KULT anticipa l’uscita e la rubrica di cinema più famosa di tutto il magazine (l’unica) anticipa con lui. Questo mese una recensione d’annata su uno dei capolavori del neorealismo scritta di gettito dopo una visione notturna in VHS. Qualcuno potrebbe obiettare che l’argomento "neorealismo" è un po’ vetusto: esca da questa pagina e stia un’ora sui ceci prima di pentirsi.
Leonardi Andrea ha visto per lui ma anche per noi il nuovo "Lulù on the bridge" di Paul Auster ormai un mestierante fisso del cinema dopo l’esordio cine-letterario dell’accoppiata "Smoke" e "Blue in the face". Chiude la rubrica l’ennesima ma sempre lucida e mirata critica ai critici. Ci ho (leggasi "c" "o") preso anche un po’ gusto perché mi sto convincendo che il piangersi addosso è l’atteggiamento tipico di quella categoria di persone che, uscita da una crisi, naviga in acque buone ma adesso vorrebbe lo yacht. Vergogna.
Buonasera.
Alla prima e alla seconda
Benatti Michele