Calma non è un titolo di un telefilm o l’ultimo videogioco e nemmeno un gioco di parole. Si tratta delle due soluzioni più diffuse per il Data Storage (DS).
Un giorno avete comprato il vostro bel server (chi non ha un server a casa propria ai giorni nostri ?), ovviamente potentissimo e con un bel disco da 30GB. Bene dopo qualche mese il disco è quasi pieno e quindi pensiamo ad aggiungere un nuovo disco; altri 30GB. Dopo poco tempo abbiamo bisogno d’altro spazio (sapete com’è, a forza di copiare su disco i DVD ….) e in vena di pazzie aggiungiamo un bel disco da 60GB. Magari vinciamo al superenalotto e ci compriamo un disco da sogno da 80GB e abbiamo finito lo spazio. Grande sconforto, effettivamente 200GB di disco sono un po’ pochini. Così abbiamo ottenuto una macchina di gran capacità, con un accesso ai dischi sicuramente non ottimizzato e se per caso dobbiamo installare un sistema operativo o fare un backup ci passa la voglia di farlo. Ecco perché si è pensato a strutture con il solo compito di archiviare e gestire dati, slegate completamente dal o dai server che poi utilizzano effettivamente le risorse. Non è di certo una novità, infatti, i vecchi mainframe a nastro se li ricordano tutti, ma considerato i tempi d’accesso che al giorno d’oggi sono richiesti per prelevare informazioni, un nastro è l’ultima cosa che ci serve.
Prendiamo in considerazione la prima tecnologia DS: SAN (Storage Area Network).
Il concetto è semplice, si prende un’unità indipendente, la si configura con velocissimi dischi con interfaccia proprietaria, si sviluppa un hardware e un software ad hoc per la DS e si collega al server tramite fiber channel. Questa soluzione è sicuramente la più performate possibile (si può arrivare a 19TB di spazio, a 6400MB/s, ecc.) la più sicura (si stimano cinque minuti di blocco l’anno) ed ovviamente la più cara (si superano i 150 milioni come ridere).
Pensate ad un treno in corsa con un vagone. La locomotiva è il nostro server ed il vagone la SAN. Se i passeggeri aumentano (vedi utenti) possiamo aggiungere vagoni in proporzione, se i vagoni sono troppi, se gli utenti voglio andare più veloci; basta cambiare la locomotiva senza bloccare o ancor peggio stravolgere il nostro servizio.
Lo svantaggio è che comprato un vagone devo agganciarlo alla locomotiva giusta e viceversa. Quindi sicuramente per una grossa impresa è la scelta migliore, ma va ponderata sotto tutti gli aspetti anche perché una volta scelto che tipo di locomotiva comprare vuole conservato a lungo.
Considerato il fatto che al mondo i produttori non sono tanti non esiste una vera e propria concorrenza, si cerca semplicemente di dare servizio e prestazioni.
Vi indico come sempre i siti dei leader di mercato del momento per specifiche, prezzi e se volete (beato chi può) ordini.
www.emc.com
www.ibm.com
www.hp.com
www.compaq.com
La seconda tecnologia DS: NAS (Network Attached Storage)
I principi base di questa scelta sono sempre li stessi, cioè creare un’unità indipendente dal server per la gestione dati, sicura, affidabile, ecc. La filosofia di base è completamente diversa, cioè il motto è di fare con ciò che si ha. Quindi metto insieme un case da pc, un controllore scsi, 5 o 6 dischi da 30Gb, un sistema operativo come Linux configurato per gestirmi in modo corretto le operazione di I/O, una scheda di rete 100/1000Mb, il supporto alla maggior parte di protocolli di rete ed ecco la mia NAS. Può sembrare riduttivo, ma fino ad un certo punto. Tenete conto che i dispositivi NAS sono black box che collego in rete e in modo automatico mi rendono disponibili online e senza farsi troppi problemi sul tipo di server o protocolli di rete, una spazio di DS che può raggiungere i 240GB. Considerando che un NAS del genere può costare attorno ai 10 milioni non è certo fuori mercato anzi. Questo è quello che alcune case come Quantum con Snap, Raidtec, Network Appliance ed altri fanno; cioè sviluppare piattaforme hardware dedicate alla gestione ottimale dei dischi e sviluppare un software appositamente per eseguire le normali operazioni di I/O nel miglior modo possibile. Per sfruttare il paragone pensate sempre ad un treno con un vagone. Il server è la stazione principale ed il NAS la stazione di linea. La locomotiva (vedi rete) trasporta gli utenti in giro tra le stazioni. Se gli utenti aumentano, si aggiungono stazioni, se si vuole andare più svelti o si potenziano le stazioni (NAS e server main) o si potenzia la locomotiva (rete).
Il grosso vantaggio di questa scelta come potete capire è il costo, la possibilità di comprare le stazioni da chi vogliamo (quindi non siamo più legati al produttore), la facilità di reperire maggiori produttori di NAS, la facilità di gestione poiché sono strutture composte da componenti di uso comune (HD SCSI, schede di rete, ecc.)
I grossi svantaggi sono la sicurezza (si stima otto ore di blocco l’anno) e il rischio di appesantire enormemente il traffico di rete.
Come al solito i siti:
www.snapserver.com/europe
www.raidtec.com
A voi la sentenza su chi vincerà lo scontro. Alcuni pensano che non ci sarà scontro visto che coprono fasce di mercato diverse, c’è chi dice il contrario, chi pensa che il NAS prenderà il sopravvento, chi tifa per le SAN, ecc.
Io ho ragionato come sempre da povero…… se fossi il NA di una ditta che vive sul DS comprerei SAN, se fossi una media azienda che ha bisogno di spazio comprerei NAS, se fossi pieno di soldi comprerei una SAN, una NAS, un super server e farei le prove del caso. Considerate le mie finanze ho appena comprato due cd rw di marche diverse e sto per testarli… non ridere sono sempre Data Storage 😉
SAN contro NAS: chi vince?
Fabio Trenti