KULT Underground

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Raffaella Carrà – Roberta Maresci

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Gremese – New Books Euro 8,90 – Pag. 160

Raffaella Pelloni, in arte Carrà, da Bellaria, forse lontana parente del Passator Cortese re della strada re della foresta di pascoliana memoria, è stata il primo sogno erotico della mia adolescenza. Lo so che non sono originale. Raffaella è stata il sogno erotico di un’intera generazione, non soltanto il mio. Negli anni Ottanta, con il grande successo televisivo, narravano che bastasse una sua apparizione video il sabato sera per aumentare la sessualità tra coniugi. Il mio incontro (virtuale) con la Carrà risale ai primi anni Settanta, erano i tempi di Io Agata e tu, programma condotto da Nino Ferrer, dove la bella romagnola era riuscita a ritagliarsi un siparietto sexy – molto casto ma bollente per anni morigerati e oscurantisti – a base di musica e danza. Prima di quel programma tv, solo cinema di basso profilo e qualche apparizione come comparsa e in ruoli secondari negli sceneggiati Rai, ma la carriera da attrice non faceva per lei. La consacrazione artistica arriva come soubrette, conduttrice, persino cantante e showgirl a tutto tondo. Il bel libro della giornalista Roberta Maresci (autrice di un testo su Mina), uscito nella collana economica New Books di Gremese (soltanto euro 8,90 e li vale tutti!) che annovera anche un titolo su Anna Magnani, aiuta a ripercorrere la sfolgorante carriera, ricorrendo a dichiarazioni personali, ritagli di stampa, ricordi televisivi e di tournée italiane, spagnole e sudamericane. Maresci porta anche notizie (per me) nuove come la relazione con Gino Stacchini, uno dei miei idoli da ragazzino, un calciatore romagnolo che ha giocato con Juventus e Cesena, goleador di razza e (pare) primo vero amore della bella Raffaella. Tutte le relazioni della showgirl sono annotate: Little Tony (platonica), Boncompagni, Japino, la cotta per Sinatra, la corte che le fece Juan Carlos (rifiutato con eleganza) perché diventasse la sua trecentesima amante. E poi ci sono le trasmissioni, le canzoni, alcune mai cantate come Il presidente, altre notissime come Luca, che ha contribuito alla consacrazione come icona gay. Un bel libro, per tutti, molto popolare come il personaggio che racconta, indispensabile per i fan di Raffella, organizzato come un glossario in ordine alfabetico, che non trascura nessun aspetto di una carriera esaltante, passando da un ombelico sdoganato, fino ai programmi per famiglie, X Factor e tutte le carrambate. Il racconto vede aleggiare soltanto una mancanza nella vita della protagonista, quella del desiderio di un figlio, prima fortemente voluto, poi accantonato, in cambio di successo e carriera. Credo proprio che un simile libro a una donna genuina come Raffaella sarebbe piaciuto. Cosa aspettate a comprarlo? Non ve ne pentirete.

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