Incubiscenze – AA. VV.
3 min readIl meglio del 300 Parole per un Incubo 2024
(ebook o cartaceo su Amazon)
Se siete amanti dell’Horror (con la H maiuscola) è improbabile che non siate mai passati su Scheletri, sito fondato e gestito dall’ottimo Alessandro Balestra, che dal 2001 si occupa di questo genere a tutto tondo. E tra le cose che da sempre caratterizzano l’attività di questo spazio online ci sono anche i concorsi (plurale), che negli anni hanno saputo catturare l’attenzione di tantissimi autori, disposti a mettersi alla prova anche in condizioni “estreme” – per purezza del genere ma anche per dimensione massima dei testi partecipanti.
Uno di questi è 300 parole per un Incubo, giunto alla ventitreesima edizione, che impone questo specifico limite per lo sviluppo dei componimenti, e da cui sono stati selezionati 45 racconti per realizzare Incubiscenze – una antologia decisamente interessante e da brividi, che vede ogni brano corredato anche da un bel disegno originale di Balestra.
Citare le tematiche affrontate senza fare spoiler, parlando di brani brevissimi, è difficile, quindi vi basti sapere che quasi qualunque argomento del settore è presente in qualche modo e a qualche livello. Troverete storie con zombi, vampiri, demoni, licantropi, mostri di origine animale, o umani che non lo sono più davvero, storie ambientate nel presente o nel passato, storie con situazioni tetre, surreali o gore, con amori malati o con erotismo più o meno spinto, storie che sembrano incubi o che lo sono davvero. E l’unico punto in comune, oltre al genere, qui è la qualità. Quasi tutto, nell’essenzialità di una o due paginette, è infatti buono o molto buono. E di sicuro tutto è rosso sangue.
Questi i racconti proposti:
- Adesso facciamo i conti – Monia Guredda
- Amore di Amazon – Ramsis D. Bentivoglio
- Avvento – Gabriele Lattanzio
- Bite – Giulia Lorenzetto
- Boccalarga – Manta
- Canesio – Michele Londero
- Dolcetto o scherzetto – Manta
- Era mia figlia – Alessandro Falanga
- feedfay.onion – Roberta Battini
- Fetus – Sara Boldetti
- Gli arti – Valentina Delacroix
- Goodnight, Moon – Marco Settimio Di Fonzo
- Gravidanza isterica – Debora Parisi
- Horror vacui – Andrea Bertazzini
- I bambini sono il futuro – Stefano Porta
- I vestiti di Mia – Sonia Fogagnolo
- Il calippo – Arianna Tagliapietra
- Il club letterario – Michela Di Marco
- Il collega di merda – Giulia Massetto
- Il predatore – Samuele Ferri
- Il richiamo dell’acqua – Manuel Marinari
- Il risveglio di Skh’yhgg – Luca Franceschini
- Il tocco dell’argento – Sara Ronco
- Istantanea – Simona Volpe
- L’altro me – Giuseppe Zolli
- L’incidente – Elisabetta Antichi
- L’intruso – Valerio Cioni
- La cameriera – Manta
- La coda della lucertola – Marcella Testa
- La scarpa – Alberto Rudellat
- La signora Zac Zac – Barbara Cercone
- Libera nos a malo – Edoardo Dantonia
- Necroforesi – Alessandro Mazzi
- Nil mors est – Edoardo Dantonia
- Non provano dolore – Debora Parisi
- Passaggio di consegne – Decimo Tagliapietra
- Riverso – Valentina Delacroix
- Scimmiotto – Raffaele Serafini
- Sopravvissuto – Alessandro Marinelli
- Sotto il camice – Giuseppe Zolli
- Spore – Michele Londero
- Strega – Simona Volpe
- Succubus – Roberta Battini
- Un pasto caldo – Samuele Ferri
- Un pezzo per volta – Flavio Dionigi
Con una scelta così variegata, una selezione è difficile. Ma tra questi i miei racconti preferiti probabilmente sono Adesso facciamo i conti, I bambini sono il futuro e Passaggio di consegne.