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Tiranni e dittatori – Domenico Vecchioni

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Editoriale Olimpia- Pag. 220 – Euro 18
 
Domenico Vecchioni è un diplomatico con lapassione della scrittura che ha già pubblicato interessanti saggi storici come Isignori della truffa, Storia degli 007 dall’era moderna a oggi,Spie, Spie della seconda guerra mondiale e Le spie delfascismo, tutti editi da Olimpia. Adesso esce con il suo lavoro piùinteressante, scritto mentre svolgeva la delicata funzione di ambasciatoreitaliano a Cuba, terra ricca di insegnamenti per conoscere i dittatori. Ilvolume analizza la figura di alcune dittature africane dell’epoca postcoloniale come Bokassa, l’imperatore nero ammiratore di Napolene, e Mswati IIIre dello Swaziland. Racconta le vicissitudini economiche di Imelda e FerdinandoMarcos, passando per Rafael Trujillo, dittatore affarista di Santo Domingo. Nonpoteva mancare il genocidio cambogiano del folle comunismo targato Pol Pot e ilmassacro sistematico di Idi Amin Dada in Uganda. Un capitolo molto ben fatto ericco di interessanti particolari riguarda François Duvalier detto Papa Doc, ildittatore sincretico di Haiti che si spacciava per la reincarnazione terrena diBaron Samedí, una divinità del vudú, e trasformò una repubblica in monarchiaassoluta di stampo religioso superstizioso. Il vudú e il culto degli zombiassunsero un ruolo mai visto nell’economia della gestione della cosa pubblica. PapaDoc morì giovane, nonostante il patto con i santi africani e lasciò tutto nellemani d’un figlio incapace – Baby Doc – che pensava soltanto alle graziefemminili. L’erede al trono venne costretto a un esilio dorato, scappò conbuona parte dei soldi delle casse di Stato e recentemente – per colmo di ironia- si è offerto di tornare ad Haiti per aiutare la ricostruzione post terremoto.Il capitolo migliore del volume è quello su Fidel Castro e la sua rivoluzionetradita, nel quale Vecchioni analizza da osservatore diretto la realtà di unaCuba trasformata in una monarchia assoluta dove vige il culto dellapersonalità. Fidel Castro è dipinto come un capo famiglia mafioso che gestisceil potere attraverso amici, parenti e fedelissimi, un uomo che ha designato unerede e si è ritagliato un ruolo da commentatore politico, eliminando ognigaranzia costituzionale. Il capitolo sulla dittatura cubana racconta la figuradi un uomo che ha spodestato un dittatore incapace come Batista per insediarsial potere e mantenerlo ancora più a lungo. Il Parlamento della famiglia Castroè un’assemblea inutile che si riunisce due volte all’anno per ratificaredecisioni prese in altra sede. Raccomando caldamente la lettura di questocapitolo perché Vecchioni ha le idee chiare su Cuba e ci racconta la mancanzadi libertà, il terrorismo psicologico, la voglia di fuga che caratterizza icubani e l’immobilismo di un regime ormai diventato un’anacronistica dittatura populista.Il volume si conclude con Muammar Gheddafi, dittatore arabo di stamposocialista con risvolti religiosi, e con la dittatura irreale di Than Shwe, eminenzagrigia che esercita il potere nell’ombra credendosi la reincarnazione di unantico re birmano. Tiranni e dittatori è un’opera da leggere e meditare,magari insieme ai nostri figli, per capire che la libertà e la democrazia sonodue beni troppo preziosi per rischiare di perderli. 

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