La Bulgaria delle anime perse nei soldi e la moneta sempre sterco del demonio, con impressionante accuratezza e lirismo é descritta nella lieta scoperta del romanzo firmato dalla scrittrice e traduttrice bulgara Evtimova Zdravka, “Sinfonia”, vincitore tra le altre cose del Premio letterario “Balkanica” 2014. Definirlo semplicemente “romanzo corale al femminile” dice qualcosa ma dunque ben poco, del mirabile lavoro letterario di Zdravka. Che invece troviamo esser una narrazione potente e senza scrupoli del decadentismo occidentale e dell’Occidente decaduto. Perché la Bulgaria dei signori del denaro e della povertà che si confrontano a distanza, per poi venire a contatto e poi scontrarsi é un Est che spinge nelle nostre vite. Dove la voce di Moni e le voci delle altre donne, che ‘scrivono’ e si scrivono presenta il registo di drammi psicologici derivanti dal consumo e dalla mancanza di consumismo. Perfino nel momento delle scene che sanno di film di Kusturica. Moni è una grassa e ricca ereditiera figlia d’un boss ucciso; la signora Aneva è la moglie infelice d’uno degli uomini più potenti di tutta la Bulgaria e vuole fuggire in Germani, lontana dall’odiato marito. È una donna affascinante e corteggiata da molti uomini, ma è attratta da Di, la sua massaggiatrice; Di è la massaggiatrice d’Aneva, che alla signora fa pure girare la testa, e fa la cameriera nel bar del malfamato del porco Gozo, e verrà stuprata dal marito della signora. Di comunque è il perno del romanzo. Attorno al quale ruota tutto. Ché, chiaramente, ogni vita s’insaccherà nelle altre. In questo capolavoro c’è tanto amore insieme alla rinuncia dell’amore. Proprio in quanto spesso si sacrificano i sentimenti per il Potere. Le anime perse sono rinfrescate soltanto quando cercano vendetta. Insomma la fine è vicina. Sempre.
Nunzio Festa è nato a Matera, ha vissuto Pomarico e vive in Lunigiana.
Giornalista, poeta, scrittore.
Collabora con Liguria Today, L’Eco della Lunigiana, Città della Spezia, La Voce Apuana e d’altri spazi cartacei e telematici, tra i quali Books and other sorrows di Francesca Mazzucato, RadioA, RadioPoetanza e il Bollettino del Centro Lunigianese di Studi Danteschi; tra le altre cose, ha pubblicato articoli, poesie e racconti su diverse giornali, riviste e in varie antologie fra le quali:
Focus-In, Liberazione, Mondo Basilicata, Civiltà Appennino, Il Quotidiano del Sud, Il Resto.
Per i Quaderni del Bardo ha pubblicato “Matera dei margini. Capitale Europea della Cultura 2019” e “Lucania senza santi. Poesia e narrativa dalla Basilicata”, oltre agli e-book su Scotellaro, Infantino e Mazzarone e sulle origini lucane di Lucio Antonio Vivaldi; più la raccolta poetica “Spariamo ai mandanti”, contenenti note di lettura d’Alessandra Peluso, Giovanna Giolla e Daìta Martinez e la raccolta poetica “Anatomia dello strazzo. D’inciampi e altri sospiri”, prefazione di Francesco Forlani, postfazione di Gisella Blanco e nota di Chiara Evangelista.
Ha dato alle stampe per Historica Edizioni “Matera. Vite scavate nella roccia” e “Matera Capitale.
Vite scavate nella roccia”; come il saggio pubblicato prima per Malatempora e poi per Terra d’Ulivi “Basilicata. Lucania: terra dei boschi bruciati. Guida critica.”. Più i romanzi brevi, per esempio, “Farina di sole” (Senzapatria) e “Frutta, verdura e anime bollite” (Besa), con prefazione di Marino Magliani e “Il crepuscolo degli idioti (Besa).
Per le edizioni Il Foglio letterario, i racconti “Sempre dipingo e mi dipingo” e l’antologia poetica “Biamonti. La felicità dei margini. Dalla Lunigiana più grande del mondo”.
Per Arduino Sacco Editore “L’amore ai tempi dell’alta velocità”.
Per LietoColle, “Dieci brevissime apparizioni (brevi prose poetiche)”.
Tra le altre cose, la poesia per Altrimedia Edizioni del libro “Quello che non vedo” (con note critiche di Franco Arminio, Plinio Perilli, Francesco Forlani, Ivan Fedeli, Giuseppe Panella e Massimo Consoli) e il saggio breve “Dalla terra di Pomarico alla Rivoluzione. Vita di Niccola Fiorentino”.
Per Edizioni Efesto, “Chiarimenti della gioia”, libro di poesie con illustrazioni di Pietro Gurrado, note critiche di Gisella Blanco e Davide Pugnana.
Per WritersEditor, la biografia romanzata “Le strade della lingua. Vita e mente di Nunzio Gregorio Corso”.
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