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Intervista con Vittorio Cane

6 min read

Comunicato Stampa:
Vittorio Cane
Palazzi
il nuovo album, dal 21 Ottobre,
da Innabilis/ New Model Label, dist. Audioglobe ed in tutti gli store digitali
 
 
Tre anni di distanza tra un disco e l’altro. Era successo già tra il primo e il secondo disco di Vittorio Cane.
“Palazzi” ci mostra un Vittorio più maturo e sicuro dei suoi mezzi, come autore e come interprete.
I “Palazzi” del titolo sono quelli in cui viviamo, nascondono tante vite diverse, che poi si rincontrano per le strade delle nostre città.
L’album è stato preceduto dal singolo “Quello che”.
Spicca la collaborazione nel brano “Sto Bene” con lo scrittore Christian Frascella, (autore di romanzi di successo come “Mia sorella è una foca monaca” e  “La sfuriata di Bet”).
 
Concerto di presentazione: 
 
25 Novembre 2011 @ Hiroshima Mon Amour – Torino
 
Altre date in via di definizione
 
Tracklist: 1. Quello che / 2. Mai / 3. Umano / 4. A Milano / 5. Sto bene / 6. Non ne ho / 7. Palazzi / 8. Responsabilità / 9. Qui / 10. A casa mia
 
Vittorio Cane – Biografia in breve
 
Fuori da ogni schema eppure profondamente pop. Vittorio Cane (nome d’arte di Claudio Cosimato) ha saputo fondere queste due anime, creando uno stile unico ed un nuovo approccio alla canzone d’autore, che ha fatto scuola a Torino e nel resto d’Italia. Il suo debutto, con il cd autoprodotto “Vittorio Cane” risale al 2005, e da subito si è fatto notare nei circuiti più undreground mentre con “Secondo”, pubblicato da Innabilis / New Model Label (2008), la musica di Cane è arrivata anche a canali televisivi mainstream come MTV ed All Music e a media nazionali.
Tra le collaborazioni di quel disco spiccano la partecipazione di Remo Remotti in “Conclusione” ed il duetto con Mao nel singolo “Ci Proverò”.  Per oltre due anni e mezzo il cantautore torinese si è esibito per club in tutta Italia, da solo o accompagnato da una band, con la presenza quasi fissa di Deian e, tra i vari concerti, va ricordata la partecipazione al Traffic Festival di Torino nel 2009, in apertura a Nick Cave. Vittorio Cane inoltre ha pubblcato una raccolta di testi e scritti vari dal titolo “Terzo Tempo” per l’editore Torinopoesia.
“Palazzi” è il terzo album, pubblicato da Innabilis / New Model Label, dist. Audioglobe.
 
 
Deian Martinelli: organo elettrico e pianoforte.
Alessandro Muner: tromba.
Francesco Cecio Grano: sax.
Marco Piccirillo: basso.
Alesandro Arianti: mellotron e glockenspiel.
Beatrice Zanin: violoncello.
Paolo Spaccamonti: chitarra elettrica.
Tristan Martinelli: piano.
Vittorio Cane: voce, chitarra acustica, chitarra elettrica, basso, organo, pianoforte, synth e batteria. 
 
Intervista
 
Davide
Ciao Vittorio. Perché Vittorio Cane e non Claudio Cosimato?
 
Vittorio Cane
Vittorio in stile di re torinese, Vittorio Emanuele, anche se non sono monarchico, Cane come contrapposizione. Ma soprattutto perchè mi fa andare indietro nel tempo.
 
Davide
Sui cantautori a Torino… La rivista “Rumore”, a proposito della compilation “San Salvario da mezzanotte, alle quattro” ha scritto che “sono tra noi… sono i cantautori marziani torinesi, rappresentanti di una scuola senza eguali, oggi, nel Belpaese…” E di te: «Un artista proveniente da una Torino obliqua, sotterranea, visionaria e cantautoriale. E dietro di lui si muove un’interessantissima scena subalpina di chansonniers licantropi» 
Ti piacciono queste definizioni e cosa ne pensi? È arrivato forse il momento di parlare anche di una qualche scuola “torinese”?
 
Vittorio Cane
A volte le definizioni fanno un po’ ridere, comunque mi piaciono. La Scuole torinese forse esiste.
 
Davide
Una domanda sull’amore per la musica e sulla funzione della musica nella tua vita… Una volta hai cantato  …e c’è la musica che mi salva / che mi allontana / che mi emoziona / e c’è la musica la mia padrona / mi allatta mi rasserena…
Come e perché hai cominciato a scrivere canzoni? 
 
Vittorio Cane
Per caso, da ragazzino ho imparato a suonare la chitarra, perchè il calcio mi aveva stufato e la musica stupito, così ho cominciato a scrivere canzoni. La prima che ricordo si intitolava “Lamiera”.
 
Davide
Quello che“… è il singolo che anticipa l’uscita del cd. Anzitutto mi incuriosisce, in un tempo in cui non ci sono quasi più giradischi nelle case, il fatto che si stia ricominciando a stampare dei 45 giri 7 pollici in vinile (lo ha di recente fatto anche Alessandro Ristori e i suoi Portofinos). Come e perché è nata questa decisione?
 
Vittorio
Purtroppo per un problema tecnico il 45 giri non è stato possibile stamparlo, ma l’idea mi piaceva perchè ho sempre trovato irresistibili quei dischetti lì.
 
Davide
Quando elabori un testo, cosa determina o come descriveresti la tua poetica? Quali scrittori e poeti o libri, inoltre, sono stati fondamentali nella tua formazione (nel senso umanamente più ampio)?
 
Vittorio Cane
John Fante su tutti. Mi è piaciuto molto il libro che ha scritto Sorrentino.  Ora sto leggendo l’ultimo di Frascella dopo i primi due sempre molto belli. Mi piacciono le storie che riesco a capire e sento vicine.
 
Davide
E per quanto riguarda la tua formazione musicale?
 
Vittorio
Autoditatta in tutto.
Ascolto la musica italiana anni 60/70, il soul americano, i primi bluesmen.
 
Davide
Com’è nata la collaborazione con lo scrittore Christian Frascella in sto bene?
 
Vittorio Cane
Ci siamo conosciuti artisticamente, quando abbiamo fatto una serata assieme al Circolo dei  Lettori di Torino.
A me il suo libro, a lui il mio cd, dopo qualche mese mi ha mandato una mail con un testo in allegato, chiedendomi se mi sarebbe piaciuto musicarlo, così è nata “Sto bene”.
 
Davide
Cosa hai provato ad aprire il concerto di Nick Cave al Traffic?  
 
Vittorio Cane
Tensione e felicità per il fatto che era una cosa molto importante.
 
Davide
Prendiamo come spunto un’altra recensione che ti riguarda: “Una voce inconfondibile, volutamente sgangherata, che canta storie surreali e fa venire in mente Rino Gaetano (ma anche il malinconico e rabbioso Piero Ciampi)”. Il canto ha ancora oggi, in alcune etnie cosiddette primitive, il compito fondamentale di liberare dalla sofferenza, di alleviare il dolore, di esorcizzare il male… così diceva De Andrè… Per te, cos’è la voce, il canto?
 
Vittorio Cane
Scrivere allontana i pensieri anzi li trasforma, è una buona cura. Il cantare una conseguenza.
 
Davide
Per salutarci, ci regali una delle tue poesie inedite pubblicate nel libro “Tre tempi”?
 
Vittorio Cane
 
Il cane bianco
 
una lucertola sul muro sono buono te lo giuro,
4 galline bianche tutte per un gallo nero,
da qua sopra vedo un silenzio tutto verde,
scendo in basso mi sorride il cane bianco.
 
Davide
Ci sono da segnalare altri concerti dopo quello di presentazione all’Hiroshima Mon Amour del 25 novembre? Chi ti accompagnerà?
 
Vittorio Cane
Delle date se ne sta occupando una nuova agenzia torinese AncheNo, Ci sarà una presentazione alla Fnac, poi a Bra e Bologna. Ma la vera “tour” inizierà a gennaio.
Dove potrò andrò con la band composta da Deian all’organo elettrico, Luca Mignacca alla batteria e il nuovo acquisto Cato al basso.
 
Davide
2005, 2008, 2011… Un fatto casuale per cui non dovremo aspettare fino al 2014 un tuo nuovo disco? Ciao e grazie.
 
Vittorio
Eh chissà, quelle cose quando son pronte arrivano. Per ora si è viaggiato al ritmo di tre, per il futuro non lo so.

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