Nei miei articoli non ho mai parlato di F.1 per un motivo ben preciso: Michael Schumacher.
So di non riscuotere successo, con quest’articolo. Molta gente -in concreto tutti i Ferraristi- non apprezzeranno le cose che dirò, ma credo che sia ormai il momento di svegliarsi.
Si, adesso basta.!!
Sono dispiaciuto per quello che è successo domenica a Schumacher, come uomo, spero che si rimetta al più presto.
Visto che ci pensa già il resto della stampa, a rendere omaggio al tedesco, non mi sembra il caso di accodarmi, anzi tutt’altro.
Tutti a spiegare il perché dell’incidente – i freni- ma nessuno, che si chiede o abbia spiegato, se era giusto fare quel sorpasso, rischiando, dopo trenta secondi dal via.
Noi non sapremo mai quello che è passato dalla testa di Michael, figuriamoci se in Ferrari, osano mettere in discussione il loro pilota.
Che ne pensate se alla partenza -pessima- visto sorpassato anche da Irvine, nella sua testa sia scattato qualche strano meccanismo?
L’impressione che ho subito avuto, e che volesse strada dal compagno, e non riuscendo a passarlo si sia innervosito, e meno male che è definito un freddo calcolatore, figuriamoci in caso contrario come finiva.
La verità è che a noi Italiani, basta che un pilota o un calciatore non sia Italiano, è diventa automaticamente un fenomeno, qualsiasi cosa faccia.
Mi dispiace deludervi, ma i fenomeni non esistono. Sfido chiunque a spiegarmi, perché un fenomeno, non vince, un mondiale da 4 anni.
Visto che ci siamo, vorrei capire perché la gente dimentica tutto in fretta.
Avete già scordato, come Schumacher ha vinto un mondiale?
Semplice, ha fatto fuori Damon Hill, all’ultima gara, vincendo cosi il titolo mondiale. Oppure i tifosi di Schumi, hanno trovato corretto e leale, quando nel 1997, guarda caso sempre all’ultima gara decisiva per il mondiale, ha tentato di buttare fuori Villeneuve?
Per una "giustizia divina", gli andò male, però lui ci ha provato, e nessuno nel suo team, che abbia ammesso l’errore.
Io sono un tifoso della Ferrari.Non avrei mai potuto partecipare con gioia ad un titolo vinto in quel modo, ma a Todt e Montezemolo questo interessa poco.
Senza poi citare tutti i vari errori commessi in questi anni, vale la pena ricordare anche Montecarlo, oppure il più recente Gran Premio del Canada.
Schumacher, ha fatto si che la Ferrari crescesse, ma non accetto categoricamente, che si affermi che il merito della rinascita del cavallino rampante sia solo merito suo.
In officina, c’è gente che lavora anche 24 ore su 24, ci sono i tecnici, e anche il compagno di squadra. Ricordo qualche intervista del tedesco, poco rispettosa d’Irvine, ma d’altronde l’arroganza non gli fa difetto.
Se ci fosse ancora il Drake, il tedesco avrebbe già tolto le tende, o addirittura non avrebbe mai messo piede a Maranello, e questa considerazione dovrebbe far riflettere. In quattro anni non ha imparato una sola parola d’italiano, e se ci riflettete anche questo è sinonimo di menefreghismo.
Il tedesco, si permette di porre condizioni alla Ferrari, vedi seconda guida. Perché per evitare che il tedesco si turbi, come seconda guida si prende Montezemolo?
Si avete letto bene, Montezemolo, il presidente che con la sua politica atta a favorire ogni capriccio del tedesco, fa si che non si vinca nemmeno il mondiale costruttori.
Un manager, in qualsiasi azienda che si rispetti, nel momento che non raggiunge l’obiettivo prefissato, rassegna le dimissioni, cosa che ancora in Ferrari non è accaduta, nonostante non si sia vinto niente.
Prima del Gran premio di Silvestrone, si parlava del pilota dell’anno prossimo. Certo Irvine stava diventando un problema, non accettava più di fare il soldatino ubbidiente e si avvicinava troppo a Hakkinen, qualche giornale, è arrivato persino, ad intromettersi nella vita privata di Eddie. Non interessa nulla, se Irvine ha una, due o tre figli, anche perché se parliamo di privato, credete che Schumi sia un santarellino? Provate a sentire Frentzen.
Eppoi ditemi, voi rischiereste la vita, per far vincere un altro?
Circolavano già i nomi di Barrichello e d’Alesi, e pensare che il francese "siciliano", era andato via sbattendo la porta, perché gli era stato preferito Schumacher.
Adesso con quest’incidente, Irvine diventa la prima guida, e spero che la squadra lo metta nelle stesse condizioni di Schumi.
E’ l’occasione della sua vita, solo otto punti lo dividono dal finlandese Hakkinen, e io credo in Eddie, ha tutte le carte in regola per riportare un titolo che manca ormai dal lontano 1979.
L’ultimo pilota a vincere è stato Scheckter, che sicuramente allora non era considerato un fenomeno, forse perché non era tedesco. Questo mi fa ben sperare. Sarebbe il massimo se Irvine, riuscisse nell’impresa di vincere il titolo. D’ora in avanti non mi perderò una gara, voglio lasciar esplodere il grido di gioia, rimasto soppresso per molti anni a causa di mille motivi.
Tutti adesso dobbiamo stringerci attorno a Irvine, e proiettarlo il più lontano possibile.
Mi chiedo, piuttosto, se anche i dirigenti della Ferrari, vogliono questo. Come spiegherebbero a Schumi, verso cui soffrono di sudditanza psicologica, che il pilota che pensavano di licenziare è il nuovo campione del mondo?
Non ci resta che vedere quello che succederà. Nel frattempo che Schumacher guarirà, speriamo che Eddie, abbia fatto molta strada, tanto da far capire al tedesco e ai suoi fedeli sottoposti – incluso il presidente- che nessuno è importante e indispensabile, e che la Ferrari vince per l’enorme potenziale umano di cui dispone. Se fino ad oggi gli uomini del Cavallino – mi riferisco ai meccanici e tecnici- hanno fatto il massimo sono certo che in questa situazione daranno ancora di più, il mondiale passa anche da loro.
Un consiglio anche al fratellino di Schumacher: prima di parlare sarebbe opportuno che collegasse la lingua al cervello. Sai Ralf, tuo fratello sa difendersi anche da solo, quindi evita dichiarazioni imbecilli. Stesso discorso, anche per Guido Schittone cronista di Italia 1 nonchè direttore di un giornale sportivo, che non perde occasione per attaccare Irvine.
Attaccate pure Irvine, noi dopo tanti anni torniamo a gridare FORZA FERRARI.
Tutti per Eddie
Luca Savoca