonista di “Riding Bean”. Infatti l’ambientazione di Riding Bean e quella di Gun Smith Cats sono uguali, e Sonoda può così effettuare senza problemi questo piccolo “cross-over” tra le due storie. Da notare anche come l’assistente di Bean Bandit, nell’OAV, è una ragazza che si chiama
Rally Vincent (sebbene sia diversa dalla Rally di Gun Smith Cats). Sempre in “Riding Bean”, l’automobile che usa il poliziotto per dare la caccia a
Bean Bandit è la stessa di Rally in Gun Smith Cats (una Shelby GT 500).
Bean Bandit è un corriere della malavita, che dietro compenso di forti somme di denaro trasporta qualsiasi merce da un punto all’altro della città con la sua potente auto. E’ un personaggio molto particolare, e veramente “duro”: va in giro con un giubbotto corazzato antiproiettile e ha una forza sovrumana. Avremo modo di riparlare di lui un’altra volta…
Per finire, qualche parola sulla versione italiana. Come ho già detto in apertura di articolo, Gun Smith Cats viene pubblicato a puntate sulla rivista “Kappa Magazine”, a partire dal numero 8 (febbraio 1993). Su questa rivista sono pubblicati anche altri manga, che spesso si alternano, e quindi non in tutti i numeri è presente Gun Smith Cats. Ad ogni modo, in copertina sono sempre indicati i fumetti presenti all’interno. Il mio consiglio è comunque di dare un’occhiata anche al resto di “Kappa
Magazine”, che è realizzata con molta cura e professionalità.
La resa grafica di Gun Smith Cats è eccellente, e anche gli adattamenti dei rumori sono particolarmente sobri e rispettosi delle tavole disegnate, a dimostrazione che con un po’ di impegno si possono ottenere dei risultati veramente soddisfacenti.
E con questo ho terminato, ma Gun Smith Cats resta ancora al centro dell’attenzione, nella rubrica dedicata alla musica, con un CD veramente speciale… Premete F5 e passateci direttamente!

Il Ninja

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