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Dorfromantik

7 min read

gioco per 1-6 persone

Autori: Michael Palm e Lukas Zach

Editore: Pegasus Spiele (www.pegasus.de)

Il nome completo di questo gioco è “Dorfromantik – Il gioco da tavolo”, il sottotitolo è necessario dato che si tratta della trasposizione di un videogioco, la cosa buffa è che quest’ultimo ha delle meccaniche tipiche di un gioco da tavolo, ovvero si svolge attraverso il piazzamento di tessere esagonali per cercare di completare obiettivi riguardanti la creazione di strutture omogenee (villaggi, campi, foreste, fiumi e binari), in pratica si è chiuso il cerchio. Il videogioco è stato sviluppato da quattro studenti universitari di Berlino e pubblicato nel 2021 (a questo scopo hanno creato lo studio Toukana Interactive), e il suo nome indica a grandi linee il provare emozioni negli aspetti piacevoli e rilassanti della vita nei villaggi.

Il gioco da tavolo, di tipo collaborativo, è strato pubblicato nel 2023, e ne ricalca da vicino le meccaniche principali: dato che molti elementi (come tessere speciali che potranno essere utilizzate nelle partita) non sono subito disponibili ma vengono sbloccati raggiungendo determinati obiettivi, nel gioco da tavolo sono contenute cinque scatolette, che si potranno aprire e utilizzare se si riescono a raggiungere i traguardi corrispondenti nella campagna, quindi saranno necessarie diverse partite per esplorare completamente il gioco. Sia il videogioco che il gioco da tavolo sono stati apprezzati, e se il primo ha vinto dei premi, il secondo ha vinto il prestigioso Spiel des Jahres (il gioco dell’anno in Germania) nel 2023. Ma vediamo nel dettaglio in cosa consiste il gioco (e quindi anche il videogioco)…

La scatola è di dimensioni quadrate standard (come quella de “I Coloni di Catan”) e contiene:

– tessere e gettoni di cartoncino,

– cinque scatolette che contengono componenti aggiuntivi,

– due blocchi di fogli (per il punteggio e la campagna),

– il regolamento (in italiano).

I materiali sono di buon livello: il cartoncino è spesso e tutto è illustrato con la grafica del videogioco. Dato che sono presenti testi in lingua (nelle scatoline ci sono delle carte) conviene sicuramente giocare con la versione in italiano; le carte non andranno manipolate spesso, quindi si possono anche non imbustare.

La preparazione di una partita è molto rapida: si separano le tessere Paesaggio da quelle Incarico e si mischiano a faccia in giù, stessa cosa per le varie tipologie di segnalini Incarico, si stabilisce il primo giocatore e si può iniziare.

La partita si gioca su un numero variabile di turni, nel proprio turno il giocatore dovrà pescare una tessera Paesaggio o Incarico e piazzarla collegandola alle altre. Per il piazzamento non ci sono vincoli sui lati villaggio, foresta o campo, quindi si possono allineare liberamente, ma considerate che lo scopo del gioco è quello di creare insiemi contigui di questi elementi; al contrario, i binari e i fiumi dovranno sempre essere collegati; quindi, un lato di questo tipo non potrà mai essere adiacente ad un lato di tipo differente (e tra gli scopi del gioco c’è quello di creare il binario e il fiume più lungo possibile).

Per quanto riguarda la scelta tra Paesaggi e Incarichi, nei primi tre turni si è obbligati a pescare una tessera Incarico, e successivamente, se sono presenti meno di tre tessere Incarico ancora attive, si dovrà pescare una tessera Incarico. Quando si scopre una tessera Incarico va scoperto e piazzato anche un segnalino Incarico del tipo indicato (sempre foresta, campo, villaggio, binario o fiume), che riporterà un numero (la presenza del segnalino sulla tessera indica che l’incarico non è ancora stato completato); se si riesce a creare un insieme collegato con quel numero di tessere, allora si potrà prendere il segnalino e metterlo tra quelli completati (che daranno punti alla fine della partita). Per gli Incarichi ci sono alcuni vincoli di piazzamento:

– non si può piazzare una tessera che contiene un Incarico se si collegano più tessere di quelle richieste dal suo numero,

– non si può piazzare una tessera che contiene un Incarico se diventa impossibile il suo completamento, ovvero bloccando tutti i lati in cui è possibile espandere un elemento quando questo è composto da un numero di tessere al di sotto del numero richiesto.

Se invece si piazza una tessera Paesaggio o Incarico e si supera il numero o si rende impossibile il completamento di un Incarico piazzato in precedenza, allora il suo segnalino andrà scartato e rimosso dalla partita.

La partita termina quando non ci sono più tessere Paesaggio da piazzare (ovvero, avete già tre Incarichi non completati sul tavolo, quindi sareste obbligati a pescare un Paesaggio). A questo punto si calcola il punteggio, utilizzando uno dei fogli del blocchetto, e sommando:

– i punteggi relativi ai segnalini Incarico completati delle cinque tipologie (quelli non completati vengono ignorati),

– su tre tessere Paesaggio ci sono bandiere corrispondenti a foreste, campi e villaggi, si somma il numero di tessere che compongono gli elementi contenenti queste bandiere, se si è riusciti a bloccare tutti i lati dell’elemento stesso (ovvero, non ci sono lati dell’elemento non adiacenti ad altre tessere),

– si somma il numero di tessere che compongono il binario e il fiume più lungo presente in plancia.

Il punteggio totale indica il proprio livello di vittoria, che si può valutare in base ad una tabella (partendo dal Vagabondo per meno di cento punti, all’Imperatrice se si raggiungono i quattrocento).

Punteggio e partita vanno registrati sul foglio campagna, ed il livello riporta anche il numero di caselle che si possono cancellare lungo un percorso, questo perché quando si raggiungono determinate caselle si possono sbloccare contenuti aggiuntivi, ovvero si apre una scatolina e si aggiunge parte o tutto il suo contenuto, che potrà essere utilizzato nelle partite successive per avere nuovi obiettivi e aumentare sempre di più il proprio punteggio (alcuni contenuti sbloccheranno nuove modalità per ottenere punti).

Per le regole in solitario non c’è alcun cambiamento da fare, si usano esattamente le stesse regole; infatti non c’è alcuna differenza tra più turni giocati dallo stesso giocatore e più turni giocati tra giocatori differenti (non ci sono componenti che vanno conservati da un singolo giocatore).

Di questo gioco sono già state pubblicate due piccole espansioni: una che contiene tre nuove tessere e una, il Grande Mulino, che contiene un nuovo obiettivo (e una pedina mulino), mentre esiste anche una versione del gioco competitiva per due persone (“Dorfromantik – The Duel”, non ancora pubblicata in italiano), che contiene al suo interno materiale aggiuntivo per la versione collaborativa. Inoltre, è stata annunciata di recente una nuova scatola base, con una campagna completamente differente ed una ambientazione giapponese, col nome “Dorfromantik – Sakura”.

Il primo aspetto che si nota giocando a Dorfromantik è che è rilassante: i vincoli di piazzamento sono pochi, per cui si ha la possibilità di concentrarsi unicamente sull’ottimizzazione, non ci sono nemici che ci invadono o eventi che ci impediscono di portare a termine i nostri piani, il tutto procede linearmente, con le uniche preoccupazioni sono di riuscire a piazzare al meglio fiumi e binari (gli unici elementi che presentano dei vincoli). Dato che gli incarichi si possono completare solo con l’esatto numero di tessere, l’ottimale è creare piccoli gruppi, ottenere il segnalino, e poi cercare di espandere il più possibile le tessere con la bandiera (per massimizzare i punti).

L’aspetto migliore di questo gioco è la campagna: il gioco base sarebbe molto semplice, ma il fatto di poter aggiungere via via nuovi contenuti (che spesso sono obiettivi che devono quindi essere raggiunti) aumenta di gran lunga la longevità del titolo. Infatti, è molto più stimolante giocare una partita dopo l’altra per sbloccare i vari contenuti piuttosto che giocarle con l’unico scopo di migliorare il proprio punteggio (che è l’incentivo a giocare più partite in molti altri titoli collaborativi). Notare che sul foglio campagna sono elencati tutti gli obiettivi, per cui se volete riservarsi qualche sorpresa non soffermatevi molto a lungo su di essi: si può comunque notare che le prime due scatolette si possono aprire dopo una o due partite; quindi, non rimarrete a lungo soltanto col gioco base. Collaborativo (quindi senza competizione), con una campagna (che quindi spinge a giocarlo sempre con lo stesso gruppo di persone), rilassato, tutti elementi che lo rendono ideale da giocare in famiglia (e il numero di persone indicato sulla scatola, sei, non è un vincolo ferreo).

Difetti? Tutti gli elementi sono noti, per cui non c’è nulla che vieti ad un giocatore di “consigliare” un altro sul da farsi, da regolamento il giocatore di turno ha l’ultima parola, ma un giocatore “invadente” potrebbe limitare il divertimento o rovinare l’esperienza degli altri, ed è un elemento da considerare (certo, un consiglio può anche essere utile, ad esempio quando si gioca con i più piccoli, ma non è la pratica ideale di gioco se continuata).

In conclusione, abbiamo un gioco molto adatto per le famiglie, dalle regole semplici, dal costo contenuto e dalla durata non eccessiva; infatti, una partita si attesta normalmente su un’ora, ma che garantisce almeno una ventina di partite potendo contare sempre sull’aggiunta di qualche novità, con l’obiettivo di arrivare a scoprire cosa contiene l’ultima scatoletta (e anche raggiungere i quattrocento punti, ma considerate che non ci si improvvisa imperatrici da un giorno all’altro).

 

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