A.
Il sonno lentamente finisce e svegliarmi è quello che
non vorrei solo mi alzo per andare alla finestra
trascinando passi dal suono estraneo e mentre avanzo
il buio si ritrae l’aria si impregna di una bontà indulgente
Non oso più ricordare ciò che sognai jadis
lo specchio che non restituisce il mio corpo il piacere
dell’ossessione pomeriggi con la testa riversa
e lo stomaco pieno di spine
Tutto
arrossisce e va a nascondersi scivola combacia si incastra
sparisce Et la lumière me envahit
Sollevo la mano contro il sole per proteggermi gli occhi
e in trasparenza je vois l’ordito di me morta dentro me
viva – sento muscoli e tendini che si contraggono
e le arterie che iniziano a pulsare Vorrei
stringermi tra le braccia poggiare la testa su questa
bellezza e piangere Nella piena luce del giorno
il suono della mia stessa voce mi commuove ed anche
l’odore che la pelle ingenua emana sembra brillare
Nella piena luce del giorno definitivamente entro
nel mio corpo nuovo Corpo celeste
L’anorexie, elle dit, c’est seulement
une façon pour se soustraire à l’autre.
L’anorexie, il dit, c’est seulement
une façon pour s’imposer à l’autre
à travers le regard.
Giusi Palumbo