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Country life 98

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Country Life 1998

Dal 5 al 13 dicembre si è tenuta, presso il Quartiere Fieristico Modena Esposizioni, la mostra- mercato nazionale del vivere country, giunta quest’anno alla sesta edizione.
L’idea portante di questa singolare manifestazione è di mostrare tutto ciò che può servire alla vita all’aria aperta, a contatto con la natura, fornendo ispirazione per regali originali, per arredare e decorare la casa, per allestire un giardino, e anche per mettere in tavola qualche leccornia in vista delle abbuffate natalizie.
Moltissimi i banchi degli espositori, con una rappresentanza anche dall’estero: oltre al tradizionale padiglione dedicato ai prodotti inglesi, realizzato con la collaborazione dell’Ente Nazionale Britannico del Turismo, in cui spiccavano soprattutto le diverse qualità di thè pregiati, quest’anno c’è stato un ospite d’eccezione, il country americano.
Direttamente dagli USA sono arrivati artigiani e artisti impegnati a difendere la tradizione dell’ "Old America" con cesti, ricami, accessori per la casa, "quilts" fatti con pezzetti di stoffa, bambole, litografie di vita Amish, mobili e decori natalizi, oltre a capi di abbigliamento più moderni, come le felpe universitarie esposte da un arzillo vecchietto dell’Ohio.
Accanto all’America dei pionieri, c’era una sorta di "mostra nella mostra" dedicata all’American Dream, il sogno americano più chiassoso e vivace: via quindi all’arredo western spinto, agli stivaloni in pelle di serpente e alle selle, ai juke- box , alle Harley Davidson e alle gigantografie dei Blues Brothers, con anche un saloon vero per giocare ai cow-boy, il tutto all’insegna del kitch.
Sarebbe lungo elencare i vari padiglioni (per chi fosse interessato rimando al catalogo ufficiale della fiera, che contiene tutti gli indirizzi): si spaziava dall’artigianato artistico, con oggettistica realizzata con la tecnica del decoupage e decori natalizi simpatici, oltre alle solite collanine e statuette che si vedono dovunque, all’editoria, ai laboratori di restauro e trompe l’oil ( molto interessante il lavoro di Massimo De Carolis, che ha realizzato anche la fontana all’ingresso), all’arredamento, al giardinaggio…Curatissimi anche gli stands alimentari, in cui si veniva letteralmente assaliti da richieste di assaggi: e come si potevano rifiutare il salame di cinghiale, il formaggio calabrese, i prodotti umbri, la crema di porcini e quella di rucola, il limoncello e l’aceto balsamico, il tutto condito da un vino giovane?
Un altro spazio che ha attirato moltissimi visitatori è stato quello di Animalandia, che il Settore Faunistico e il Settore Ambiente della Provincia di Modena, insieme al Comune di Nonantola, hanno voluto dedicare agli amici degli animali. Vi si trovava il gioco "Indovina che animale è", in cui si poteva misurare la propria capacità di riconoscere i versi, i nidi etc. degli animali diffusi nella regione; il banco dell’esperto; un vero e proprio laboratorio in cui costruire impronte, preparare alimenti e così via; la stanza "Naturalmente suoni" che ricrea l’ambiente dell’Appennino e un diorama sonoro che rappresenta l’oasi del Torrazzuolo, presso Nonantola. Lo stand offriva poi la possibilità di partecipare alle escursioni guidate offerte dalla Fiera nell’ultimo week-end della manifestazione.
La rivista Case e Country ha poi organizzato una serie di incontri presso la Tea Room, la sala da Thè dell’esposizione.
Antonio Piccinardi, di Milano, giornalista, scrittore, designer, ideatore di mostre che coniugano gastronomia, enologia e arte, il 5 dicembre ha parlato dall’alto della sua autorità degli abbinamenti fra vino e cibo; Paolo Rinaldi, sempre giornalista, lo stesso pomeriggio ha presentato il suo volume "Interni Toscani", dedicato a ville aristocratiche e case coloniche della zona del Chianti; Annamaria Botticelli Menotti, biologa e giornalista, profonda conoscitrice di giardinaggio, il 12 dicembre ha suggerito ad ognuno il suo giardino; Franco Fontana, famoso fotografo modenese, ha chiuso la serie di appuntamenti con le sue immagini di "Paesaggi italiani che raccontano la campagna".
Due parole vanno spese per la scenografia, un percorso di piante ed elementi architettonici illuminati da giochi di luce, allestito dallo studio Bes, e per la ditta organizzatrice, la Tolomeo srl, che anche quest’anno ha dato vita a un appuntamento simpatico e ben riuscito (anche se le 15.000 lire dell’ingresso non erano poche, se si considera il numero di tentazioni a cui è stato sottoposto il nostro portafoglio all’interno della fiera…)
Se vi siete persi questa manifestazione molto allegra e natalizia, non disperate: Country Life torna puntualmente nel 1999, sempre al Quartiere Fieristico, dal 4 al 12 dicembre.
Non mi resta che augurarvi Buone Feste e Buon Anno, sperando che non andiate in fallimento per i regali e che non vi annoiate a morte al festone del 31 dicembre!

Lorenza Ceriati

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