Buon anno e ben ritrovati, lettori di KULT appassionati delle sessantaquattro caselle. Lo scorso mese abbiamo fatto una rapida carrellata sui principali programmi di scacchi in commercio promettendo la recensione di un paio di libri per chi è più affezionato ad un apprendimento tradizionalmente legato alla carta stampata. Il primo libro che mi sento di consigliare è una biografia: ho trovato molto bella quella di Nimzowitsch di raymond Keene ma ho scelto (della stessa collana "i re degli scacchi") quella di Steinitz. Per la verità sono stato tentato anche dal Best Seller "Paul Keres – Photographs and games" con partite giocate dal ’29 al ’75. Il libro contiene in effetti 1994 partite in formato algebrico, 55 fotografie e 220 diagrammi. L’introduzione del libro è della moglie di Keres: Maria e prefazione interessante di F. Olafsson. In effetti si tratta di una raccolta di partite contraddistinte da brillante gioco di Keres ma il testo non si addentra in descrizioni di eventi, psicologia dell’uomo Keres o altro… Insomma voto 7 pieno ma… Il titolo del libro segnalatovi questo mese è "Stenitz: primo campione del mondo" di Jakov Nejstadt. L’opera è compsta di ben 288 pagine che narrano le principali tappe della vita scacchistica del campione: il dopo Murphy lo vide reclamare prepotentemente e di diritto il famigerato titolo di campione del mondo. Fu il primo grande teorico che regolò i principi fondamentali del gioco posizionale e scrisse testi scacchistici di enorme interesse didattico. Qual’è la parte migliore dell’opera? Per me non ci sono dubbi: intramontabili scontri con Anderssen, Cigorin e Zukertort tra gli altri. I grandi degli scacchi accrescoo il mito intorno a questo gioc ed, oltre ad insegnare ovviamente teoria, fanno trovare maggior gioia nel gioco. Dopo aver letto in particolare questo libro ho scoperto nuove magie nell’approccio ad una partita: Steinitz è stato forse il primo professionista del mondo scacchistico, dedicando un intera vita al più antico dei giochi da tavolo.
Mi voorei permetere di dare ancora un paio di consigli sulle prossime letture: esaurite le biografie e per coloro a cui è piaciuto "Studi cacchistici" di Porreca, "Strutture Pedonali" di Andrew Soltis è un interessantissio approfondimento sul tema. Il libro principalmente analizza le strutture pedonali che scaturiscono dalle principali aperture riconducendo i piani tattici e le strategie dettate dal tema della partita in base alla struttura pedonale raggiunta. La teoria in base la quale la struttura dei pedoi sia la principale artefice di vittorie e sconfitte è sposata da molti: questo libro comunque è sicuramente in grado di migliorare il vostro gioco grazie ad interessanti studi (dalla arte del bianco e del nero) su come sfruttare alcune debolezze strutturali e creare difese solide. Colgo l’occasione per parlare di un ultmo testo dello stesso autore che ha fatto parecchio discutere chi ha avuto il piacere di leggerlo: "La partita interiore" di A. Soltis. Questo libro sull’essenza dell’analisi insegna come catalizzare metodicamente l’ispirazione combinativa sulla scacchiera. L’analisi dei meccanismi del pensiero dello scacchista suggerisce, secondo l’autore, il preferito ordine con cui giocare le mosse (l’inversione di mosse), i trucchi per velocizzare il calcolo delle varianti, svela nell’ordine tutti i controlli da effettuare per on incorrere in errori più o meno banali, ecc. In sintesi elenca le principali regole, i trucchi e i piccoli segreti su cui può far affidamento qualsiasi giocatore da torneo… buttiamoli via…
Siamo dunque giunti in conclusione anche per questo numero di cyberchess che, spero, vi abbia aggiornato su alcuni interessanti titoli in commercio; colgo l’occasione per salutare tutti e augurarvi un buon proseguimento di lettura ribadendo che, per contattare uno qualsiasi degli autori, è sufficiente scrievere ad uno degli indirizzi telematici della rivista.
Cyberchess
Federico Malavasi