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Il mistero di Owland – Ilaria Sandei

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Un ibrido tra il fantasy e thriller costruito in modo semplice ma logico, costantemente permeato da un’atmosfera di suspense che incuriosisce il lettore coinvolgendolo fino alla fine del romanzo. Una trama ben ordita i cui tasselli s’incastrano man mano nell’intreccio e svelano segreti e misteri di un paese lontano, quasi in un’altra dimensione, sospeso nel tempo e nello spazio, tanto da non essere ambientato in nessun particolare periodo storico, in nessun anno specifico. Il lettore può solo intuire che si tratta del presente, ma senza conferme visto che molti particolari e altrettanti oggetti, come un semplice accendino, ad Owland sono sconosciuti. Un orologio con i numeri romani è la porta che consente a Davide, il protagonista, di raggiungere questo strano posto e di trovarsi, involontariamente, coinvolto in un orribile caso di sparizioni di bambini, famiglie distrutte, abitanti terrorizzati, individui ambigui e strani animali meccanici che compaiono ogni volta che qualcuno viene inghiottito dal nulla. E Davide, suo malgrado, indossa i panni del detective, assiduo e caparbio, determinato ad arrivare alla conclusione della vicenda e a fermare il pericoloso, pazzo criminale che si nasconde dietro questa follia. La follia di voler controllare le persone, di credere che si possa raggiungere la perfezione eliminando i ricordi, la presunzione di credersi un Dio e poter giocare con la vita altrui decidendone la morte e la metamorfosi, impossessandosi del corpo e della mente del malcapitato. Il mistero di Owland (Akkuaria, pp. 166, € 12,00) di Ilaria Sandei, secondo classificato alla seconda edizione del Premio Letterario Internazionale Fantasy Way nel 2013, non pecca certo di originalità, almeno dal punto di vista della narrazione. I temi sono conosciuti e più volte utilizzati, ma sono affrontati dalla giovane autrice in modo semplice e spigliato, descritti con un linguaggio e uno stile narrativo fluido e non banale. Catalizza l’attenzione sui passaggi giusti, crea tensione nei momenti adatti e induce alla riflessione e a elaborare collegamenti logici, tutte qualità che rendono il romanzo adatto ad un pubblico eterogeneo, ma in particolare per i giovani. Fantasy e thriller sono i due filoni letterari su cui ruota il romanzo e di entrambi vengono rispettate le caratteristiche tipiche: il viaggio in un mondo sconosciuto e lontano, oggetti magici che hanno il potere di determinare la durata e la destinazione dell’avventura vissuta e animali parlanti intrecciati ad efferati omicidi, misteriose scomparse, oggetti macabri e giocattoli dalle fattezze umane che ricordano le peculiarità fisiche dei bambini di cui si sono perse le tracce. Il tutto accompagnato, all’inizio di ogni capitolo, da una sorta di filastrocca che anticipa l’evolversi della narrazione e immerge il lettore in una sorta di preannunciata attesa di qualcosa, come una lugubre e spaventosa cantilena intonata dagli interpreti dei classici film horror.

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