Rumba therapy (2022) – Frank Dubosc
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Frank Dubosc non è molto noto in Italia, pochi suoi film sono stati importati, sia come attore che come regista (solo due pellicole, compreso questa, l’altra è Tutti in piedi del 2018). Ci voleva RaiPlay con una programmazione interessante per farlo apprezzare. Abbiamo visto Rumba therapy, una delicata commedia francese da lui scritta, diretta e interpretata (autore totale) insieme a Louna Espinosa, Jean-Pierre Darroussin, Marie-Philomène Nga. Il cinema francese conosce bene la differenza tra commedia e farsa – che molti registi italiani hanno dimenticato – e di solito non delude. Rumba therapy è la storia di un padre che cerca di recuperare il rapporto con la figlia abbandonata da piccola. La sceneggiatura – a tratti prevedibile – conduce a un doppio colpo di scena finale (che non rivelo) e a una conclusione che fa versare qualche lacrima. Il personaggio principale è Tony Quentin (Dubosc), un cinquantenne autista di scuolabus dal carattere introverso e pieno di pregiudizi che vive da solo dopo aver lasciato moglie e figlia vent’anni prima. Un infarto improvviso e la conseguente paura di morire lo convincono ad affrontare i fantasmi del passato, prima incontrando la ex moglie, poi cercando di recuperare il rapporto con una figlia sconosciuta. La ragazza si chiama Maria ed è insegnante di danza a Parigi, Tony non esita a iscriversi al suo corso di rumba per conoscerla, quindi la invita a cena e tra mille difficoltà riesce a dirle che è suo padre (ma lei già lo sapeva) e che nonostante tutto le vuole bene. Franck Dubosc è credibile nei panni di questo padre assente dal carattere schivo che fa di tutto per nascondere i sentimenti, soprattutto non riesce a dimostrarli, veste come un cow-boy, sfoggia dei baffetti fuori moda e sogna una fuga negli Stati Uniti che non avverrà mai. L’attore più noto della commedia è il bravissimo Jean-Pierre Darroussin che interpreta Gilles, l’amico di Tony in odore di omosessualità, che gli salva la vita e lo aiuta in ogni circostanza, solo perché gli vuol bene. Louana Espinosa è brava sia come ballerina che come attrice nei panni della figlia delusa dal padre, così come non delude Marie-Philomène Nga, vicina di casa finta congolese (Nessuno è perfetto, dirà Tony citando un capolavoro del cinema) che insegna a Tony la rumba, pure se non ne sa niente. Ottima la fotografia luminosa di Parigi curata da Colbeau-Justin, il montaggio di Danési poteva essere ancora più asciutto, mentre la colonna sonora di Locasciulli e Goldberg è davvero interessante, forse la vera cifra stilistica di un film ricco di coreografie, a base di pezzi latini e di musica tradizionale. Consigliato, senza attendersi un capolavoro, per una piacevole serata in famiglia.
Regia: Franck Dubosc. Soggetto e Sceneggiatura: Franck Dubosc. Fotografia: Ludovic Colbeau-Justin. Montaggio: Samuel Danési. Musica: Matteo Locasciulli, Sylvain Goldberg. Scenografia: Paul Maris-Blanc. Costumi: Isabelle Mathieu. Trucco: Christine Giugno. Produzione: Marc Vadé, Sidonie Dumas. Distribuzione (Italia): Lucky Red. Durata: 102’. Genere: Commedia. Interpreti: Franck Dubosc (Tony), Louna Espinosa (Maria), Jean-Pierre Darroussin (Gilles), Marie-Philomène Nga (Fanny), Karina Marimon (Carmen), Catherina Jacob (Josy), Michel Houllebecq (dr. Mory), Nicolas Chupin (Maxime), Marie Vincent (Annick), Claire Bouanich (Sarah), Christophe Canard (Bernard), Philippe Uchan (Philippe), Alane Delhaye (Jérome).
Il link per vederlo: https://www.raiplay.it/programmi/rumbatherapy