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pannALimone

3 min read
di Tinti Baldini eFlavio Zago
Note criticheintroduttive
di Marcello Plaviere Maria Cristina Vergnasco
Autorinediti
Poesia
Pagg. 102
ISBN 978-88-96680-36-0
Prezzo € 10,00
 
Dolce e aspro
 
Strana raccolta di poesie, strana ancheperché non è frequente che due autori si mettano insieme per scrivere a tema,uno indipendentemente dall’altro o anche congiuntamente.
Peraltro, già il titolo, con cui si coniugala candida e per lo più dolce panna con il giallo e aspro limone, lasciapropendere a un modo diverso di affrontare e svolgere le tematiche, in uncontrasto di visioni, acuito dall’asprezza che si accompagna alla quieta eserafica visuale delle cose.
Così, come nel caso dell’amore, allaveemenza di Tinti (Amami ancora / con nocche scarne / e rughe di taglio/…) si contrappone la soavità di Flavio (Per te sarei grano, /per inventarti valle; / mi farei madre / per ambirti figlia, /…).
Questioni di indole, indubbiamente, ma èevidente che panna può essere benissimo Zago, mentre il limone meglio si addicea Tinti. Sarà proprio così? Propendo per il sì, perché, pur non avendo mailetto nulla prima di Flavio, conosco bene la poetica di Baldini, in cui a voltelo sdegno quasi iroso prevale in modo marcato, animando i versi di un impetotravolgente.
Tuttavia, a complicare le cose, figuranoanche alcune poesie scritte insieme, in cui l’amalgama fra panna e limone portaa risultati che vanno oltre le aspettative, come in Il tuo mare (Viviil tuo mare, / possente di creste / schiumate / e fluenti / seriche pieghe, /ornate di suoni / struscianti / e sferzate / su rive d’attese / in granelli dicredo /…). Ecco così che l’aspro si stempera, pur senza perdere il suooriginario gusto, così come il delicato si irrobustisce, conservando comunquela sua indole caratteristica.
E’ evidente che questa esperienza discrittura e di pubblicazione, tutta tesa ai contrasti, può far perdere di vistal’analisi indipendente, autonoma di ogni singolo testo, e questo è da evitare,proprio per assaporare il gusto pieno, che sia aspro o che sia dolce, portatodai versi, liberi, anzi sciolti, tesi al risultato di evidenziare il messaggio,pur senza scadere nella banalità o comunque nella quotidianità dell’espressione(In questa notte / solitaria di suoni / canta tu solo / al mio orecchio /canta in ardente fuoco. / …)    (… Anche la stanza canta /all’unisono / col nostro fiato / si strugge, / confonde, ci cinge / e / incanta.).
Da leggere, con calma e attenzione.
 
 
Tinti Baldini 
Di origine langarola, insegnante inpensione, due figli e due nipotine, già nel percorso di docente, nei laboratoridi scrittura creativa, con i ragazzi ho cominciato a buttare giù emozioni e leè diventato indispensabile,fa parte di lei. Ha pubblicato una silloge”Segni”con Altromondo editore e molte poesie sono su blog di amicicari. Nella raccolta”Panna al limone”si è cimentata a specchiarsi inun altro e al riguardo ha dichiarato che è stata una esperienza moltostimolante.
 
Flavio Zago 
Di sé dichiara che scrive da sempre, nonseguendo stili ma concedendosi al momento.
Ama la semplicità e questo ricerca nelle sue composizioni, che ha iniziato afar conoscere nel 2002, pubblicandole sul sito Internet “Poetare“e successivamente sul suo blog Cantiere Poesia.

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