KULT Underground

una della più "antiche" e-zine italiane – attiva dal 1994

Anima e carbonio – Arturo Caissut

2 min read

(Amazon)

Edita da L’Orto della Cultura (interessante casa editrice friulana che ammetto non conoscevo prima di leggere questo libro), Anima e Carbonio è la cosa più simile a una antologia di fantascienza d’annata che mi sia capitata tra le mani da parecchio tempo. A parte qualche testo, con riferimenti e tematiche più “moderne” – per esempio a Quake o ad Alexa, sembra davvero di trovarsi davanti una proposta che non avrebbe sfigurato in libreria negli anni sessanta, con echi alla Bradbury o alla Dick, e con uno stile e una scelta strutturale precisi e ricercati, a cui si aggiunge spesso una attenzione scientifica e tecnica che apprezzo molto.

Partiamo con Riavvio (nel quale troviamo il protagonista che, quando chiude gli occhi, vede un countdown e un prompt Unix), per proseguire con Assistenti (raccontato in prima persona, in un futuro prossimo, distopico, in cui magari saremmo comunque più sani) prima di arrivare al decisamente più introspettivo Dopo l’asteroide – che gioca con stile con un paio di temi classici.

Il (a mio parere bradburiano) Perché le stelle bruciano? declina poi splendidamente il post-invasione, e l’altrettanto ottimo (e cortissimo) Plasty ci mostra cosa potrebbe succedere quando le buone intenzioni non tengono conto di tutto. No, non mi sono dimenticato di citarvi Il sesto anello (direi il testo più lungo), ma questo racconto, moderno e crudo, che parte nel 1997 e arriva fino al 2042, è probabilmente quello meno nelle mie corde, non tanto per qualità, ma per tematiche affrontate (la guerra e il marketing…).

Gli preferisco decisamente tutti gli altri quattro rimanenti, ovvero i toccanti e cyberpunk Tenue luce infrarossa e La ragazza del porto (il primo sulla “elaborazione del lutto” e il secondo sugli androidi), Una lotteria (che procede su due piani, parlando di risorse limitate e universi paralleli) e lo splendido Lexis – di cui non vi anticipo niente, per non rovinarvi il perfetto finale.

L’antologia ha solo 96 pagine, ma il costo non è eccessivo (meno di 13 euro) e vi consiglio davvero di farci un pensiero, perché la penna di Arturo Caissut (goriziano, classe ’84) merita davvero, come del resto attestano, oltre alla mia opinione, i vari premi vinti negli ultimi anni.

Commenta

Il materiale presente, se originale e salvo diverse indicazioni, è rilasciato come CC BY 4.0 | Newsphere by AF themes.