Francesco e Isabella – Luca Sarzi Amadè
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L’età d’oro dei Gonzaga
Laterza Editori
Storia
Pagg. 344
ISBN 9788858148419
Prezzo Euro 25,00
La strana coppia
Che Francesco II Gonzaga e Isabella d’Este siano stati due personaggi di tutto rilievo nell’Italia del Rinascimento è ormai da tempo assodato e tutti gli storici sono concordi al riguardo, anche Luca Sarzi Amadè che ha dissertato di queste due eminenti figure con questo libro che a tratti potrebbe sembrare un romanzo storico, ma che per la completezza delle informazioni, gli approfondimenti assai frequenti ha più le caratteristiche di un saggio storico, scritto però con una scorrevolezza e una capacità di attrazione che è propria normalmente della narrativa. I due personaggi sono completamente diversi, lui
un uomo d’armi che ama anche la bellezza dell’arte, restando tuttavia in superficie, lei una gran dama, letterata, colta, conscia di essere in grado, nonostante il suo sesso, di essere la protagonista di un’epoca; ma la diversità in due figure che sono l’emblema di un’epoca fa sì che si integrino, così che lui si lascia consigliare da lei e lei supplisce al pragmatismo del marito con le sottigliezze di una politica consumata.
E’ grazie a Francesco e a Isabella se Mantova diventa una delle grandi capitali europee e non muore nei miasmi della palude di una pianura altresì gratificante di messi ubertose.
Luca Sarzi Amadè riesce a mettere bene in luce queste differenze che tuttavia non stridono, anzi diventano complementari per accrescere il prestigio del marchesato e per difendere la propria libertà in un’epoca in cui i grandi regni cercavano di divorare anche le piccole signorie, come appunto Mantova. Tuttavia la loro storia, per quanto ben descritta, non porterebbe a comprendere la loro importanza se non fosse inserita perfettamente in quel contesto storico, se non emergessero altre figure, direttamente o indirettamente collegate ai Gonzaga, e allora è un continuo susseguirsi di personaggi del tempo, fra i quali, solo per citarne alcuni, Leonardo, Raffaello, Mantegna, Ludovico Ariosto, Baldassarre Castiglione, tutte figure che escono dalle tenebre del passato e che illuminano con la loro luce i due protagonisti. E’ bravo l’autore, però a volte si lascia prendere la mano e fa cadere in un vortice di personaggi, beninteso tutti interessanti, ma che complicano un po’ la lettura, rischiando di perdere il filo. E’ l’unico appunto a un’opera la cui completezza è indubbiamente notevole e la cui lettura permette non solo di conoscere meglio Francesco e Isabella, ma anche di comprendere i meccanismi, il senso logico di quella grande epoca che è stata il Rinascimento.
Luca Sarzi Amadè ha collaborato con alcuni tra i maggiori quotidiani e periodici nazionali (La Repubblica, Il Giorno, Famiglia Cristiana, L’Espresso) e, per la televisione, con la Rai. La sua passione per l’indagine storica e per la scrittura si è sviluppata lontano da congreghe accademiche e politiche. Ha svelato (in parte) i suoi segreti di indagatore nel suo manuale di ricerca genealogica (di cui sta curando un’edizione aggiornata). Ha dedicato vari libri alla sua città come: la guida Milano fuori di mano, con prefazione di Jannacci, e il divertente Milano in periferia. Tra le sue opere: Il duca di Sabbioneta. Guerre e amori di un europeo errante (Mimesis, 2013), L’ antenato nel cassetto. Manuale di scienza genealogica (Mimesis, 2015), Scipione Gonzaga. Vita burrascosa e lieta di un aspirante cardinale del Cinquecento (Odoya, 2017).