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The monthly chess review – #1

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The monthly chess review – #1

Eccoci alla prima puntata di una nuova avventura. Scrivendo un’introduzione si finisce sempre per pensare che in fondo è la parte che non leggerà nessuno, un po’ come la prefazione ai gialli. Ma un giorno ero da qualche parte con un solo libro, pensavo di starci poco in quel posto e soprattutto annoiarmi di meno… dopo aver finito la storia mi sono anche letto la prefazione, l’introduzione e la nota critica. Ho scoperto così che quelle pagine messe proprio lì, prima dell’inizio del racconto avevano motivo di esistere, non solo per l’autore; non era retorica, contenevano cose che avevano pure un senso, insomma facevano parte del libro. L’introduzione quindi l’ho scritta lo stesso e adesso quando metto giù qualcosa che va al di là del semplice articolo, qualche parola di presentazione riesco sempre ad infilarla.
Bene, ed ora cerchiamo di spiegare in poche parole cos’è questo primo appuntamento, mensile non so per quanto, ritrovandoci a parlare di scacchi sulle pagine di Kult. La proposta della rubrica "di scacchi" è sfruttare in qualche modo il gioco per dare un taglio e una visione se possibile originale, parlare di scacchi cercando quanto più di calare gli argomenti di discussione all’interno della realtà di oggi e se possibile nel nostro quotidiano.
L’idea di lavorare a questo primo numero è iniziata qualche mese fa, con la solita trafila consistente nel raccogliere documentazione e materiale in merito, principalmente utilizzando Internet. Sono emersi aspetti più interessanti e frammentati di quanto si potesse pensare e soprattutto è stato possibile mettere a fuoco il filo conduttore del discorso per un consistente numero di appuntamenti: parlare di scacchi e computer in termini di integrazione.
Ci sono riviste, cartacee e non, che parlano di scacchi e strategie di gioco, grandi partite, aperture storiche, tornei e libri… tonnellate di libri.
Dall’altra parte troviamo invece siti che trattano di programmi che giocano, costi, aggiornamenti, scacchiere "intelligenti" che si interfacciano ai pc, giocatori di scacchi cibernetici stand alone in grado di affrontare anche l’avversario organico più temibile.
L’aspetto più interessante è proprio ciò che possiamo trovare su questa linea di confine quando il mondo del gioco elettronico, scientifico e calcolato, ma anche troppo freddo e spersonalizzato dei giocatori base silicio incontra questi limitati giocatori base carbonio, che forse si sentono spaesati e incompresi di fronte a tali mirabili macchine eppure capaci di sorprendenti colpi di mano, gesti insospettati, mosse suicide, incuranti del libro delle aperture e delle tecniche di gioco. Il bello dei giocatori "umani" è che a differenza delle macchine possono decidere di fare ciò che è giusto e non è giusto fare.
Su kult attraverso The monthly chess review tratteremo gli argomenti di più largo interesse, cercando di dare una visione il più ampia possibile dell’argomento, delle possibilità e delle fonti di reperimento del materiale; contemporaneamente stiamo lavorando a una collana di e-paperback sull’argomento che conterrà approfondimenti, materiale didattico e illustrativo notizie più dettagliate, sul mondo degli scacchi biologici e sintetici.

Enrico Miglino

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