KULT Underground

una della più "antiche" e-zine italiane – attiva dal 1994

Quel pomeriggio alla CTO…

7 min read

Questo mese abbiamo lo scoop… questo mese facciamo lo scoop…
Siamo stati invitati a vedere una versione BETA di "
Escape from Monkey Island" in CTO. E noi ci siamo ovviamente precipitati…
Quello che segue è il diario (più o meno fedele) di quel pomeriggio.

Quel pomeriggio alla CTO…
(tratto dalle memorie di Giovanni e Simone)

Modena – Strada Scaglia Est 134
Ore 14.05

Finalmente, dopo aver salutato il nostro caro (!) caporedattore Marco, ci fiondiamo, in macchina. La strada è tanta e nuova, ma abbiamo con noi tutto l’indispensabile: cartine, il cd con tutti i numeri di Kult Underground, addirittura i badge personalizzati, macchina fotografica digitale, con la quale ritrarre l’evento, e una buona dose di curiosità. È la prima volta che riusciamo a liberarci dai nostri impegni per andare ad un appuntamento organizzato dalla CTO e speriamo che sia l’inizio di un’abitudine. Il nostro contatto in sede è Andrea Giacchino, Assistante Ufficio Stampa di Silvia Voltan, con la quale siamo sempre in contatto per le novità CTO nel panorama videoludico. L’appuntamento è per le ore 15.30
Mi metto al posto del navigatore mentre Simone, con fare tranquillo di chi conosce perfettamente le vie, si appresta a guidare.

Zola Predosa – Via Roma 32 – Magazzini CTO
Ore 15.50
Pazzescamente in ritardo, causa traffico su
autostrada3 vediamo lo stabilimento della CTO che funge da magazzino della ditta. Chissà quanti videogiochi dovrebbero esserci lì dentro… Simone trattieni la bava, perché dobbiamo trovare gli uffici e siamo già in ritardo, gli urlo, mentre il mio pessimismo cronico inizia a farsi sentire… non ce la faremo mai…
Le vie sono tortuose e per di più le nostre cartine realizzate su PC si rivelano incomplete: siamo sul punto dove è segnata la X ma evidentemente qualcuno ha deciso di soppiantare gli uffici con un’enorme tratto di tangenziale. Ma forse non siamo così lontani…

Zola Predosa – Via Piemonte – Uffici CTO
Ore 16.10
E finalmente ci siamo. Entriamo dentro e dopo aver lasciato i dati alla segretaria, in attesa che ci raggiunga il nostro contatto, io faccio una capatina in
ritirata1. Appena esco vedo Andrea che ci dice che la saletta riunioni, dove doveva avvenire la presentazione della BETA, è occupata da una mega riunione e che al peggio l’avremmo vista su di un altro computer2.
Usciamo quindi e ci rechiamo giù da una rampa verso gli STUDIOS della CTO, dove avvengono le
localizzazioni dei giochi4.
Una volta entrati scopriamo che la saletta si stava liberando perché la riunione era finita… mai un traffico in autostrada era stato così beneaugurante nei nostri confronti… Comunque, faccio appena in tempo a scorgere un tizio uscire con un
manubrio di motocicletta5 in mano.
Intanto Simone pone una serie di domande ad Andrea… lui ovviamente non ha fatto 2+2.

Simone – Naturalmente la mia
professionalità6 mi impone di chiedere chi si occupi delle traduzioni anche perché la sala delle stesse non è esattamentente lo stereotipo che ci si crea mentalmente: la stanza infatti è fatta da due file contrapposte di scrivanie dove, sorvolati da astronavi di Star Wars ed gadget vari, lavorano i ragazzi del processo di localizzazione che, come Andrea mi ha precisato, non sono linguisti, ma ragazzi che grazie ad una profonda conoscenza del mondo dei videogiochi e a competenze linguistiche acquisite sul campo, sono i più adatti a svolgere questo lavoro. Infatti, contrariamente alla media dei programmi e/o libretti di istruzioni che smanettoni come me si ritrovano fra le mani, nei prodotti CTO sì può sentire la mano di chi i giochi li ha provati veramente. Vi immaginate Guybrush che parla in un italiano accademico e con espressioni dialettali tradotte alla lettera? Solo chi ha viaggiato a lungo per il mare dei Caraibi ed ha sfidato LeChuck può capire veramente lo spirito di Mr. Threepwood.

Al fine entriamo nella
saletta: e wow… un bell’impatto. Non sto a descriverla perché la vedrete nelle foto accluse a questo articolo… immaginate, oltre a quello che vedrete, anche il suono 3D che proveniva da un bel numero di casse Bose appese sapientemente in questa sala multimediale. Ovviamente per coordinare tutto ciò era presente anche una saletta di regia.
Subito dopo essere entrati è arrivato un altro ragazzo, Gabriele, con la BETA di Monkey. Dopo aver installato la BETA e attivato il sonoro 3D per il computer che avremmo usato, per la prova partiamo verso Monkey Island…
Ed è un bel viaggiare…
Dopo alcuni attimi, quello che vedevamo girare sullo schermo veniva fedelmente riproposto anche nei due maxischermi all’interno della sala… mi ci vorrebbe anche a me una saletta così in casa…
Iniziamo a gustarci l’introduzione
spettacolare7 e divertentissima del gioco. Finita la stessa siamo davanti al primo puzzle da risolvere. Legati all’albero maestro della nostra nave dobbiamo liberarci con il nostro intuito e approdare sulla terra.
Il gioco, passato da un’ambientazione 2D dei tre episodi precedenti, ad un mondo 3D dell’episodio imminente, non ha perso la sua verve di sempre. Il motore del gioco poggia su quello di
GRIM FANDANGO8, prima avventura 3D di LucasArts, uscita all’incirca due anni fa. Quindi addio al sistema punta e clicca tanto caro agli avventurieri LucasArts. Devo dire comunque che questo piccolo sacrificio è presto dimenticato e ci si impratichisce subito con i comandi che possiamo impartire da tastiera9.
Mentre andiamo avanti nell’esplorazione della
BETA10 ritroviamo tutte quelle cose care ai fedelissimi di MI: scimmie, pirati, vodoo e musica caraibica11.

Simone – Il gioco12 conferma tutte le sue potenzialità. La perdita dello SCUMM13 non si fa sentire. Il sistema di controllo è agile e ci permette di sfruttare l’ambiente 3D in maniera egregia. Basti citare la scena introduttiva nella quale dobbiamo dilettarci a fare i moderni14 Maradona. L’isola iniziale è composta da quattro locazioni ognuna delle quali estremamente ben caratterizzate. L’umorismo è rimasto fedele a quello dei vecchi tempi: mi sono ritrovato a ridere a crepapelle per battute tipicamente Monkeyane basate su controsensi. Per tutto il tempo nel quale ho giocato, il tempo è volato posso dirmi di essermi veramente divertito. Le immagini non rendono giustizia: vi consiglio vivamente di provare un demo appena possibile15, in quanto solo le voci e i movimenti possono essere esaurienti quando si parla di questa saga.

Mentre
Simone giocava a EFMI16 io scattavo qualche altra foto nella saletta, fermandomi di quando in quando a rimirare come Simone riusciva nell’ordine a:
liberarsi dall’albero maestro, a chiacchierare con i pirati nell’isola, a rompere lo
schermo del computer 17
Dopo ben 1 ora e mezza di prova, soddisfatti come non mai decidiamo di andare a recuperare Andrea che ci stava raggiungendo proprio in quel momento. Ci chiede le nostre impressioni: beh ovviamente favorevolissime; rimaniamo d’accordo per eventuali prossime occasioni che sinceramente difficilmente mancheremo. Ci da un biglietto da visita e dopo aver salutato ancora Silvia, ci chiede se vogliamo provare ad uscire con i badge della CTO per vedere i tempi di reazione dell’addetta all’ingresso… io eviterei e infatti veniamo subito braccati e "costretti" a lasciare i badge… peccato… girano voci che l’addetta abbia una mira incredibile con la cerbottana e Simone si è ripromesso, per la prossima visita, di provare a fuggire per metterla alla prova…

Zola Predosa – Esterno Uffici CTO
Ore 18.00 quasi

Dopo l’ultima
foto davanti agli uffici CTO 18ci avviamo alla nostra macchina contenti di questa esperienza e speranzosi di un prossimo incontro con questi ragazzi che da anni ormai ci regalano bellissime esperienze con le traduzioni dei giochi più in del momento.
A presto.
Simone Rebucci e Giovanni Strammiello

1
sono sempre pur un comune mortale, anche se in CTO…

2
elemento che certo non manca alla CTO

3
probabilmente conveniva non farla…

4
in realtà i dialoghi sono doppiati al di fuori dell’azienda, ma tutto il resto delle traduzioni è fatto qui

5
dovete sapere che la X-Tecnologies, marca di riferimento per periferiche joypad e joystick, distribuita sempre da CTO, ha stretto un accordo con la Ducati per la sponsorizzazione di tale periferica… e se fate 2+2 pensate qual’è il titolo Electronic Arts, basato su motociclette, distribuito da CTO, che sta per uscire e avrete un quadro completo su quello che stavano testando poco prima del nostro arrivo nella saletta… comunque io non vi ho detto niente e questa nota voi ve la state sognando…

6
curiosità sfegatata

7
ancora in inglese in questa fase

8
riveduto e corretto per sfruttare appieno la potenza di calcolo degli attuali PC

9
ma scorgiamo dal menu delle opzioni, che si potrà usare anche un joypad

10
siamo rimasti soli nel frattempo, perché Andrea è molto impegnato in questo periodo pre-SMAU e pre-natalizio

11
resa benissimo grazie anche al favoloso impianto audio a nostra disposizione nella saletta

12
pur essendo strettamente in beta come confermato da un crash e dalla impossibilità di effettuare salvataggi

13
che sin da Maniac Mansion era il punto di riferimento per le avventure grafiche 2D di LucasArts

14
o antichi dato che stiamo parlando dell’epoca dei pirati

15
ed è già possibile… sul sito di LucasArts. Ce ne sono ben 3: da una limitata ad una più completa (di circa 112 MB).

16
significa Escape From Monkey Island, che significa fuga da Monkey Island… che è il titolo di questa nuova saga…

17
ma solo nel gioco: la con crepa sulla telecamera dell’ambiente 3D rimarrà con questa crepa e ogni volta che passarete da quella locazione durante il gioco rivedrete la crepa… provare per credere!

18
in mezzo ad un parco macchine che sembra essere stato preso pari pari da una versione di NEED FOR SPEED

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