Ciao Daniele. Dopo ogni ventennio-trentennio circa arriva socio-fisiologico il riflusso. Tu perché nel 2016/17 sei tornato alle tue origini metal?
Ciao Davide. A pensarci c’è da dire che in ogni album che ho pubblicato ho sempre cercato di fare cose diverse, affrontare nuove sfide per mantenere la voglia e la curiosità di creare musica… Poi, quella attuale è stata proprio una svolta radicale. Credo sia stato merito di ciò la nascita di mio figlio, Enea, con lui tutto è cambiato e conseguentemente anche il lato musicale ha subito un cambio di rotta assoluto, anche per quanto riguarda le tematiche dei testi.
Ho sentito necessario passare a toni più muscolari e ludici, così ho riprenso per gioco i pezzi che scrissi a 16 anni per proporli al tempo presente, essenzialmente per suonarli dal vivo nei peggiori pub esistenti al mondo. Sfida, sudore, fatica fisica, divertimento, voglia di far “danzare” gli ascoltatori. Ecco qua.
Cosa vuol dire rivedere e correggere cose proprie del passato e come lo hai fatto tu? Hai rivisto e corretto come che ora possa andarti meglio?
Davide
Questa volta hai deciso di non produrre un cd vero e proprio, ma solo copie promozionali per poter suonare dal vivo il più possibile. Perché questa preferenza verso la musica dal vivo?
Daniele
Non la vivo più come una priorità, registrarli per imprimerli “indelebilmente” a testimonianza delle proprie fatiche si, ma se non ci sono etichette interessate ad una possibile stampa “ufficiale”, un demo è più che sufficiente. Senza contare che più di vent’anni di album autoprodotti con totale perdita economica mi sembrano più che sufficienti.
Anche il tuo modo di cantare è cambiato. Non più “sussurrato”, né più scream: è un fatto di nuovi equilibri e di una qualche aurea moderazione?
Molto semplicemente sono un cantante incapace, mi vièn da cantarli così. Sussurrato sarebbe totalmente fuoriluogo, scream sarebbe banalotto, anche se in qualche parte ci sta proprio bene.. e io ce lo metto anche!
Potente sezione ritmica, presentaci Francesco Lurgo e Alberto Marietta…
Daniele
Francesco Lurgo in verità iniziò a suonare con noi questi nuovi pezzi, ma per impegni lavorativi e mancanza di tempo ha dovuto abbandonare poco prima delle registrazioni, il basso nelle canzoni del demo l’ho suonato io. Da un mesetto al 4 corde c’è Francesco Borello, ottimo musicista, già bassista degli Endorfine. Alberto Marietta, giovanissimo e talentuoso batterista dei Testadimorto. Suoniamo insieme da quasi un anno e mezzo, potenza e versatilità allo stato puro.
Quanto è stato importante per te tornare a registrare con Marco Milanesio allo O.F.F. studio e tutto quel che vi è racchiuso in termini di storia musicale torinese, quella – mi viene ora di definirla così – senza mai compromessi extra-artistici?
Marco è un vecchio amico, collaboratore musicale dal 1995.. Se non prima…
Gli insetti ricorrono sulle tue copertine. Anche in questa “non-copertina” (devo definirla così, essendo il tuo/vostro un cd non-cd), della disegnatrice e fumettista Samantha Risino… Gli insetti possono penetrare ovunque e non c’è casa, o identità, che prima o poi non debba farvi i conti. Cosa rappresentano per te?
Daniele
In questo caso l’insetto è uno scarafaggio, creatura che sopravviverebbe anche all’apocalisse nucleare. Per me è simbolicamente un’armatura indistruttibile in grado di fornire protezione ad ampio spettro.
Cosa seguirà, sempre che Trump, Putin e Kin Jong-un ci consentano ancora un po’ di seguito?
Pezzi nuovi sempre in power trio, finchè i miei uomini mi sopportano, poi si vedrà.. 🙂
Grazie e à suivre