Parte prima
Al nostro arrivo a Udine abbiamo depositato i bagagli e siamo subito andati al Teatro Nuovo Giovanni da Udine per ritirare i nostri accrediti. L’atmosfera che abbiamo avvertito, ci è piaciuta fin da subito, un ambiente giovane, funzionale, ben organizzato e… tanta passione per il tema della rassegna.
Non intendo dilungarmi troppo sull’organizzazione del festival che mi sembra nel complesso ben riuscita, perché finirei col ripetere più o meno ciò che ha scritto l’anno scorso Michele, ci tengo solo a sottolineare il clima piacevole, interessato e giovane (sia gli spettatori che lo staff) che ha caratterizzato la manifestazione.
La rassegna organizzata dal Centro Espressioni Cinematografiche di Udine ha proiettato sullo schermo, dal 24 aprile al 1 maggio, 52 titoli provenienti da Cina, Hong Kong, Giappone, Korea, Filippine, Singapore, Taiwan e Thailandia. Durante la rassegna sono state inoltre presentate due retrospettive: "The Golden Age of Korean Cinema: Seven Directors" sul cinema Coreano degli anni Sessanta e "Tribute to Ishii Teruo: The king of cult" tributo al regista giapponese. C’è stata anche una sezione informativa per conoscere l’astro nascente giapponese Hirayama Hideyuki attraverso tre sue pellicole.
Le proiezioni erano così organizzate: due film al mattino a partire dalle 9:30, due film al pomeriggio a partire dalle 14:30 e tre film la sera a partire dalle 20; di questi gli unici film a pagamento (ovviamente non per gli accreditati) erano quello delle 20 e quello delle 22.15. A parte la giornata dedicata al filone Horror ogni giorno era possibile vedere pellicole dei generi più disparati, dalla commedia al dramma, dall’horror alla fantascienza.
Per questo mese non faccio in tempo a scrivere altro. Nel prossimo numero vi parleremo dei film che abbiamo visto e delle impressioni che abbiamo avuto sul cinema dell’estremo oriente.
Far East Film 5
Anche quest’anno KULT Underground ha avuto il piacere di presenziare in qualità di media accreditato a questa importante vetrina sul cinema dell’estremo oriente. A differenza dello scorso anno non ha potuto essere presente il nostro immancabile (a parte questa volta) Michele Benatti, e così abbiamo colto l’occasione e siamo andati io e Isabelle Martinelli, vista anche la nostra passione per l’oriente e per il cinema orientale.
Fabrizio Guicciardi