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Get back – Maurizio Cometto

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Ed. Il Foglio 2022

ISBN 978-8876068836

Negli ultimi due anni ho scritto e riscritto diverse volte l’inizio della recensione di Get back di Maurizio Cometto (Ed. Il Foglio 2022), sempre senza trovare una via soddisfacente. Non volevo cominciare con un riferimento al fantastico[1], il genere per cui Cometto è maggiormente conosciuto, se non per rimarcarne l’assenza tra le pagine del libro. Non mi piaceva nemmeno ricorrere a un’espressione come romanzo di formazione perché non ne ho mai ben compreso i confini. Avevo pensato di ripescare un verso di Francesco Guccini (“sempre lo stesso, sempre diverso”) riferito agli elementi particolarmente cari alla narrazione di Cometto che troviamo anche in questo romanzo[2], ma non volevo trasformare una caratterizzazione in una critica tanto apparente quanto ingiustificata.

Per uscire da questa impasse non mi resta che dire le cose come sono: Get back è un romanzo (non di genere) in cui il protagonista cerca nel suo passato di adolescente la forza e le risposte per elaborare e superare un momento di crisi che lo coglie alle soglie dei trent’anni.

Il filo dei ricordi porta, fisicamente e anche nell’inconscio, Andrea Borando detto Boro a tornare a Ralbinate, il paesino in provincia di Cuneo in cui viveva oltre dieci anni prima, al suo amore per Sara, all’amicizia con Sergiolli e Nico-co, alle voglie e alle prime impacciate esperienze di una vita “da grandi”, alla socialità tipica delle persone timide che alterna repressione ed espansione, ai locali in cui ci si cerca tra simili, ma in cui capita di imbattersi anche e soprattutto in chi non è simile a noi.

Una volta scoperchiato il vaso del passato, gli effetti non sono più controllabili. Andrea si accorge di aver custodito una visione estremamente parziale e distorta del rapporto di amore e amicizia con Sara. Viste con gli occhi del poi, molte cose si svelano diverse e portano con sé misteri e inquietudini.

Le conseguenze della ricerca di una nuova consapevolezza mettono in moto meccanismi che attraversano lo spazio e il tempo. A esserne travolto è in primo luogo lo stesso Andrea, oltre che la sua relazione con la fidanzata Gabri.

Get Back è scandito dalla musica di quei tempi, spesso riprodotta da una cassetta registrata e infilata in un walkman. Dischi e gruppi ricercati come i The The o gli Style Council si contrappongono a quelli che allora andavano per la maggiore, da Bad di Micheal Jackson a Slippery When Wet di Bon Jovy. A dispetto dei nomi e dei gusti, ciò che conta è la necessità imprescindibile di portare con sé la colonna sonora della propria vita. Non succede solo ad Andrea e ai suoi amici, ma a tutti coloro che hanno avuto (e che hanno tuttora) la fortuna di individuare con precisione i ritmi e le note che vibrano all’unisono con la propria anima, e in questo modo continuano a portare con sé un pezzo della propria adolescenza.

  1. Cometto è autore di opere come “Il costruttore di biciclette” o “Cambio di stagione” (Ed. il Foglio) oltre che della saga de “Il libro delle anime”. È curatore della collana “Frattali” di Delos Digital.
  2. La provincia, il passaggio dall’adolescenza alla maturità, la Costa Azzurra vista come accessibile destinazione di un cambio di orizzonte, ecc.

 

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