KULT Underground

una della più "antiche" e-zine italiane – attiva dal 1994

Intervista con Dance Floor Closed

7 min read

Top 10
Music Force

Dance Floor Closed è un progetto italiano, nato dalla collaborazione tra due musicisti, Gianni Mini (autore e cantante del gruppo) e Simone Serotti (compositore e arrangiatore), che propone un genere molto particolare, nei cui testi vengono affrontati temi di attualità, presentandoli in chiave dance/elettronica, come rivisitazione del pop degli ultimi decenni.

La forza del Dance Floor Closed sta nella loro creatività e nella loro voglia di contaminazione tra vari generi musicali, il tutto rafforzato dalla collaborazione di coristi, che danno vita ad una squadra affiatata e dinamica.

Il loro primo singolo è “Count on me” uscito nell’estate 2021. Il 17 dicembre 2021 viene pubblicato da Music Force “Top 10”, primo disco del duo fiorentino.

Music Force

Titoli:

Count on me / Top Ten / Rebel Song / New Day / Crazy World / Skin / Urban Jingle / Be with me / Golden cage / Best decade

Count on me (Essential remix) / Top Ten (Saturday remix) / Crazy world (Stronger remix)

Lyrics / lead singer: Gianni Mini.

Music: Simone Serotti.

Vocalists: Elisa Bisceglia, Francesca Novelli, Barbara Pierucci.

Audio mixing enginner: Franco Poggiali Berlinghieri.

Intervista

Davide

Ciao. “Dance Floor Closed” rimanda a quest’ultimo lungo periodo di chiusure, di stop alle discoteche e non solo. Quando e come è nato questo progetto e perché, dunque. “Dance Floor Closed”?

Dance Floor Closed

Il progetto nasce da una idea di Simone il quale mi ha coinvolto nella scrittura dei testi e nell’esecuzione… Il progetto nasce nel lockdown, proprio da una esigenza di dover continuare ad esprimere qualcosa attraverso la musica, trovare anche un senso talvolta di leggerezza nei giorni bui dove intorno era tutto bloccato, in qualche modo è stato un modo per sentirsi vivi attraverso la creatività.

Davide

Quali sono state le vostre precedenti esperienze musicali?

Dance Floor Closed (Gianni)

Sono cantante, ho lavorato 7 anni nel coro sinfonico della Rai, ho lavorato in cori lirici e più successivamente performer di musical dal Carcano di Milano al sistina a Roma come direttore musicale del musical “Love story”. Dirigo I miei tre cori a Firenze, The Pilgrims Gospel, Academy Singers e Capriccio Armonico tre realtà diverse dalla musica gospel al pop e jazz passando con il capriccio Armonico attraverso la musica rinascimentale e barocca ispirata proprio alla città in cui vivo. Esperienze tante e di vari tipi dal corista di Gianna Nannini al corista d’opera e solista nei musical!

Dance Floor Closed (Simone)

Sono professionalmente estraneo al settore, ho iniziato – come molti – da ragazzo con le prime esperienze amatoriali come tastierista nelle band pop della periferia di Firenze, proseguendo poi con alcune collaborazioni esterne e le prime composizioni musicali originali.

Dopo un lungo periodo di pausa, mi sono riaffacciato nel mondo della musica partendo dalla pop dance elettronica come compositore e arrangiatore, prima collaborando con alcuni artisti emergenti, successivamente col progetto Dance Floor Closed.

Davide

Perché musica per ballare e perché ballare in una discoteca? Che significato ha per voi esprimervi attraverso questo specifico genere, funzionale appunto al ballo in discoteca?

Dance Floor Closed

Mandare un messaggio ottimista attraverso musica che mette voglia di ballare con testi che parlano di amicizia, di lockdown, di diversità sociale e voglia di affermare i propri diritti, etc… Un messaggio importante ma anche con un senso di leggerezza.

Davide

Vi ispirate soprattutto all’ascesa al mainstream della disco e al suo successivo consolidamento, quindi agli anni d’oro della Italo disco e, quindi ancora e in sostanza, agli anni ’70 e i primi ’80?

Dance Floor Closed

Non soltanto, in verità. La nostra idea per questo album è stata quella di proporre e proporci con una specie di sunto degli ultimi quattro decenni di pop da ballare, come a voler mettere un punto fermo da cui partire per i prossimi progetti. Siamo “ragazzi” di quegli anni che hai menzionato, e ci pareva il modo giusto da cui partire.

Davide

“Top 10” il titolo del cd, come la classifica dei dieci dischi più venduti o ascoltati alla radio. Qual è la vostra personale Top 10 dei dieci migliori singoli di sempre che vi metta d’accordo e che potrebbero essere alla base di questo vostro lavoro e progetto?

Dance Floor Closed

Diciamo che, benché abbiamo artisti e brani che ci hanno ispirato proprio perché appartenenti al panorama musicale degli anni a cui facciamo riferimento, ad oggi guardiamo ad artisti che come noi hanno fatto riferimento alla storia musicale degli ultimi decenni reinterpretandola in chiave attuale, per cui la nostra classifica è la seguente, ma non esattamente in questo ordine:

• Never Enough – Satin Jackets (Cassara Remix)

• Touch – Shura

• Generate – Eric Prydz

• Paper Romance – Groove Armada

• Dopamine – Purple Disco Machine

• All It Ever Was – Miami Horror

• Save Me – Say When!

• You Got The Love – The Source & Candy Staton

• Move In The Right Direction – Gossip

• Getting Away With It – Loudery

Davide

Cosa dite attraverso i testi di “Top 10”? C’è un messaggio in particolare che lega il tutto e nondimeno un tema che avete voluto affrontare, che vi ha guidato nello sviluppo di questo lavoro?

Dance Floor Closed

Avevamo molte cose da dire (e non le abbiamo dette tutte!) quindi è più giusto dire di cosa NON abbiamo parlato: non abbiamo parlato di amore. Ci sono tanti temi molto delicati ed attuali che vengono affrontati o raccontati raramente nei testi delle canzoni, e noi abbiamo voluto puntare su quelli. In “Top 10” si parla di differenze sociali, di amicizia, di superficialità nei rapporti personali, ma anche di discriminazione raziale, sessuale, religiosa… L’unica ballad presente nell’album è un’analisi introspettiva che Gianni ha voluto raccontare, per esempio. Riteniamo che questo album, dietro ad una facciata fatta di luci, lustrini e musiche orecchiabili sia tutt’altro che banale.

Davide

Soprattutto la title-track “Top Ten”, specialmente nel “Saturday remix”, rievoca il Philly Soul. Come avete lavorato ai tre remix in coda alla track-list, facendo quali scelte e modifiche in particolare rispetto alle versioni cosiddette “edit”?

Dance Floor Closed

Ovviamente i tre remixes hanno tre storie diverse.

“Count On Me” è un brano dalla storia bizzarra: è stato sognato da Simone una ventina di anni fa e tale e quale è stato eseguito; ci pareva giusto dargli l’aspetto di una canzone del 2021, e questo è stato realizzato semplicemente mantenendo solo alcune delle piste originali, ma con una base ritmica più attuale.

Per quanto riguarda la title-track “Top Ten” ci era parso avesse bisogno di un’ambientazione più “70’s” e così abbiamo immaginato di doverla ascoltare e ballare in una discoteca di quegli anni, e il remix è venuto fuori praticamente da solo!

Infine per “Crazy World”, una delle tracce preferite di Gianni, abbiamo scelto di dare un’atmosfera po’ meno “seriosa” all’argomento già abbastanza cupo (si parla di lockdown!), e a forza di sforbiciamenti…

Davide

Io penso che il divertimento sia una cosa seria, disse Italo Calvino. In copertina avete scritto che vi piacerebbe che la gente ascoltasse la vostra musica divertendosi, com’è capitato a voi mentre la facevate. Cos’è stato per voi divertirvi mentre lavoravate a questo disco?

Dance Floor Closed

Il divertimento è stato estraniarsi dal mondo per un po’, sentirsi leggeri, far scivolare dalla penna parole emozioni e trovare le parole giuste in inglese e riportarle sulle melodie e quindi cantare, sentire di andare avanti nonostante il mondo fosse bloccato e il mondo dell’arte in generale proprio chiuso, l’idea di poter dare conforto e trovare conforto nella musica è stata una grande spinta emotiva.

Davide

Lo scrittore e storico dell’arte Pavel Muratov scrisse che Firenze è viva e la sua anima non è tutta nei quadri e nei palazzi. Essa parla con ciascuno di noi in una lingua semplice e comprensibile come la lingua materna. In che modo la vostra città, Firenze, parla con voi? E come ne “parlate”, anche se non esplicitamente, attraverso la vostra musica, cosa c’è di Firenze nel vostro fare musica, arte?

Dance Floor Closed

Vivo nella città dell’armonia architettonica e non solo anche paesaggistica… Personalmente vivendo nella terra natia di Giotto, Beato Angelico, Cimabue, nella terra del Mugello, mi sono sempre ispirato ai colori, ai profumi e al paesaggio che un tempo fu ispiratore per questi grandi artisti.

Davide

Cosa seguirà?

Dance Floor Closed

Abbiamo in mente e già in lavorazione un album che abbia con “Top 10” soltanto qualche aggancio, ma che sarà molto diverso. Noterete la differenza abissale fin dal primo ascolto, vedrete che sorpresa!

Intanto seguiteci sul sito www.musicforce.it/catalogo-produzioni/2749-dance-floor-closed-top-10 e cercate il nostro disco ovunque, sia fisicamente che digitalmente.

Davide

Grazie e à suivre…

Commenta

Nel caso ti siano sfuggiti