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Alla fine della notte

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Alla fine della notte
(Stefano Fantelli – Mobydick, 2003)

Stefano Fantelli è uno che con la penna ci sa fare, si dice così pure se la penna nemmeno in ufficio la usa più nessuno, ora come ora si fa tutto col computer. Stefano Fantelli è uno che m’ha scritto una lettera al Foglio che era un racconto bellissimo dove lui parlava con Hemingway che gli mancava mezza faccia per via della fucilata e con mezza bocca gli diceva che lui non sapeva scrivere. Certo che uno come Hemingway certe cose le può dire, mica siamo qui a parlare di Baricco e Faletti, lui se lo può permettere di tirare gli orecchi a uno scrittore in erba e dire: "Fai brillare la tua fiamma, Steve", che poi Steve sarebbe lui, l’autore, Stefano Fantelli, insomma. Dice bene Guccini che gli americani ci fregano con la lingua. Insomma, per finire di divagare, Stefano Fantelli ha scritto cinque bei racconti che in comune c’hanno davvero poco, forse solo lo stile, ma è già tanto se si pensa alle cazzate che pubblica Minimum Fax. Cinque racconti che non sono tutti uguali, no, ci sono due che mica m’hanno convinto fino in fondo, ma forse sono troppo difficile e non me lo posso permettere, ché tra me e Hemingway c’è come tra Paolo Conte e uno uscito da una scuola di musica, tutti e due suonano il piano ma la differenza si vede. Steve ci sa fare, ragazzi, ché due racconti sono davvero scritti bene, l’ultimo che racconta la storia di Xxx, un amore impossibile e il primo che parla del Brujo, un uomo abbastanza folle da fidanzarsi con una fata. E poi Steve c’ha pure vinto un premio con questo Alla fine della notte, il premio "Navile -. Città di Bologna 2003", pure se tutti dicono che i premi contano un cazzo a qualcosa serviranno, no? Insomma se volete questo libro scrivete all’editore, ché si sa noi editori piccini ci trovate male, ma a volte l’acquisto merita la fatica, pure se Faletti e Manfredi ve li tirano dietro appena ficcate il naso dentro una libreria. Mobydick c’ha la sede a Faenza in Corso Mazzini al numero 85, il telefono è 0546/681819 e il sito internet www.mobydickeditore.it. E poi mi sa che questo Steve un giorno o l’altro pubblica pure con Il Foglio, se mi scrive un romanzo a modo, ché i racconti si vendono male, non mi chiedete perché ma si vendono male, lo dice pure D’Orrico sul Corriere della Sera e allora sarà vero, credo. Ora non è che al Fantelli gli cambierebbe la vita passare da Mobydick al Foglio, però a me l’idea d’aver scoperto un altro che ci sa fare mi solletica l’ego. Vuoi vedere che c’ha ragione Giulio Mozzi? Cosa scrivo a fare se tanto non son buono, meglio che legga parecchia roba che m’arriva, magari scovo dei campioni e poi gli rubo il posto alla Sironi.

Gordiano Lupi

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