e sento che già ti sto perdendo;
nei tuoi occhi c’è il mio presente
ch’è già passato e non ha… futuro.
Ti prego, figlio mio, ferma il tempo,
non smarrirti solo, per i tristi sentieri
della vita che, spietata t’afferra a sé,
ti seduce: falsa amante dell’età felice.
Mi guardi, mi sorridi: non mi vedi;
s’arresta un sogno nei dolci tuoi occhi:
fantastico sogno di bimbo, reale sogno d’adulto;
allora lentamente, con dolore, apro la mano
e t’offro, timido, spaurito uccellino… la libertà.
Tu esiti ancora; non ti par vero
e ti stringi con forza a me,
mi cerchi ora, interroghi il mio cuore,
ma il mio sguardo però è già lontano
a rincorrer sui verdi sentieri del passato,
il tuo vivo ed eterno ricordo di bambino,
la tua dolcezza, il tuo sorriso, il tuo infinito amore.
A MIO FIGLIO MARCO
Ti stringo forte a me, figlio mio
Mariacarla Tarantola