Sopra e sotto. Sottosopra sono le regole, le virtù, l’autenticità di dubbi burattinai del mondo. Sopra e sotto è antico gioco di parti, potere esercitato, primordiale posizione: quella degli amanti. A chi sta sotto, tuttavia, è sempre concesso di guardare il cielo e “meno le punte dei piedi”. Gli eletti, poi, quelli più eccentrici e fanciulli, che non hanno mai smesso di aver fede (quella nel cielo, piuttosto che delle varie chiese), potrebbero incappare in qualche sorta di paradiso terrestre finalmente riscattato. Allora le vergini non saranno più conseguenti ad un martirio, solcheranno i nostri cieli dentro astronavi portando, con la loro brama di amore, giustizia e pace per tutti. Del resto, in questo nostro bel paese martoriato, dagli immutati costumi di comodo, fatti di scontri all’ultimo sangue e trasversali accomodamenti, non ci resta che invocare un terzo polo di extraterrestri. Se poi sono anche tutte femmine, e di quelle con “F maiuscola”, potrebbero essere ancora in grado di rispolverare qualche italico ideale tra le genti della nostra antica, gloriosa stirpe. Quella che ci propone Roberto Casalena, giornalista economico, è anzitutto una storia, quella di Alessandro, con cui condivide la stessa professione. Il protagonista, che scopre la sua origine divina e immortale durante un acquazzone, viaggiando nel caotico traffico romano, vive la notte del black out nazionale trastullandosi con Francesca. E’ preso, e molto, da un ambizioso progetto: quello di avviare un nuovo giornale che sia realmente libero, indipendente. Qui incontra Stella, una donna tenera e travolgente, in grado di ricondurlo ad una grazia perduta. Con lei inizia anche un gioco delle parti: sopra e sotto. Gelosie insite, scuse e banali bugie faranno entrare in ballo subito Giada, da poco approdata nella redazione. Qua e là squarci di noiosa e nondimeno avvincente vita mondana con qualche denuncia sociale spiattellata dentro: “Si dice, almeno stando ai soliti dati Istat, che in Italia la disoccupazione risulti in calo, la verità, però, è un’altra, e cioè, che chi è raccomandato trova un posto, mentre gli altri, tutti in fila ad aspettare. La meritocrazia non è un principio, ma un optional”. Le figure femminili si sovrappongono, incessanti, come un ossessione, in un inevitabile ed ideale senso di liberazione. Giada sembrerebbe una compagna leale e affidabile, ma presto dovrà far fronte ad altre rivali. Contro queste ultime, aliene ed assetate di maschi per la loro riproduzione, non resta che un unico compromesso: assecondare. Un oscuro virus ha sterminato tutti i maschi del loro pianeta, da tempo vagano nello spazio e, nella terra, sembrerebbe esserci ancora abbastanza posto per tutti. Mediazioni dei servizi segreti, dopo un primo attacco, riescono a farle stabilire in Cecenia, con tanto di benestare da parte dei russi. Un racconto che esordisce verosimile, a tratti intimistico e biografico, per poi virare, improvviso, tra gli UFO; intimi anche quelli, dopotutto. Apparizioni, contatti ravvicinati ed uno sventato scontro più diretto, svelano un’umanità più solidale, finalmente unita e redenta. Tutto, forse troppo, parrebbe una fiaba a lieto fine: un vero e proprio intreccio tra fantasy, grottesco e fantascienza. Le pagine di Casalena, tuttavia, scorrono davvero liete. Lasciano, ingenue ed incalzanti, soprattutto nei loop su certe considerazioni, autenticità alle loro sensazioni, quali che esse siano, tralasciando orpelli letterari e altri tipi di fronzoli narrativi. Questo lo rende un libro possibile, intelligentemente spudorato, da leggere in meno di un’ora, tutto di un fiato. In un finale dove il protagonista, sempre grazie alle aliene, troverà soldi e finanziamenti per un grande quotidiano da un mecenate dell’industria, con tanto di figliola, la bella Daniela, come segretaria in allegato. A proposito di Alessandro… naturalmente finirà con lo stabilirsi in Cecenia e, oltre a Daniela, vivrà a lungo e gioioso anche in compagnia di Giada e l’incantevole marziana Emmer.
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