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L’allenatore nel pallone

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L’allenatore nel pallone

Il campionato di serie A si è fermato per dare spazio alla nazionale di Zoff che prosegue il cammino verso Euro 2000.
Dopo la sosta troveremo in panchina qualche volto nuovo, difatti sia l’Inter per le dimissioni di Lucescu che la Salernitana per aver esonerato Delio Rossi, avranno al loro timone un nuovo allenatore.
Visti gli ultimi avvenimenti sono già sette le squadre che concluderanno la stagione con un allenatore diverso da quello con cui hanno cominciato, a proposito, in che percentuale un allenatore può incidere su una squadra?
L’unica cosa certa è che sono i primi a saltare qualora la squadra non raggiunga i risultati prefissati ad inizio anno, vero Moratti?
Se all’Inter il cambio d’allenatore non ha portato gli effetti sperati, anzi ha contribuito a dividere lo spogliatoio (in bocca al lupo Lippi), alla Juventus ha sortito l’effetto contrario.
Da quando è arrivato Ancelotti i bianconeri, non hanno più perso, e continuano il loro cammino nella Champions league che li vede in semifinale impegnati contro quel Manchester che ha eliminato l’Inter.
Ho portato questi due esempi di squadre che hanno cambiato allenatore, proprio per la loro diversità di risultati. Non penso che Lippi all’improvviso sia diventato un brocco, ne tantomeno che Ancelotti sia un mago.
In campo ci vanno i giocatori, che quando si rendono conto, anche solo a livello inconscio, che dietro non hanno una società forte (che sia questa la differenza di risultati tra Inter e Juventus?) fanno il bello e cattivo tempo.
E che dire della Sampdoria che prima esonera Spalletti, chiamando Platt- c’era bisogno di andare in Inghilterra a trovare un allenatore?- e poi lo richiama. Chissà cos’è cambiato nel frattempo!!!!!
Un elogio al presidente del Venezia, Zamparini, che a differenza dei suoi colleghi, quando la squadra navigava in fondo alla classifica ha dato fiducia al proprio allenatore, fiducia ripagata con un ottimo girone di ritorno che proietta i lagunari lontano dalla zona retrocessione. Grazie anche all’arrivo di Recoba che con i suoi gol e assist sta dimostrando tutto il suo valore.
Un plauso lo merita il tecnico del Bologna Carlo Mazzone. Ricordo che ad inizio campionato molta gente storceva il naso, era definito un allenatore vecchio e fuori moda visto che non parla di pressing, zona et.
Invece "Sor Carletto", ha portato il Bologna in semifinale di coppa UEFA, e in campionato si sta togliendo parecchie soddisfazioni. Ha avuto il coraggio di portare a Bologna giocatori da ricostruire fisicamente e psicologicamente basti vedere Signori e Binotto, entrambi rinati sotto le due torri.
Certo difficilmente vedremo Mazzone in giacca e cravatta, ma sono i personaggi come lui che fanno bene al mondo del calcio, portando entusiasmo e passione.
Anche Eriksson in una piazza difficile come Roma sta dimostrando il suo valore. Certo Cragnotti ha allestito uno squadrone, non badando a spese. Lo svedese potrebbe vincere il suo primo scudetto in Italia- anche lui guarda caso- l’anno scorso ha rischiato di essere esonerato!!!!
E Capello? ricordate quando chiamato a furor di popolo (rossonero), lasciò il Real Madrid dopo appena un anno- per dovere di cronaca vinse anche la liga spagnola – per rifondare un Milan che aveva finito il ciclo vincente che proprio lui aveva costruito. Doveva sostituire un certo Sacchi che a sua volta subentrò a Tabarez in pieno campionato. Sacchi lasciò la Nazionale (grazie mister..) da un giorno all’altro, per perorare la causa rossonera. Ebbene Sacchi riuscii a finire il campionato tra le contestazioni generali e Capello che ne prese il posto, dopo un anno era già senza panchina.
Oggi Capello fa il telecronista della Rai, c’è in ogni modo il Real Madrid, pronto con un altro contratto d’oro, mentre pare che Sacchi uscito con le ossa rotte dall ‘esperienza spagnola abbia deciso di chiudere con il calcio.
Ingrato il mestiere d’allenatore si passa con estrema facilità e in breve tempo dall’essere osannati all’essere criticati e vituperati, nel frattempo non ci resta che aspettare e vedere quale sarà la prossima panchina a saltare.

Luca Savoca

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