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Intervista con Andrea Salini

6 min read
“Il Lupo del Rock” torna con “LAMPO GAMMA”. È uscito il nuovo album di Andrea Salini!
 
È finalmente disponibile in versione fisica  il nuovo album di Andrea Salini, dal titolo “LAMPO GAMMA” edito da TICKET BUS EDIZIONI MUSICALI. Tutti i brani sono stati composti da Andrea Salini e Simone Gianlorenzi che si è occupato della produzione e degli arrangiamenti. Tutta la lavorazione dell’album è stata curata nei minimi dettagli. Hanno lavorato alla realizzazione dell’album, Fabrizio Simoncioni che ha eseguito il mixaggio (uno dei migliori ingegneri del suono al mondo, insignito con 57 dischi di platino e due nomination al Latin Grammy Awards , per i dischi che ha registrato e mixato). In Italia ha collaborato con i Negrita ed è stato ingegnere del suono e nonché tastierista di Ligabue, ed attualmente dei Litfiba. Lo studio Marcussen di Los Angeles (considerato il numero uno al mondo) ha eseguito il mastering (Marcussen in persona ha curato il lavoro). Con lo studio Marcussen collaborano ed hanno collaborato artisti del calibro di: Springsteen Aerosmith, Black Sabbath, Bon Jovi, Chris Cornell, Bruce Dickinson, Sammy Hagar, Kiss, Queensryche, Ozzy Osbourne e tanti altri ancora. “LAMPO GAMMA” sarà presentato ufficialmente a Rieti il 12 maggio con inizio alle ore 21.00 al Teatro “Flavio Vespasiano” (considerato uno dei più belli al mondo). L’ufficio stampa e la promozione sono stati affidati al Mazzarella Press Office.
Disponibile nel contempo anche il video del primo singolo estratto da “LAMPO GAMMA”. Si tratta di “Strange Days”, fruibile al seguente link:
 
 
Mazzarella Press Service
 
Tracks:
Strange days / Distant Planets / Hendrix Funk (The Comet) / Space anthem / Bad moon rising / The moon / The martian.
 
Intervista
 
 
Davide
Ciao Andrea.I gamma ray burst, in astronomia, ossia i lampi di raggi gamma generati dai buchi neri, costituiscono il fenomeno più energetico finora osservato nell’universo. Che significato hai consegnato ai lampi gamma nel titolo di questo lavoro?
 
Andrea
Ciao Davide. Il significato è quello di rendere l’idea di un album molto potente dal punto di vista sonoro; in più, da quanto ho capito, i lampi gamma si manifestano quotidianamente, come dovrebbe essere quotidiano l’approccio allo studio di uno strumento musicale. La loro direzione è imprevedibile, proprio come la mia musica. Non ultimo… il chiaro rimando ai contenuti e ai testi che strizzano l’occhio alle atmosfere dello space rock.
 
Davide
Di cosa parlano i testi (in inglese)… Lo spazio e i viaggi spaziali sembrano essere molto presenti, fin dalla copertina. Qual è un loro discorso comune?
 
Andrea
Nei testi lo spazio cosmico è inteso come estrema espressione della natura e quindi incarna l’essenza stessa dell’ispirazione, per quanto mi riguarda. Il fatto di nominare la luna, le stelle, i pianeti, i lampi ed i tuoni rappresenta un invito all’uomo a riflettere sulla grandezza e sulla potenza della natura come punto di resurrezione verso un futuro in cui ci siano meno inquinamento (atmosferico e mentale), meno guerre e meno lotte per il controllo economico mondiale.
 
Davide
Quali musicisti e ospiti vari ti hanno accompagnato in queste registrazioni?
 
Andrea
Simone Gianlorenzi (che dai tempi dell’Università della Mucica-UM è anche il mio insegnante) in veste di direttore artistico e coautore dei brani, ha curato la pre-produzione dell’album ed ha contribuito anche suonando parti di chitarra elettrica, acustica, basso e altri strumenti a corda (banjo, cigar box guitar e mandolino). Pino Saracini al basso elettrico e fretless; Matteo Di Francesco alla batteria e Luciano Zanoni alle tastiere. Fernando Alba si è occupato della ripresa delle voci e dei cori.
 
Davide
C’è un chitarrista che per primo ti ha fatto desiderare di imbracciare e imparare la chitarra? Quali altri grandi hanno poi contribuito alla tua formazione sullo strumento e quando hai deciso di farne la tua professione?
 
Andrea
Direi Sandro Severini, chitarrista dei Gang, che ascoltavo tantissimo durante il periodo delle scuole superiori. In seguito hanno contribuito senza dubbio David Gilmour, Ritchie Blackmore e in assoluto, la stella cometa del rock: Jimi Hendrix (astro man). Il resto è successo tutto in maniera molto naturale: le prime bands, la decisione di intraprendere studi professionali in seguito ad un infortunio sul lavoro alla mano, la conseguente professione didattica che mi ha permesso di produrre i miei primi due album.
 
Davide
C’è una traccia intitolata “Hendrix Funk (The Comet)” Jimi Hendrix disse che la stella più luminosa è quella che si spegne per prima… Fu una cometa che al suo passaggio lasciò una grande eredità al panorama musicale rock. In che modo ne tracci un tributo in questa canzone? Cos’era la tua Jimi Hendrix Retrospective e come ti sei posto nella reinterpretazione del suo repertorio, che molti considerano inosabile?
 
Andrea
Non ho voluto suonare un pezzo in stile Hendrix. Lo sforzo maggiore è stato profuso nel testo, nel quale affermo che non ci sono dubbi su chi è stato il fautore della più grande rivoluzione/innovazione della chitarra elettrica. La mia Jimi Hendrix Retrospective è stata costruita suonando dal vivo alcuni tra i brani più celebri del chitarrista di Seattle alternanti a narrazioni biografiche e stilistiche dell’artista. Da sempre, quando reinterpreto brani di Jimi Hendrix, cerco un collegamento emotivo con la sua musica e cerco un feedback tra me, la mia chitarra ed il mio amplificatore, il tutto condito da volumi spaventosi!
 
Davide
Che differenze fanno un mixaggio di Fabrizio Simoncioni e un mastering di Stepehn Marcussen?
 
Andrea
Quando hai la possibilità di lavorare con dei professionisti come quelli da te appena citati, il tuo prodotto cresce e migliora perché ogni figura, oltre a svolgere in maniera impeccabile il proprio lavoro, aggiunge quel qualcosa in più che chiude il cerchio e lo rende magico.
 
Davide
Cos’è cambiato e cosa è rimasto dal tuo debutto con il primo gruppo “Barricada 22” e i tuoi primi lavori ad oggi con “Lampo Gamma”?
 
Andrea
Posso dire in tutta onestà che senz’altro sono rimasti inalterati l’entusiasmo e la voglia suonare. È cambiato invece il modo in cui preparo e gestisco il mio lavoro, sia di maestro che di musicista. Questo prepararsi con metodo ha dato i suoi benefici anche nella produzione di “Lampo Gamma”; sono convinto che chi ci segue da tempo avrà modo di apprezzare lo sforzo elargito in tal senso…
 
Davide
Abbiamo imparato più da un disco di tre minuti di quanto abbiamo mai imparato a scuola, diceva Bruce Springsteen. Cosa cerchi principalmente dall’ascolto di un disco di altri e cosa di consegnare a chi ascolta un tuo lavoro?
 
Andrea
Quando compro un nuovo album, e questa cosa succede molto spesso, spero sempre di imbattermi in una canzone che possa interiorizzare, emozionandomi prima con la melodia ed il suono, fantasticando in seguito su come possa essere stata concepita e realizzata…così mi vengono in mente periodi storici e luoghi che sogno o che vorrei un giorno raggiungere. A chi ascolta un mio lavoro spero succeda la stessa cosa…
 
Davide
Cosa seguirà?
 
Andrea
Sicuramente un nuovo tour, tante redazioni, piccole e grandi radio da raggiungere, tante persone da incontrare sulla strada…e quindi tante nuove idee da mettere in musica!
 
Davide
Grazie e à suivre…
 
Andrea
Grazie a te per le belle ed originali domande!

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