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Book Soul – Raffaele Pietro Penza

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una storia evocativa e visionaria

Casa editrice: Bolis Edizioni
Collana: Immaginari
Genere: Narrativa
Pagine: 224
Prezzo: 16,00 €

«Valerio e Silvia credono che le pagine di ogni libro siano un universo vibrante di parole vive, capaci di splendere e di ispirare, in meglio, un mondo sempre più lacerato dai conflitti. Anch’io come loro credo nella forza dei libri perché sono rivoluzionari silenziosi, capaci di trasformare i pensieri e le esperienze, sanno creare connessioni umane profonde, accrescono la condivisione di idee e di speranze, superano le barriere del linguaggio, donano forma e sostanza alla nostra vita e tutto questo sovvertimento fatto di parole, di storie e di idee avviene mentre la carta piegata tra le dita fa un leggero fruscio ad ogni sfogliar di pagina»: sono le parole di Pietro Penza nella prefazione al romanzo “Book Soul”. L’autore presenta un’opera divisa in tre filoni narrativi: nel primo incontriamo Valerio, un professore di filosofia al suo primo giorno come insegnante; si trova sull’autobus quando giungono notizie allarmanti. Gli Stati Uniti dell’Est hanno appena dichiarato guerra alla Confederazione Nazionale d’Occidente: è l’inizio di un conflitto nucleare; dalla prospettiva di Valerio osserviamo il panico che dilaga, e veniamo resi partecipi dei suoi pensieri angoscianti, e dei suoi tentativi di farsi forza per non crollare. L’azione si sposta nell’auditorium sotterraneo della scuola, dove si sono rifugiati Valerio, il corpo docente e gli alunni; un insegnante si mette al pianoforte e comincia a suonare, per offrire un po’ di sollievo e per attutire il suono delle prime bombe. Valerio, da cultore di filosofia, ripensa alla dottrina platonica che concepiva il pensiero filosofico come preparazione alla morte; riflette sulla vita e sulla sua inevitabile fine con invidiabile calma – «Forse dovrei dire a questi ragazzi che dobbiamo amare il nostro destino, che abbiamo il compito di accettare la nostra sorte e non perché in un’altra vita saremo salvati, ma perché la vita, questa, è tutto quello che abbiamo». La prospettiva si sposta poi su Silvia, ex fidanzata di Valerio; insieme, anni prima, avevano costruito una piccola biblioteca nella sala riunioni del condominio del nonno di lei: delle librerie rosse accoglievano testi di ogni genere che potevano essere presi in prestito da chiunque, a patto che fossero riportati per far sì che anche altri potessero usufruire del potere salvifico delle parole. Silvia sta scrivendo un diario, ripercorrendo la sua vita: è la sua storia, il suo lascito. La scrittura è in fondo questo: scolpire dei vissuti, reali o fittizi, che resistano allo scorrere del tempo; nel terzo filone narrativo incontriamo quelle storie, incarnate in personaggi immaginari che escono fuori dalle pagine, e che conversano tra loro sulla vita, sulla morte, sul destino e sull’amore.

Contatti

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