prefazione diMatteo B. Bianchi, Laurana (Milano, 2011)
pag. 128, euro11.90
Cos’hanno in comune Nichi Vendola eTiziano Ferro? A questa domanda, se non si vuole scherzare dicendo “la voce” èsemplice rispondere: entrambi sono gay; ed ecco il primo, grande, errore. Lacomunanza non è nel fatto che loro sono omosessuali e basta. Ma che hannodimostrato il loro gusto sessuale con un coraggio che potrebbe essere d’aiuto achi le stesse scelte di vita ha paura d’esternarle. Grazie a “Dieci gay chesalvano l’Italia oggi”, di Daniela Gambino, giornalista e già autrice d’altrilibri importantissimi, che questo innanzitutto c’insegna. Perché, e nonfacciamo finta di nulla, tante volte, anzi davvero troppe, si divide il mondoin categorie. Tra normali e diversi. Come se la diversità si dovesse mettere, ola cosiddetta normalità, in un campo a parte. Ma l’Italia clerico-fascista,questo è. Non garantire diritti alle minoranze. E di qualsiasi tipo. E chiscrive, da convivente, lo sa bene. Mentre, invece, sarebbe ora d’aprire unastagione di nuovi diritti. Altro che la difesa dei pochi acquisiti. Questosaggio di Gambino racconta alcuni esempi. Storie e personaggi che possonoessere bandiere per battaglie che non dovremmo abbandonare. Nichi Vendola,dunque, Tiziano Ferro. Ma con Nino Gennaro e Rosario Crocetta. Insieme a LeoGullotta, Aldo Busi, Gianni Vattimo. Con Anna Paola Concia, Titti De Simone eFranco Grillini. Non: gay e lesbiche: persone che danno e hanno dato allasocietà. In favore di cause collettive. Ferro evidentemente è stato anni divoprima di fare, come si dice oggi, coming-out. Ma l’ha fatto, e pubblicamente. Eper mettere quello sfogo al servizio d’altri o altre. Mentre Gennaro e Crocettarappresentano un vanto per il Sud dell’Italietta. Concia De Simone Grillini lacertezza d’un impegno politico che non muore. Passando per un Gullotta chetiene alla sua intimità ma senza che questa difesa del personale diventicodardia. Quando Busi, di contro, sceglie una via parallela ma simile; ovveroeccede e si fa testimonial, togliendosi riservatezza eppure racconta con ilproprio corpo le sue idee forti. Vendola, poi, è l’esempio, al momento, piùpotente. Perché oltre alla decennale battaglia per tutti i diritti, prova ainventare un’alternativa politica, seguendo chiaramente un vialone costellatodi contraddizioni ingombranti. Ma “non buttiamola in politica”, perché questanuova opera di Daniela Gambino per fortuna è oltre una certa ‘politica’. Nonteme smentite. Non dimostra genuflessioni. Spiega storie necessarie.