In prima battuta, conoscendo da tempo l’opera dello scrittore e traduttore Giovanni Agnoloni, nel ricevere la pubblicazione “Berretti Erasmus”, eravamo rimasti interdetti; ché, per essere estremamente chiari, o di lui non avevamo compreso niente oppure si trattava semplicemente di un’anomalia del sistema. E quindi, con le dovute e opportune calma e attenzione abbiamo compreso. L’autore necessitava d’un passaggio intermedio, di “viaggiare”, e non nell’accezione che vedremo più avanti, in un’altra terra di contenuti per la scrittura. Insomma Agnoloni aveva deciso di darci il suo “libro di viaggio”. E forse non a caso, il libro arriva dopo “Viale dei silenzi”, un “romanzo psicologico sulla ricerca del padre”, come lo definisce lo stesso autore. Epperò anche prima di “Internet. Cronache della fine”, edito più vicino a noi dal fidato marchio editoriale Galaad: “raccolta completa della quadrilogia distopica sulla società del controllo, pubblicata nei singoli volumi tra il 2012 e il 2017. Nel mezzo la bella notizia che l’opera del nostro è diventata punto focale d’una tesi di dottorato in corso all’Università di Danzica. Berretti Erasmus è, insomma, almeno apparentemente l’opera meno impegnata dell’autore. Ed ecco l’inganno. Perché questo romanzo intanto conduce sì nel mondo dell’Erasmus attraverso la narrazione d’episodi vissuti durante esperienze di studio, esplorazione e lavoro in Regno Unito, Olanda, Lituania, Irlanda, Polonia etc., però diventa la sperimentazione reale, la testimonianza più dura e cruda, diretta, che è necessario seguire ogni momento i bisogni delle domande interiori che c’assillano. Senza arrivare alla spicciola constatazione da scrivania dove ci diciamo come serve innanzitutto il viaggio interiore, la ricerca di sé. Qui, infatti, Giovanni Agnoloni facendo parlare luoghi e storie ci spiega che ulteriormente migliorativo mettere insieme il ‘guardarsi’ e l’esplorazione. Non a caso l’autore s’aiuta con alcuni punti di riferimento che tiene in vita durante gli spostamenti. La sua Firenze. Il padre. Un mondo di significati che corre in un romanzo fatto di svolgimento e relazione, appunto, con la solita analisi di se stessi.
Nunzio Festa è nato a Matera, ha vissuto Pomarico e vive in Lunigiana.
Giornalista, poeta, scrittore.
Collabora con Liguria Today, L’Eco della Lunigiana, Città della Spezia, La Voce Apuana e d’altri spazi cartacei e telematici, tra i quali Books and other sorrows di Francesca Mazzucato, RadioA, RadioPoetanza e il Bollettino del Centro Lunigianese di Studi Danteschi; tra le altre cose, ha pubblicato articoli, poesie e racconti su diverse giornali, riviste e in varie antologie fra le quali:
Focus-In, Liberazione, Mondo Basilicata, Civiltà Appennino, Il Quotidiano del Sud, Il Resto.
Per i Quaderni del Bardo ha pubblicato “Matera dei margini. Capitale Europea della Cultura 2019” e “Lucania senza santi. Poesia e narrativa dalla Basilicata”, oltre agli e-book su Scotellaro, Infantino e Mazzarone e sulle origini lucane di Lucio Antonio Vivaldi; più la raccolta poetica “Spariamo ai mandanti”, contenenti note di lettura d’Alessandra Peluso, Giovanna Giolla e Daìta Martinez e la raccolta poetica “Anatomia dello strazzo. D’inciampi e altri sospiri”, prefazione di Francesco Forlani, postfazione di Gisella Blanco e nota di Chiara Evangelista.
Ha dato alle stampe per Historica Edizioni “Matera. Vite scavate nella roccia” e “Matera Capitale.
Vite scavate nella roccia”; come il saggio pubblicato prima per Malatempora e poi per Terra d’Ulivi “Basilicata. Lucania: terra dei boschi bruciati. Guida critica.”. Più i romanzi brevi, per esempio, “Farina di sole” (Senzapatria) e “Frutta, verdura e anime bollite” (Besa), con prefazione di Marino Magliani e “Il crepuscolo degli idioti (Besa).
Per le edizioni Il Foglio letterario, i racconti “Sempre dipingo e mi dipingo” e l’antologia poetica “Biamonti. La felicità dei margini. Dalla Lunigiana più grande del mondo”.
Per Arduino Sacco Editore “L’amore ai tempi dell’alta velocità”.
Per LietoColle, “Dieci brevissime apparizioni (brevi prose poetiche)”.
Tra le altre cose, la poesia per Altrimedia Edizioni del libro “Quello che non vedo” (con note critiche di Franco Arminio, Plinio Perilli, Francesco Forlani, Ivan Fedeli, Giuseppe Panella e Massimo Consoli) e il saggio breve “Dalla terra di Pomarico alla Rivoluzione. Vita di Niccola Fiorentino”.
Per Edizioni Efesto, “Chiarimenti della gioia”, libro di poesie con illustrazioni di Pietro Gurrado, note critiche di Gisella Blanco e Davide Pugnana.
Per WritersEditor, la biografia romanzata “Le strade della lingua. Vita e mente di Nunzio Gregorio Corso”.
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1 thought on “Berretti Erasmus – Giovanni Agnoloni”