KULT Underground

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Intervista con Alberto Nemo

5 min read
DANTE VS nemo
Un viaggio nelle atmosfere suggestive
In cd & digitale da New Model Label/Dimora Records
 
 
 
A pochi mesi dall’uscita di “6×0” Alberto Nemo prosegue il viaggio all’insegna della sintesi tra la sua voce ispirata, evocativa e mistica, influenze letterarie e la collaborazione di due artiste molto particolari, la cantante e violinista inglese Sephine Llo e Claudia Ferretti aka Claudia Is On The Sofa. L’album contiene “Ancora”, brano vincitore di Musicultura 2018, in cui la poetica di Nemo assume connotati meno oscuri, che arrivano quasi a toccare corde gospel e soul. Un’aspirazione all’assoluto o, per dirla con le parole del maestro Vince Tempera, “musica esoterica, musica delle stelle”. Ha condiviso il palco con artisti del calibro di Procol Harum, Antonella Ruggiero e Sergio Cammariere, ma anche con nomi in voga come Lo Stato Sociale e Willy Peyote, annullando completamente il divario tra musica pop, colta e sperimentale e dimostrando che tutto può coesistere. Proprio la coesistenza è  la chiave del suo lavoro. Magia e realtà, semplicità e avanguardia, minimalismo e ricerca convivono in maniera incredibilmente naturale all’interno della sua opera. Ad introdurre ogni brano le terzine della Commedia, interpretate dall’attore e doppiatore Marino Bellini.
 
Inferno canto 1 – Ancora / Inferno canto IV – Limbo / Inferno canto V – Amame / Inferno canto XIII – Lucidamente / Paradiso canto XXXI – Discanto / Paradiso canto XXXIII – Futuro Semplice
 
www.albertonemo.com
 
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Intervista
 
Davide
Ciao e ben tornato su Kult Underground. Perché Dante vs Nemo, ovvero Dante contro di te? Che tipo di confronto hai inteso con il padre della lingua italiana e Sommo Poeta?
 
Alberto
Nessun confronto. Versus dal latino significa verso, andare incontro, rivolgersi. Mi sono rivolto a Dante come guida per affrontare il percorso di questo nuovo album.
 
Davide
C’è un altro Dante che s’affaccia dalla copertina del disco, il preraffaellita Dante Gabriel Rossetti, ossia il ritratto di sua moglie Elizabeth Siddal in “Beata Beatrix”, dediacto a Beatrice Portinari. Ti senti vicino agli ideali preraffaelliti contro una rinnovata decadenza e volgarizzazione dell’arte?
 
Alberto
Per certi versi mi sento vicino agli ideali preraffaelliti. Per quanto mi riguarda, nella musica d’oggi, penso di far parte d’una corrente “prebeatlesiana”.
 
Davide
Come hai scelto gli estratti dai canti di Dante che introducono le tue composizioni, per seguire quale percorso anche attraverso i tuoi testi?
 
Alberto
È la magia di Dante che ha fatto tutto. Ho solo dovuto lasciarmi guidare.
 
Davide
Colpisce la bellezza della tua voce. Quando e come hai scoperto e quindi coltivato il canto?
 
Alberto
Il canto non l’ho ancora scoperto totalmente, quando finirò di scoprirlo forse sarà il caso di cominciare a coltivarlo.
 
Davide
Esplorare la voce o esplorare attraverso la voce, cosa di queste due ricerche ti è più congeniale? E per arrivare dove, a cosa?
 
Alberto
L’esplorazione per me è solo curiosità fine a se stessa, è solo “vivere” il viaggio, quindi non voglio e non ho bisogno di arrivare da nessuna parte. L’esplorazione non è per forza una ricerca, per quanto mi riguarda al massimo potrebbe divenire “ricerca spirituale”.
 
Davide
La scrittrice americana Ursula Le Guin disse che un adulto creativo è un bambino sopravvissuto. Cos’è per te la creatività?
 
Alberto
Io dico che un adulto creativo è un bambino morente. La creatività sta sempre tra un moto ed un altro, nel momento di stasi, più precisamente nel momento del trapasso. Nessun adulto è sopravvissuto bambino. Nessun bambino sopravvive adulto.
 
Davide
Quali sono stati i dischi più importanti della tua vita, ma anche libri o altro di artistico, cioè tali da aver cambiato qualcosa nella tua vita o il modo stesso di guardare alla vita?
 
Alberto
“It’s a Wonderful Life” degli Sparklehorse è un disco al quale sono molto legato. Piansi la prima volta che l’ascoltai. Piansi una seconda volta quando lo condivisi con una persona importante. Ho pianto una terza volta distruggendo quella cosa importante.
 
Davide
Timbaland e Sub Pac a Los Angeles hanno creato un dispositivo grazie al quale è possibile ascoltare la musica e sentirla con tutto il corpo, attraverso una sorta di gilet sensoriale da indossare. Tu come immagini il futuro della musica? Ma soprattutto quali mutamenti auspicheresti, specialmente in Italia?
 
Alberto
Immagino che dei sassi sfregati tra loro ed una persona che sussurri un canto sia l’esperienza sensoriale più profonda che si possa provare. Il cambiamento sta nel tornare a sfregare i sassi e sussurrare canzoni alle orecchie delle persone.
 
Davide
Cosa seguirà?
 
Alberto
Tutto seguirà, non so come e quando, ma seguirà.
 
Davide
Grazie e à suivre…

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