TEA Edizioni
Narrativa
Pagg. 498
ISBN 9788850253425
Prezzo Euro 10,00
Azione ed ecologia
Il caldo estivo mi ha imposto la necessità di restare in casa al fresco del climatizzatore, ma, se in questo modo la temperatura era accettabile, per non dire gradevole, restava il problema di come trascorrere il tempo. Rimanere ore e ore davanti allo allo schermo del personal computer non mi attirava, mentre sembrava, e lo era, una soluzione migliore la lettura di qualche libro. Sorgeva però impellente una domanda: cosa leggere? L’opera di qualche mostro sacro, un testo di saggistica letteraria o storica? Con il caldo non si ha molta voglia di porsi dei quesiti, di fermarsi a riflettere, e allora meglio una lettura d’evasione. Non è un caso poi se la mia scelta è caduta su Morsa di ghiaccio, di un autore noto e prolifico per i romanzi d’avventura, perché il titolo e la trama richiamano inevitabilmente atmosfere che vanno ben oltre la frescura e se anche si tratta di sensazioni di freddo, non corrispondenti quindi alla realtà, leggere di qualcosa di ambientato al circolo polare artico, o nei suoi pressi, sembrava benaugurale, visto invece il caldo opprimente di quei giorni.
Ciò premesso e considerato che non chiedevo di più di qualche ora di evasione Morsa di ghiaccio ha rsposto alle mie aspettative, con una vicenda che parte da lontano, addirittura nel XIX secolo per giungere quasi ai giorni nostri, in cui mistero, azione, fantasia al massimo, temi ecologici si mescolano per servire un piatto di bell’aspetto, anche se poco saporito. Sì, perché se consideriamo che la verosimiglianza della trama è quanto mai labile, la semplicità nel descrivere i protagonisti (o tutti buoni, o tutti cattivi) e un certo ritmo letargico nella prima parte sono le basi per un giudizio che tiene necessariamente conto solo della capacità del libro di concedere un po’ di svago e nulla più. Non è che Clusser sia un narratore da due soldi, ma, dato che ha al suo attivo ben 88 progetti editoriali a suo nome, che sono tanti pur considerando la sua non certo breve esistenza (è vissuto 88 anni e qualche mese), inevitabilmente ha finito per ricorrere a un clichè, a una struttura collaudata, anche se alla fin fine ripetitiva.
Probabilmente non aspirava a riconoscimenti di grande prestigio, ma gli bastava vivere bene dei proventi della sua attività, il che di fatto ha impedito che ci fossero evoluzioni nello stile, ricorrendo infatti l’autore a soluzioni vincenti, ma non di certo originali. Così anche in Morsa di ghiaccio, dove addirittura si rischia un conflitto fra Stati Uniti e Canada per colpa di un magnate che al denaro e al potere sacrifica tutto, quando gli immancabili eroi sono prossimi a essere sconfitti ecco che arriva la carica del settimo cavalleggeri, che ha l’aspetto di un sottomarino nucleare battente la bandiera a stelle e strisce. Per quanto ovvio il cattivo di turno, un feroce killer al servizio del magnate, verrà sconfitto e anche il mandante di tanti omicidi farà una fine collegata a una delle sue attività (lo stoccaggio dell’anidride carbonica). E la ricerca del rutenio, il metallo catalizzatore di una reazione del biossido stesso che tanto contribuirebbe alla soluzione dei problemi ecologici come finirà? Non lo dico, sta al lettore scoprirlo, altrimenti il ritmo più veloce della seconda parte e la suspense più accentuata finirebbero con il perdere di valore.
E sempre in termini di valore, anzi di valutazioni, il mio giudizio dell’opera è che si tratta di un libro idoneo a far trascorrere, senza tanti affaticamenti mentali, alcune ore; è inutile chiedere di più, perché è tutto quello che può offrire e comunque riesce nello scopo.
Clive Cussler è stato uno scrittore statunitense, famoso per i suoi innumerevoli romanzi d’avventura.
Nato in Illinois da madre americana e padre tedesco, da piccolo si trasferisce con la famiglia in California. Comincia poi a studiare al Pasadena City College, ma interrompe dopo due anni per arruolarsi nell’aviazione: partecipa quindi alla Guerra di Corea come sergente e lavora anche come meccanico e ingegnere aeronautico per il Military Air Transport Service (MATS).
Nel 1955 sposa Barbara Knight, che gli rimarrà accanto per quasi cinquant’anni; dandogli tre figli: Teri, Dana e Dirk. Quest’ultimo (chiamato così in onore del personaggio di maggior successo di Cussler, Dirk Pitt) si è laureato a Berkeley ed ha lavorato per molti anni in campo finanziario prima di dedicarsi a tempo pieno alla narrativa, sulle orme paterne, collaborando alla stesura di tre romanzi scritti a quattro mani con il padre.
Terminato il servizio militare, Cussler negli anni ’60 lavora con successo nella pubblicità, come direttore creativo di una delle più importanti agenzie pubblicitarie degli Stati Uniti. Fonda nel 1978 la National Underwater & Marine Agency, fondazione non profit specializzata nella localizzazione, identificazione e recupero di relitti marini di rilevanza storica, che ha preso il nome dall’omonima agenzia governativa di fantasia per cui lavorano i personaggi dei suoi libri.
In seguito alla pubblicazione di Cacciatori del mare (1997), primo lavoro interamente realistico scritto in collaborazione con Craig Dirgo, è stato nominato dottore in lettere ad honorem dalla State University of New York Maritime College.
La sua carriera di scrittore comincia nel 1965, una notte in cui doveva badare ai figli mentre la moglie lavorava. Esordisce però solo otto anni dopo, con la pubblicazione del romanzo Enigma, cronologicamente il secondo dedicato alle avventure di Dirk Pitt. Il primo (Vortice, fino ad allora inedito), verrà pubblicato nel 1982. La svolta si avrà con Recuperate il Titanic! (1976), che lo porterà a diventare uno dei romanzieri d’avventura più conosciuti.
I romanzi di Cussler sono numerosissimi, e si dividono in vari cicli e seconda dei protagonisti: citiamo almeno Le avventure di Dirk Pitt, NUMA files, Oregon Files, Fargo adventures, Le indagini di Isaac Bell e Fuga (scritto insieme a Justin Scott), La vendetta dell’imperatore con a Boyd Morrison, Attentato con Justin Scott (2019) e Il destino del faraone con Dirk Cussler (2020).
L’editore di riferimento in Italia è Longanesi (nonostante le prime opere di Cussler siano state pubblicate negli anni ’70 da Rizzoli).
Da segnalare che per ben 17 scritti consecutivi lo scrittore ha raggiunto la prima posizione nella hit parade del «New York Times» dedicata ai romanzi di fiction.
Il 24 febbraio 2020 muore all’età di 88 anni.
Dirk Cussler, laureato a Berkeley, ha lavorato per molti anni in campo finanziario prima di dedicarsi a tempo pieno alla narrativa, sulle orme del padre, il famoso Clive Cussler, che ha seguito partecipando attivamente a numerose spedizioni della NUMA. I suoi libri sono scritti a quattro mani con il padre. Fra questi ricordiamo: Il tesoro di Gengis Khan, Vento nero, Morsa di ghiaccio, Alba di fuoco, La freccia di Poseidone, Havana storm.