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Totò e la canzone – (Insolita Musica)

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Antonio Griffo Focas Flavio Dicas Commeno Porfirogenito Gagliardi De Curtis di Bisanzio, altezza imperiale, conte palatino, cavaliere del sacro Romano Impero, esarca di Ravenna, duca di Macedonia e di Illiria, principe di Costantinopoli, di Cicilia, di Tessaglia, di Ponte di Moldavia, di Dardania, del Peloponneso, conte di Cipro e di Epiro, conte e duca di Drivasto e Durazzo… in arte: TOTO’!
 
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Non posso ripetermi anch’io a proposito dell’attore, del comico, del poeta, del Principe, del genio Antonio De Curtis o, per dirla con Domenico Modugno nei titoli cantati di coda di “Uccellacci Uccellini”, del “grande Totò, l’assurdo Totò, l’umano Totò, il dolce Totò”…; Totò c’era, c’è, ci sarà e ognuno di noi sa, ognuno di noi lo ama. Se non lo ama e non avrà modo prima o poi di farne la conoscenza e di amarlo, senz’altro lo rispetta o lo rispetterà. San Totò mira il tuo popolo… Anni fa fu davvero proposta perfino la beatificazione di Totò e a Grottammare vennero esposte le immagini di Totò nei santini di 24 disegnatori, che accettarono il progetto per scopi benefici, tra cui anche Dario Fo e Milo Manara. Totò è stato tutto ciò e, come non bastasse, fu anche un autore di musica e canzoni. Credo che tutti conoscano “Malafemmena”… Ma non fu questa l’unica sua creazione musicale. “No, certo!” esclamerà qualcuno che sia solito leggere i nomi degli autori delle canzoni… De Curtis scrisse anche Torna a Surriento e Voce ‘e notte… Sì, famose, molto famose anche queste, ma non sue, bensì dai fratelli Giambattista ed Ernesto De Curtis, cugini del padre di Totò, Giuseppe De Curtis… Come dire, una famiglia di artisti. Anzi, di Artisti con la “A” maiuscola. La poesia di Giambattista e la melodia di Ernesto, infatti, elevarono la canzone napoletana a vera e propria forma d’arte (vi consiglio di ascoltare alcune loro canzoni dalla voce e dalla chitarra di Roberto Murolo).
Ancora oggi molti credono che Totò scrisse soltanto una canzone: “Malafemmena” appunto. Invece no… Anche perché per scrivere un capolavoro di tanta portata, un autore dev’essere passato giocoforza per altro, esprimendo più volte la necessità e il talento musicali. Del resto “Malafemmena” è stata cantata da una infinità di interpreti, da Maro Abbate a Renzo Arbore, da Renato Carosone a Lucio Dalla, da Nico Fidenco a Gabriella Ferri, da Gino Paoli ad Enzo Jannacci, da Fausto Leali a Gigi Proietti, da Luciano Tajoli a James Senese, da Giacomo Rondienlla a Mina, da Patty Pravo ai Negramaro e avanti… E da Roberto Murolo immensa classe, naturalmente. Invece, a partire dal 1951, Totò creò e pubblicò in tutta la sua vita una ottantina di canzoni conosciute  ( per conoscerne titoli e tutti i diversi interpreti consiglio di visitare la pagina http://pamabu.altervista.org/canzonitoto.html ), senza contare quelle scritte per la rivista e l’avanspettacolo, e poi certo ne scrisse ancora. Di recente, infatti, è uscito un disco di Alessandra Valente, arrangiamenti di Guido Marcone, dal titolo “Totò lost lyrics” (Liriche perdute). Il disco è stato editato dalla Anubi Inc., una società franco-canadese che ha comprato gli spartiti originali da una piccola casa di edizioni musicali napoletana. Tre dei quattro brani di questo extended-play  sono del tutto inediti (Nc’è so cauto, T’aggia lassà, Dai dai bambina). Il quarto è “Piccerella napulitana”, ossia “Piccerella picceré” registrata finora due sole volte da Nino Taranto e da Nunzio Gallo.
Totò non conosceva la musica, si dice. Se è vero (cosa vuol dire da Elvis e dai Beatles ad oggi esattamente “conoscere la musica?”), sicuramente affidava il compito della notazione a chi sapeva lui, ma ciò non gli toglie grandezza anche in questo ambito. Al di là del successo internazionale di “Malafemmena”, sfogo alla sua incolmabile solitudine e altre vicissitudini al suo tempo scandalistiche per l’ormai perduta moglie Diana Rogliani, scrisse molto altro che merita di essere scoperto. Umberto Del Prete scrisse che la canzone fu per Totò un’arma per esorcizzare il suo stato d’animo quando era in depressione e che “in quanto ai testi, pur non attenendosi perfettamente alle norme metriche dei versi, il significato delle parole suscitano profonde emozioni e manifesta con indescrivibile bellezza le autenticità del sentimento“.
Ciò che infine mi preme è farvi sapere che una significativa parte di Totò autore di canzoni e di Totò stesso cantante (come spesso avvenne in molti suoi film) è liberamente ascoltabile e scaricabile in .mp3 e in real audio ai siti
 
 
Detto ciò vi mando ora anche più volentieri al sito http://www.amiciditoto.it/ (Presidente Alberto De Marco, Presidente onorario Liliana De Curtis). L’importanza di questo sito sta nel fatto che si occupa, più che della memoria del noto Totò dei cineschermi, della tv e della canzone, di un Totò fatto anche di promozione sociale, di assistenza e beneficenza, di contributi a istruzione e formazione e alla tutela dei beni ambientali. Signori si nasce… E non solo Totò lo nacque.
 
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