L’atteso “Crash”, contestato premio speciale all’edizione 1996 del festival di Cannes, si è rivelato una bufala colossale. Mi tapperò le orecchie pur di non sentire pareri opposti motivati su luoghi comuni come “…non l’hai capito”, “…devi entrare nella storia” o “…il regista lo ha fatto apposta per trarre in inganno”. Non è vero. La storia è naturalmente moderna (l’invenzione dell’automobile ha poco più di cent’anni) ma forse il torbido rapporto fra persone deluse dai comuni stimoli e sfoghi sessuali e uno degli oggetti più presenti ed indispensabili del pianeta è inespresso e scialbo nella rappresentazione. Premessa: tutti i personaggi del film parlano, in
QUALSIASI situazione, come se avessero un orgasmo multiplo continuo a tutte le ore della giornata in qualsiasi luogo. La storia. Un frontale fa sì che nell’abitacolo dell’ignaro auto-erotomane piombi un corpo inerte. Gli istanti che trascorrono fra l’incidente e la presa di coscienza dell’accaduto, fanno capire a questo ragazzo che è eccitato per chissà che cosa. All’ospedale incontra poi la moglie della vittima dell’incidente che poi, dopo una rapida escalation di eccitazioni varie fra le lamiere, lo introduce in un pittoresco gruppo di meccanici, stunt-men e designer delusi dalla realtà che si eccitano con videocassette di incidenti, rifacimenti di incidenti famosi e sveltine a sfondo automobilistico. I dialoghi, ma forse la colpa è di
Russ Ballard l’autore del libro omonimo, sono degli zeri completi e la mano di Cronenberg, veramente mirabile in “Videodrome”, “Il pasto nudo”, “La mosca” o “Inseparabili”, è inchiodata al volante. Qualche esempio? “Questa macchina profuma di sperma dappertutto”, “Come immagini di farti il culo del meccanico?” o “Hai fatto l’incidente senza di me?”. Non importa che siano frasi fuori del contesto, una volta che ne vedrete anche quello la risata sarà spontanea per la seconda volta. Non è sconvolgente, non è nuovo e non è affatto trasgressivo. Basta far scopare gli attori dappertutto per rendere un film trasgressivo? Basta forse infarcirlo di scemenze? Se al peggio non c’è limite potremo verosimilmente aspettarci “Crash 2”, speriamo non diretto da un rinsavito Cronenberg, con scene di sesso fra scimmie e uomini sopravissuti ad incidenti aerei. Più originale e trasgressivo di così!
Cronenberg fa “Crash”
Michele Benatti