Può bastare davvero poco, a volte, per perdersi del tutto nei mondi di certi versi. “Frammenti di un precario”, del giornalista barese Giuseppe Di Matteo, è l’ultimo libro che c’ha fatto questo. Con forza maggiore, anche, quando i versi sono parola messa col fuoco. Puliti dalla troppa ‘narrazione’, oseremo dire. Con quello stile, appunto, che qui insomma riceve la forma più alta. I paesaggi di senso sono luoghi di persone, nella poesia di Di Matteo. Proviamo la forza e l’idea di Cuba – le sue belle bandiere, come sentiamo le bellissime desolazioni milanesi. Non fossimo oramai temprati bene: piangeremmo in Grassano del nostro Donnola. Il sentirsi costantemente mobile e assecondato dalla natura sociale, fortifica l’autore. E lo porta a scrivere in perenne condizione di spaesamento. Tutto in precario equilibrio. Eppur sostenuti da briciole, dal residuo della vitale resistenza al patire. Verso la felicitazione. Il tocco, poi, la luna del meridiano Bodini. A futura memoria. Giuseppe Di Matteo è collaboratore giornalistico per Il Giorno e per La Gazzetta del Mezzogiorno; il suo esordio è rappresentato dal libro di poesie “Con te io penso con le mani”. Questo sua nuova pubblicazione continua un discorso di maturazione, evidentemente. Che, per quanto possiamo capirne, si regge proprio in quanto vissuto da quella forma d’inadeguatezza utile alla creatività in genere. Il retroterra spirituale e spiritato forse di Di Matteo ci spiega, infine, quanto come e per fortuna da sempre il sentirsi e viversi da scomunicati è un ottimo favore alla ricerca della poesia. Nei tempi che sono e nei tempi che saranno. Perfino dentro un’Italietta ex Belpaesa ma comunque zona bellissima della terra perché divisa in zone bellissime addossate a questa sempre vastissima Terra.
Nunzio Festa è nato a Matera, ha vissuto Pomarico e vive in Lunigiana.
Giornalista, poeta, scrittore.
Collabora con Liguria Today, L’Eco della Lunigiana, Città della Spezia, La Voce Apuana e d’altri spazi cartacei e telematici, tra i quali Books and other sorrows di Francesca Mazzucato, RadioA, RadioPoetanza e il Bollettino del Centro Lunigianese di Studi Danteschi; tra le altre cose, ha pubblicato articoli, poesie e racconti su diverse giornali, riviste e in varie antologie fra le quali:
Focus-In, Liberazione, Mondo Basilicata, Civiltà Appennino, Il Quotidiano del Sud, Il Resto.
Per i Quaderni del Bardo ha pubblicato “Matera dei margini. Capitale Europea della Cultura 2019” e “Lucania senza santi. Poesia e narrativa dalla Basilicata”, oltre agli e-book su Scotellaro, Infantino e Mazzarone e sulle origini lucane di Lucio Antonio Vivaldi; più la raccolta poetica “Spariamo ai mandanti”, contenenti note di lettura d’Alessandra Peluso, Giovanna Giolla e Daìta Martinez e la raccolta poetica “Anatomia dello strazzo. D’inciampi e altri sospiri”, prefazione di Francesco Forlani, postfazione di Gisella Blanco e nota di Chiara Evangelista.
Ha dato alle stampe per Historica Edizioni “Matera. Vite scavate nella roccia” e “Matera Capitale.
Vite scavate nella roccia”; come il saggio pubblicato prima per Malatempora e poi per Terra d’Ulivi “Basilicata. Lucania: terra dei boschi bruciati. Guida critica.”. Più i romanzi brevi, per esempio, “Farina di sole” (Senzapatria) e “Frutta, verdura e anime bollite” (Besa), con prefazione di Marino Magliani e “Il crepuscolo degli idioti (Besa).
Per le edizioni Il Foglio letterario, i racconti “Sempre dipingo e mi dipingo” e l’antologia poetica “Biamonti. La felicità dei margini. Dalla Lunigiana più grande del mondo”.
Per Arduino Sacco Editore “L’amore ai tempi dell’alta velocità”.
Per LietoColle, “Dieci brevissime apparizioni (brevi prose poetiche)”.
Tra le altre cose, la poesia per Altrimedia Edizioni del libro “Quello che non vedo” (con note critiche di Franco Arminio, Plinio Perilli, Francesco Forlani, Ivan Fedeli, Giuseppe Panella e Massimo Consoli) e il saggio breve “Dalla terra di Pomarico alla Rivoluzione. Vita di Niccola Fiorentino”.
Per Edizioni Efesto, “Chiarimenti della gioia”, libro di poesie con illustrazioni di Pietro Gurrado, note critiche di Gisella Blanco e Davide Pugnana.
Per WritersEditor, la biografia romanzata “Le strade della lingua. Vita e mente di Nunzio Gregorio Corso”.
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