Viaggio dentro un libro
Sarete tutti sicuramente lettori appassionati, dediti magari più a un genere che a un altro, ma in ogni caso sarete persone che divorano letteralmente le pagine. O magari invece somiglierete di più a quei personaggi che le centellinano meditativi una ad una, assaporandone lentamente il gusto, il sapore e l’aroma. Ma, chiunque voi siate, vi siete mai chiesti cosa c’è realmente “dentro” a un libro?
No, non sto parlando della carta, dell’inchiostro o delle tecniche di rilegatura. Niente affatto. Io vi chiedo di guardare molto più in fondo, ancora più internamente, quasi in trasparenza, vi sto domandando di cogliere quella che è in realtà la “vera” essenza di un libro.
Un libro, in sostanza, è un cadavere sepolto che aspetta di essere disseppellito. Una mummia appositamente conservata perché voi la possiate scoprire. Un segreto costruito accuratamente come un puzzle, che vi svelerà i suoi misteri lentamente, uno alla volta, in un raffinatissimo gioco di enigmistica.
Ecco perché, in fondo, “ogni” libro è un giallo.
L’autore quando immagina un libro, prima inventa una storia e poi la smonta. Per offrirvela a piccoli pezzi. Prima edifica una costruzione complessa, e poi la abbatte. Perché voi possiate, come gli archeologi, trovare i frammenti e ricostruirla. In pratica ogni autore è allo stesso tempo genitore amorevole e crudele assassino.
Quando la sua creatura è perfetta, capace di camminare sulle sue gambe, in grado di affrontare a testa alta il giudizio del mondo, egli la smembra, per poi con somma cura ricomporla minuziosamente in minime parti che vi offre, gradatamente e su un vassoio d’argento, perché anche voi possiate, finalmente amarla. E conoscerla, e comprenderla e farvi trascinare in quella passione senza uguali che è la lettura di un libro.
Ogni libro infatti ha una porta, un’apertura celata, sapientemente nascosta, che si schiude in un momento diverso per ciascuno di noi. C’è sempre una pagina, un capitolo, forse perfino anche solo un paragrafo che è in grado di catturarci e di mantenere, da quel momento in poi, totalmente avvinta la nostra attenzione.
Ecco, quello è un istante magico, l’attimo esatto in cui si verifica la specifica combinazione tra fascino e mistero che il nostro autore ha così sapientemente predisposto per noi. Ora non sarete più capaci di posare quel libro, non potrete più interrompervi, detesterete chiunque si intrometta tra voi e quelle pagine, disposti a fulminare chiunque si azzardi ad interrompervi.
Ebbene, questa non è magia occulta, ma semplicemente scienza, tecnologia e conoscenza meravigliosamente applicate.
Questa ardita combinazione di eventi costa all’autore sudore e fatica, richiede ingegno, applicazione e metodo, ed è un meccanismo affascinante, che quando scatta, come una raffinatissima trappola, non perdona.
Siete già predestinati a caderne vittima nel momento stesso in cui avete dischiuso il volume. Dopo il retro della copertina, dopo le dediche e i ringraziamenti dell’autore, dopo la prefazione, l’introduzione e la prima riga della prima pagina del primo capitolo già non avrete più scampo. Siete perduti. Cadrete in questo magnifico trabocchetto costruito ad arte e, come Alice nel Paese delle Meraviglie, finirete in un pozzo senza fondo che termina solo con la parola fine.
Sabina Marchesi