Ritroviamo il chitarrista Gabriele Bellini, che avevamo apprezzato qualche tempo fa con la compilazione “30 years” oltre che in diversi lavori della sua etichetta Qua’ Rock, nella formazione dei Pulse-R, progetto metal alternative sperimentale fondato nel 2011.
http://www.kultunderground.org/art/18047
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Tornano i Pulse-R con il terzo lavoro ufficiale, il primo dopo l’uscita dalla band del bassista Mirko Serra e l’ingresso di Vieri Pestelli.
Un lavoro articolato ricco di sfumature e tanta musica. Una band che porta con sé radici e background diversi tra di loro, ma mai incompatibili ed allora si possono ascoltare accostamenti tra il metal più sperimentale, le melodie accattivanti del pop ed un gusto mai banale per le sorprese sonore.
Il disco nasce da un lungo lavoro di composizione ed affinamento del lavoro senza mai perdere lo spirito dell’improvvisazione in fase di registrazione tipica della band. La prima fase della composizione del disco ha visto impegnati Jac e Gabriele a La Fucina Studio nello stendere strutture dei brani ed arrangiamenti, in maniera quasi istintiva senza porsi domande o chiedersi cosa fosse giusto o sbagliato. La seconda fase ha visto la band impegnata nelle registrazioni dei pezzi portando quell’elemento di imprevedibilità e personalità che ciascun membro della band sa introdurre al momento giusto poi rifinito con sapiente mestiere da Jac a La Fucina Studio.
Una band che si presenta con un disco ricchissimo di spunti, non semplice all’ascolto, ma stratiforme. Ci si può fermare al primo livello ed apprezzare le melodie, oppure cominciare a scendere nella spirale sonora e scoprire gli incastri e le sorprese che solo ripetuti ascolti possono portare in evidenza.
L`ufficio stampa è diretto dal Mazzarella Press Office di Maurizio Mazzarella redattore del mensile Guitar Club Magazine.
Un lavoro articolato ricco di sfumature e tanta musica. Una band che porta con sé radici e background diversi tra di loro, ma mai incompatibili ed allora si possono ascoltare accostamenti tra il metal più sperimentale, le melodie accattivanti del pop ed un gusto mai banale per le sorprese sonore.
Il disco nasce da un lungo lavoro di composizione ed affinamento del lavoro senza mai perdere lo spirito dell’improvvisazione in fase di registrazione tipica della band. La prima fase della composizione del disco ha visto impegnati Jac e Gabriele a La Fucina Studio nello stendere strutture dei brani ed arrangiamenti, in maniera quasi istintiva senza porsi domande o chiedersi cosa fosse giusto o sbagliato. La seconda fase ha visto la band impegnata nelle registrazioni dei pezzi portando quell’elemento di imprevedibilità e personalità che ciascun membro della band sa introdurre al momento giusto poi rifinito con sapiente mestiere da Jac a La Fucina Studio.
Una band che si presenta con un disco ricchissimo di spunti, non semplice all’ascolto, ma stratiforme. Ci si può fermare al primo livello ed apprezzare le melodie, oppure cominciare a scendere nella spirale sonora e scoprire gli incastri e le sorprese che solo ripetuti ascolti possono portare in evidenza.
L`ufficio stampa è diretto dal Mazzarella Press Office di Maurizio Mazzarella redattore del mensile Guitar Club Magazine.
– ESCAPE
Un brano diretto, immediato dal forte impatto sonoro. Si è davvero liberi di fuggire da tutto?
– BREATHING IN
Il primo singolo. Un trademark dei Pulse-R: una folle corsa ed un ritornello che ti si stampa addosso.
– DIFFERENT SOULS
Un brano atipico, epico ma con improvvise aperture melodiche ’80. Trovare la propria uguaglianza
nella diversità.
– LIFE
Un esperimento ben riuscito, tra la follia dei Mr. Bungle ed il metal sperimentale.
– CHANGES
I cambiamenti non devono spaventare. Un pezzo folle fatto di inaspettate aperture melodiche e
violenti cambi di scena.
– ACROSS THE SKY
La title track del disco. Un pezzo che abbraccia la musica a 360° senza mai essere un esercizio di
stile o forzare la mano. Se la guerra interiore ha fine non resta che andare al di là del cielo.
– SIDE OF THE ROAD
Un pezzo con ispirazioni quasi funky su un testo intimo e personale. Energia crossover al 100%!
– FEARS AWAY
Corale. La band al massimo del divertimento e degli incastri sonori per allontanare le paure ed
abbracciare il presente.
– NEVER
Un finale ricco di pathos e speranza. Un pezzo intenso ed intimo allo stesso tempo. Restare in un
paradiso per non morire mai.
Un brano diretto, immediato dal forte impatto sonoro. Si è davvero liberi di fuggire da tutto?
– BREATHING IN
Il primo singolo. Un trademark dei Pulse-R: una folle corsa ed un ritornello che ti si stampa addosso.
– DIFFERENT SOULS
Un brano atipico, epico ma con improvvise aperture melodiche ’80. Trovare la propria uguaglianza
nella diversità.
– LIFE
Un esperimento ben riuscito, tra la follia dei Mr. Bungle ed il metal sperimentale.
– CHANGES
I cambiamenti non devono spaventare. Un pezzo folle fatto di inaspettate aperture melodiche e
violenti cambi di scena.
– ACROSS THE SKY
La title track del disco. Un pezzo che abbraccia la musica a 360° senza mai essere un esercizio di
stile o forzare la mano. Se la guerra interiore ha fine non resta che andare al di là del cielo.
– SIDE OF THE ROAD
Un pezzo con ispirazioni quasi funky su un testo intimo e personale. Energia crossover al 100%!
– FEARS AWAY
Corale. La band al massimo del divertimento e degli incastri sonori per allontanare le paure ed
abbracciare il presente.
– NEVER
Un finale ricco di pathos e speranza. Un pezzo intenso ed intimo allo stesso tempo. Restare in un
paradiso per non morire mai.
Intervista
Davide
Ciao Gabriele. Ben tornato con questo eccellente lavoro. Ci presenti innanzi tutto gli altri componenti del gruppo?
Gabriele
Ciao a tutti, eccoci qua e ben felice di presentarti la band che oltre a me (chitarra) è formata da Giacomo Jac Salani (voce), Michel Agostini (batteria) e Vieri Pestelli (basso).
Davide
Quali temi sono presenti nelle liriche di “Across the sky”?
Gabriele
I testi sono opera di Jac e generalmente hanno un approccio molto intimo e personale, sono il frutto di un lungo lavoro di appunti di viaggio e di momenti. Avevamo anche pensato in un primo momento a raccontare una storia ben precisa, una sorta di concept, ma alla fine abbiamo scelto l’assenza di un filo logico, sono dei flussi di coscienza, ma hanno un piccolo filo rosso che riguarda il conflitto, la paura, l’amore ed un certo disagio. In un mondo come il nostro è sempre difficile riuscire a costruire un luogo dove potersi rifugiare e sentirsi a casa. Questo disagio è forse il filo conduttore dei testi. Crediamo alla fine che ciascuno possa trovare una propria chiave di lettura.
Davide
“Life” è un brano molto interessante per la presenza di lunghe pause di silenzio e raffiche più o meno brevi di suono. Qual è stata l’importanza del silenzio in questo brano, quasi una contrapposizione tra due estremi: il silenzio appunto e un duro muro di suono…? Cosa vuol dire per voi sperimentare all’interno di una cornice qual è quella del metal?
Gabriele
Volevamo fare qualcosa che non avevamo mai provato in passato. Qualcosa un po’ più “pazzo”, è nato quasi per scherzo, con questo grosso contrasto all’interno del pezzo stesso. Strofe quasi Massive Attack, questi stop un po’ Fantomas e bridge/chorus di chiaro stampo metal! Ecco che ad un certo punto e in determinate situazioni, anche il silenzio può acquisire la stessa importanza del suo opposto e al tempo stesso diventare anche vitale.
Alla fine l’idea dietro alle composizioni dei Pulse-R è quella di spingersi sempre un po’ più in avanti cercando di mettere insieme anche soluzioni apparentemente inconciliabili tra di loro, per creare qualcosa di unico nel bene e nel male. Non siamo una band da mezze misure o ti piacciamo oppure ci detesti!
Davide
L’ape, simbolo di castità e virtù, che nel folclore comune rappresenta l’anima di un defunto. Un insetto solitamente amato o rispettato (il che non capita spesso nel regno degli insetti). Perché un’ape in copertina?
Gabriele
In verità si tratta di una rara specie di ape. Un’ape solitaria, decisamente atipica, che non produce miele, ma che vive fuori dall’alveare. Un po’ ci assomiglia, perchè abbiamo la presunzione di fare le cose a modo nostro senza lasciarci troppo influenzare da quello che “è bene” fare. C’era molta attesa intorno a questo disco. Abbiamo cambiato un paio di bassisti e non è stato facile rimpiazzare un elemento come Mirko Serra. Per questo è stato necessario far maturare una nuova consapevolezza del nostro sound, diverso dal passato ma comunque riconoscibile. Ed in questo Vieri ha fatto un super lavoro: il collante perfetto tra batteria e chitarra.
Ad un certo punto, la scelta per questo particolare tipo di ape, ci è veramente apparsa come la più azzeccata per la cover di questo nuovo album.
Davide
La “Qua’ Rock” continua a pubblicare un catalogo molto interessante e tutto sommato coerente ed omogeneo. A che punto sei con la tua etichetta volendone fare un bilancio?
Gabriele
Volendo fare un bilancio, dopo poco più di un anno e mezzo che ci siamo attivati e prodotto/pubblicato fino ad ora 17 album che per noi sono comunque tutti di ottima qualità, sinceramente non potrei che essere molto felice e gratificato da tutto questo. Qua’Rock Records è ormai una realtà importante e consolidata nel panorama musicale. Una etichetta alternativa e diversa con un occhio rivolto alla musica ed alla proposta musicale piuttosto che alla “commerciabilitá” di un prodotto. Questo approccio é sicuramente vincente perché le pubblicazioni hanno sempre un grosso spessore artistico. Vedo in Qua’Rock Records quell’attitudine musicale che forse negli anni é andata persa in realtá discografiche più grandi. Non lo dico essendo chiaramente di parte, ma é sempre stata la nostra politica come etichetta indipendente.
Davide
Da discografico avrai una tua idea sullo stato dell’arte della musica in Italia e del mercato culturale italiano in generale…
Gabriele
Sicuramente siamo in una situazione molto particolare e l’argomento per la sua importanza meriterebbe senza dubbio molto più approfondimento. Cercando di sintetizzare, posso dire che il paradosso più grande è proprio il momento storico evolutivo e tecnologico che stiamo vivendo e che invece su tutta una serie di punti e aspetti appare più come assurda involuzione e decadenza. Quello che dovrebbe risultare più facile, immediato e ovvio rispetto al passato riguardo a gran parte di tutto il sistema informativo didattico culturale è invece in una fase che sembra dare esattamente l’effetto e il risultato opposto. Credo si debba rallentare tutte queste corse sfrenate su tutto e al tempo stesso lavorare ognuno nel suo piccolo ai cambiamenti giusti, necessari e fondamentali per tornare a correre si, ma con un nuovo passo e coscienza che più ci competa nella qualità e nell’essenza.
Davide
Quali sono le migliori band del momento dal tuo punto di vista? Quali quelle che stanno indicando più di altre una via per il futuro? Voi stessi come vi ponete rispetto al momento della creazione musicale tra passato e futuro, tra il tutto già fatto e il c’è ancora molto da fare, da scoprire, inventare?
Gabriele
Senza dubbio prediligo chi osa di più, chi più ricerca nuove soluzioni compositive, dalle cose più semplici alle più complesse, chi ha più il coraggio e l’umiltà di guardarsi indietro rielaborando geniali intuizioni del passato per poi riproporle in una nuova veste artistica e personale, sempre all’insegna di forti emozioni e della buona musica! Ovviamente nel tentativo c’è sempre chi rischia di esagerare, di estremizzare troppo o di cadere nel pericoloso vortice del “lo famo strano” a tutti i costi, ma anche questo può far parte del gioco. Dal mio punto di vista credo che una band come i Tool sia tra quelle che hanno inciso di più nel dare un “la” artistico evolutivo per molte altre band a venire e anche i Pulse-R penso che per certi aspetti possono ritrovarsi tra quelle. Per noi é probabilmente una sorta di pregio essere come siamo, perché siamo 4 persone molto diverse dal punto di vista musicale, basta vedere altri progetti in cui siamo stati coinvolti. I Pulse-R sono quindi la fusione ideale di questi mondi anche opposti tra di loro! Ci guardiamo indietro per andare avanti, ma siamo molto attenti alle realtá musicali di oggi e cerchiamo di integrarle e farle nostre attraverso il nostro gusto e la nostra visione sonora. Ogni volta cerchiamo di sfidarci e proviamo ad andare oltre noi stessi, ridisegnandoci e rimettendo in discussione ció che siamo. Chi cerca facili etichette troverá non poche difficoltá nell’ingabbiarci!
Davide
Scriveva William Burroughs (a cui per altro dobbiamo tra l’altro anche il termine “heavy metal”) che la musica è respiro. La musica è cibo. La musica è sesso. La musica è parola. La musica è libertà. La musica è vita. Senza musica non c’è esistenza, in fondo la vita nasce da elementi che si incontrano e si scontrano, dunque la vita nasce dalla musica e origina musica. Cos’è la musica secondo Pulse-R?
Gabriele
Grandissima e bellissima citazione che ci vede assolutamente concordi in tutto! La musica è la più antica, profonda, potente e completa forma d’arte e scienza! La musica è tutto.
Davide
Cosa seguirà?
Gabriele
Ad oggi credo che essere in grado di pubblicare un disco come Across the sky possa essere giá una grande traguardo per una band come la nostra. Non vogliamo dire che sia un punto di arrivo ma è sicuramente un disco che artisticamente farà la differenza per tutti noi, perché é stato un percorso importante sia dal punto di vista musicale che umano. A questo punto la nostra idea è capire il feedback che riceverá il disco e da lí ripartire in una direzione o in un’altra senza dimenticare chi siamo e cosa ci piace fare.
Davide
Grazie e à suivre…