Tornare dal bosco – Maddalena Vaglio Tanet
4 min readMarsilio Editori (Venezia, 2023)
pag. 247
euro 17.00
“Se tu glielo dici, io mi uccido”. Più che l’uscita in natura della protagonista a inizio del romanzo, l’uscita della maestrina elementare, è questo momento la chiave di volta di “Tornare dal bosco”, romanzo d’esordio di Maddalena Vaglio Tanet. Ché qui una bambina, alla stregua di casi dalla cronaca sempre maggiormente evocati – per paura d’essere di nuovo picchiata dal padre dopo aver sbagliato – si suicida: “non voleva essere punita”; la sua maestra aveva scelto d’agire in un modo, sua madre in un altro: entrambe sono punite. Ma “Silvia (la maestra, nda) non sopporta di stare al mondo sapendo che Giovanna (la bambina, nda) non esiste più”. E comunque la maestra Silvia entra nel bosco. Oltre i cieli anguisti di Biella. A distanza di sicurezza da Torino. L’opera è stata addirittura proposta, dalla scrittrice Lia Levi, per la LXXVII edizione del Premio con questa motivazione motivazione: «La storia narrata è ambientata in un paesino di montagna certo più aspro che confortevole. Un giorno la tragedia: Giovanna, una scolara di undici anni si è suicidata e Silvia, la sua maestra, è sparita senza lasciare tracce. Tutto il paese si affanna alla sua ricerca ma senza risultato. La troverà per caso Martino un bambino di città trasferito a forza, per motivi di salute, in quella zona montana. Silvia, accucciata in un capanno abbandonato nel cuore del bosco, muta, stracciata, è ridiventata creatura della terra allo stato primigenio. Sarà Martino a portarle acqua, cibo e a riuscire a farla di nuovo parlare mantenendo la promessa di non rivelare a nessuno il suo nascondiglio. Alla fine della vicenda tutto si scioglierà in un finale che, però, non risolverà del tutto i tratti misteriosi di certi inestricabili comportamenti umani. Ma l’elemento che per me – sottolinea Levi – è risultato vincente è stata la doppia sfaccettatura dello stile letterario con cui la Vaglio si rivela. Da un lato un linguaggio sfumato con punte di liricità, da poetessa che è, quando ci descrive una fuga nella magia e nel messaggio segreto del bosco, e dall’altro il piglio crudo e quasi crudele nel momento in cui ci presenta fatti e personaggi del cupo paese fra le montagne.
Un mix davvero interessante.». Vaglio Tanet è autrice di libri per bambine e bambini. E la sua propensione all’ascolto di bambine e bambini si sente. Come poi è tradotto in sentimento della parola, oltre che storia presa e ripresa, insomma, da cronaca e luoghi, da ragioni e necessità di sopravvivenza dei luoghi. Nei piccoli tempi, vedi in questo paese della provincia biellese fatto di bosco, ci sono le vicende umane. Minime. Ed essenziali.