Tra le persone che ho il piacere di conoscere ce n’è una, Stefano Ascari, che è uscita da poco con una sua produzione a fumetti: David. Una graphic novel, italiana anche come ambientazione, di cui lui ha firmato la sceneggiatura e che è stata disegnata da Andrea Riccadonna. Presentata per la prima volta quest’anno a Lucca Comics 2008 è ora distribuita un po’ ovunque, comprese molte librerie on-line.
Un’opera di cui mi aveva accennato da tempo ma che è stato davvero molto gradevole vedere concretamente su carta.
“L’idea” mi disse la prima volta che ne abbiamo parlato “è quella di un noir in cui i personaggi sono presi della storia dell’arte. Opere, intendo. In qualche modo incarnate. E il personaggio principale è il David di Michelangelo. Immaginatelo nella posa tradizionale, ma vestito e con la giacca tenuta per un dito, che lascia scendere sulla schiena, e un bicchiere nell’altra mano.”
Beh, dopo quell’accenno, quell’immagine mentale mi è rimasta ben impressa nella memoria, e quando, pochi giorni fa, ho potuto per la prima volta vedere com’era stata resa all’interno del volumetto di una settantina di pagine pubblicato dalla BD Edizioni, ho dovuto ammettere che quella scena “solletica” esattamente come mi ero immaginato.
E non è certo la sola. Anche perché co-protagonista è, ad esempio, la Monna Lisa, e un ruolo importante ce l’ha pure l’imponente Laocoonte. E osservare quindi immagini, che siamo stati abituati a vedere nei musei o nei libri di storia dell’arte, “in azione”, in un ambiente contemporaneo tra l’altro, aggiunge non solo una tridimensionalità a questi capolavori, ma ci stimola a ricercarne le peculiarità. Spinti sapientemente da una trama articolata e complessa (il riferimento a Gaiman nella postfazione non è esagerato) che ricama spesso sopra a teorie più o meno note sulle opere stesse. Proponendoci quindi una Monna Lisa di sesso maschile, o sentendo il David (di Brunelleschi) far presente che è bene in grado di sollevare la propria spada.
E se quindi la parte narrativa, la storia cioè, e il ritmo dell’intreccio, è avvincente e cattura, difficile fare critiche alla parte (tutt’altro che secondaria in una graphic novel) del disegno vero e proprio. Lo studio delle tantissime opere d’arte presenti, che sono state incluse anche solo per una battuta, deve avere richiesto molto tempo, ma ha consentito di proporre a chi legge una sequenza di immagini ricercate e tutt’altro che abbozzate. In cui, anzi, la cura del dettaglio è costante, e consente di confrontare il disegno alla fotografia (o al ricordo) in modo netto e chiaro.
Un bel lavoro che speriamo possa avere successivi sviluppi e che vi consiglio di valutare, anche solo sfogliandolo quando vi capiterà di trovarlo in giro in libreria o in fumetteria.
Links
- recensione su WingsOfMagic.it (corredata con immagini di alcune tavole)
- David su facebook (anche qui con immagini e tavole)
- Stefano Ascari su facebook (per seguire le news su presentazioni o altro)