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a bug’s life – note di produzione

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a bug’s life
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Note di produzione

Dopo il successo di "Toy Story", che nel 1995 ha inaugurato una nuova era nel mondo dell’animazione computerizzata, la Walt Disney Pictures e i Pixar Animation Studios zoomano stavolta sulla terra (e sotto) per una nuova ed emozionante avventura ricca di umorismo e fantasia: "A Bug’s Life – megaminimondo". Originale miscela di comicità, personaggi straordinari ed altrettanto straordinarie soluzioni visive, questa ‘epopea in miniatura‘ si svolge in un mondo fantastico popolato da insetti di ogni forma e misura. A rendere ancora più emozionante la storia, il Cinemascope, formato nel quale il film è presentato.
Partendo dalla fiaba classica di Esopo su una cavalletta spensierata che bussa alla porta di un’industriosa colonia di formiche per elemosinare un po’ di cibo, il team creativo ha forgiato una storia originale e avvincente.
"A Bug’s Life – megaminimondo" è la prima produzione Disney/Pixar Animation Studio dopo l’enorme successo commerciale e di critica di "Toy Story", che con i suoi 360 milioni di dollari d’incasso al botteghino internazionale e i 22 milioni di videocassette vendute soltanto negli Stati Uniti è divenuto un fenomeno di portata mondiale.
Nel 1997 Steve Jobs, chairman della Pixar, formalizza ed estende il sodalizio creativo della propria compagnia con la Disney annunciando un accordo esclusivo per cinque film e l’acquisto da parte della Disney del 5% della Pixar.
Secondo Lasseter "gli insetti sono perfetti per il computer, per via del loro esoscheletro, della loro straordinaria iridescenza e della trasparenza delle loro ali. E se ti abbassi e provi a guardare il mondo come lo vedono loro, i fili d’erba e le foglie diventano traslucidi. E’ come se vivessero in un mondo di vetro colorato, e questo è il tipo di immagine che abbiamo voluto dare al film."
Il film vanta un cast di ottimi interpreti vocali, che donano spessore e comicità agli zampettanti protagonisti del film. Massimiliano Manfredi ci regala un’ottima performance nel ruolo dell’anticonvenzionale Flik, mentre Roberto Pedicini è Hopper, il perfido condottiero delle cavallette. Chiara Colizzi è la voce espressiva della principessa Atta, futura regina del formicaio, mentre Deddi Savagnone si esibisce in una performance regale nel ruolo dell’anziana Formica Regina della colonia ormai sul punto di abdicare. Veronica Puccio, attrice giovane e dotata, brilla nei panni della Principessa Dot. Vittorio Amandola dà corpo alla voce di Mollo, fratello dissennato di Hopper, sotto il cui esoscheletro finisce sempre per nascondersi.
A dare vitalità e colore al variopinto gruppo di insetti circensi è Renato Cecchetto, che fa parlare il frivolo proprietario del circo, P. T. Pulce. Franco Zucca è la voce deliberatamente teatrale di Manty, l’ampollosa mantide religiosa che è il mago della colonia. Antonella Rendina è l’interprete della falena Gypsy, compagna di lunga data di Manty. Stefano Mondini dà voce a Francis, un maschio di coccinella che diventa irascibile tutte le volte che viene scambiato per una femmina. Stecco, l’insetto intellettuale che mal sopporta il suo ruolo di clown, parla per bocca dell’attore comico Stefano Masciarelli. Roberto Stocchi divora la scena nei panni di Heimlich, un bruco che fa il pagliaccio. L’attrice Alessandra Casella è Rosie, una vedova nera con un gran cuore, domatrice di un mansueto scarabeo rinoceronte di nome Dim, che ha la voce di Roberto Draghetti. Enrico Pallini e Franco Mannella hanno il ruolo di Tuck e Roll, due insetti gemelli dall’idioma incomprensibile.
Il versatile Oliviero Di Nelli, dà voce al Dottor Suolo, consigliere del formicaio. Gli altri componenti del Consiglio sono interpretati da Lorenza Biella (Dottoressa Flora), Ennio Coltorti (Ruvido) e Werner Di Donato (Cornelius).
"A Bug’s Life – megaminimondo" segna nuovi orizzonti nell’arte dell’animazione computerizzata e rappresenta un grosso passo in avanti rispetto al suo predecessore, "Toy Story". Qui i personaggi hanno tutti la complessità e l’espressività che in "Toy Story" avevano solo i due protagonisti principali, Buzz e Woody. Il fatto che gran parte della storia sia ambientata in esterni ha implicato superfici irregolari, riprese in dettaglio e ampie panoramiche, che hanno moltiplicato le difficoltà di un’impresa già mastodontica. Per rendere più ricco e avvincente l’impatto visivo del film sono state concepite nuove tecniche di illuminazione e shading (le superfici e le texture applicate alla tridimensionalità dei personaggi e dei fondali). Scene con masse di 800 formiche, effetti speciali come quello della tempesta finale, e la richiesta dei registi di un’animazione il più possibile realistica dei fondali hanno significato ancora nuove sfide per i maghi della Pixar. A coordinare gran parte di queste innovazioni tecnologiche i direttori tecnici William Reeves ed Eben Ostby, che quest’anno hanno condiviso uno speciale Oscar tecnico per aver perfezionato il sistema di animazione della Pixar ‘Marionette’.
"Al team tecnico della Pixar piace scoprire sempre nuovi orizzonti, e piace il fatto che John ed Andrew vogliano sempre fare cose che non sono mai state fatte prima," spiega il produttore Kevin Reher. "Siamo stati tutti molto coinvolti dalla natura epica di questo film, e man mano che la storia si sviluppava, la produzione faceva ogni possibile sforzo per assecondare i cambiamenti dal punto di vista tecnico. Malgrado i computer siano adesso più potenti e più veloci, la complessità visiva di questo film ci ha dato parecchio filo da torcere."
Il rapporto di collaborazione tra gli studi Pixar, pionieri dell’animazione computerizzata degli ultimi due decenni, e la Disney ha inizio nel 1987, quando le due compagnie intraprendono insieme un programma di sviluppo tecnologico che risulta nel CAPS (Computer Animated Production System), un sistema digitale bidimensionale per colorare, dipingere e comporre film d’animazione, che viene premiato da un Oscar e, nel 1992, da uno Scientific and Technical Achievement Award. Nel 1991 le due case di produzione firmano una collaborazione per la produzione di tre film, nel 1997 una nuova per la produzione di cinque film. Tra i progetti attualmente in cantiere il seguito di "Toy Story", la cui uscita è prevista l’anno prossimo.
Peter Schneider, presidente della Walt Disney Feature Animation, spiega: "uno degli obiettivi principali qui alla Disney è quello di allargare i confini, di raccontare storie nuove e interessanti con tecniche diverse. John Lasseter e i ragazzi della Pixar ci stanno aiutando ad esplorare le nuove possibilità dell’animazione digitalizzata e nel loro settore sono i migliori. L’obiettivo di chi fa film è quello di convincere il pubblico che quello che vede può accadere, è accaduto. Per me usare il computer è come disporre di una matita in più, di una macchina da presa in più, di uno strumento in più nella creazione dei personaggi e delle ambientazioni, che ci permette di raccontare grandi storie e di convincervi che le cose che vedete potrebbero succedere anche a voi."
"John vuole sempre creare mondi reali, come la stanza di Andy in Toy Story’. Ora, con ‘A Bug’s Life – megaminimondo’, vi fa credere che vi troviate in mezzo all’erba, sotto terra, su un’isola, e vi fa credere che quel mondo esiste davvero e che vederlo da quella prospettiva sia un dono speciale. E’ un mondo che non avevate mai visto, eppure immaginavate."
Steve Jobs aggiunge: "tutta questa straordinaria tecnologia che abbiamo inventato alla Pixar è al servizio della narrazione. Raccontare è il nostro obiettivo principale, e lo realizziamo attraverso l’animazione computerizzata. E’ come dare agli autori una tavolozza più grande da cui creare i loro mondi fantastici."
"Quello che abbiamo imparato con ‘Toy Story’ ci ha permesso di sfruttare ancora meglio le potenzialità dell’animazione computerizzata," continua Jobs. "‘A Bug’s Life – megaminimondo’ è un’epopea. Ha una dozzina di personaggi principali, non più solo due, e si svolge all’aperto, in un ambiente organico e molto più complesso."
Thomas Schumacher, vice presidente della Walt Disney Feature Animation: "John ed Andrew hanno un ottimo senso della narrazione e hanno reso questo film così unico e speciale in due modi: mettendo personaggi straordinari in una situazione straordinaia, e dando al film un’immagine eccezionale che ti fa venire voglia di allungare la mano per prendere quello che vedi sullo schermo. Questo tipo di credibilità e di tridimensionalità, non solo dell’immagine ma anche delle emozioni, ti fa credere che questi personaggi esistano davvero sulla terra."
"A Bug’s Life – megaminimondo" riunisce Lasseter e compagni con il noto autore e compositore Randy Newman, già autore della colonna sonora e delle canzoni di "Toy Story" (inclusa "Tu hai un amico in me", candidata all’Oscar).
"Volevamo dare a questa avventura una grande colonna sonora con melodie indimenticabili – spiega la produttrice Darla Anderson – e Randy ha composto una serie di pezzi incredibili. Era molto preso dal progetto e ha creato qualcosa di assolutamente speciale. Lui e John hanno un ottimo rapporto ed è meraviglioso vedere l’alchimia che si crea quando lavorano insieme."
"Sono stato contento di tornare a lavorare con John e la troupe di ‘Toy Story’," commenta Newman. "E’ stata la migliore esperienza lavorativa che mi sia mai capitata. Loro capiscono la musica e non sono invadenti. Questo film richiedeva una grande orchestra, con la quale ho sottolineato il processo emotivo dei personaggi del film. Comporre musica per l’animazione è molto difficile, perché c’è poco romanticismo e molta azione. E’ un film spettacolare, non ho mai visto nulla del genere. Lavorare con un’orchestra come quella che ho avuto in questo film è stato per me un vero onore, che ha reso la fatica meno dura."

Giovanni Strammiello

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